Note di Regia: Max Nardari

La musica e il cantautorato valori aggiunti all’attività di regista…

Note di Regia: Max Nardari
Poliedrico professionista dotato di professionalità e tanta simpatia. Max Nardari al piano

Poliedrico professionista dotato di professionalità e tanta simpatia, Max Nardari, che dopo un inizio segnato dal canto ha intrapreso strade completamente diverse.

Laureato al DAMS con una tesi sull’immortale Pedro Almodovar, Nardari ha poi intrapreso gli studi in regia presso la NUCT di Cinecittà e successivamente si è diplomato anche in sceneggiatura presso la RAI.

Inizia la sua carriera alternando la sua attività di filmmaker con quella di autore musicale scrivendo e collaborando con diversi artisti italiani fra cui Raf, Fabrizio Moro, Paola & ChiaraAndrea Mirò, Simonetta Spiri.

Nel 2003 fonda la sua casa di produzione cinematografica Reset Production Srl  con cui produce e dirige vari film, cortometraggi, documentari, videoclip musicali e spot, collaborando anche con società di Milano come Filmaster e BRW & Partners.

Note di Regia: Max Nardari

Tra il 2010 e il 2013 realizza una trilogia di cortometraggi sociali dal titolo Lui & L’altro, Lei & L’altra e Noi & Gli Altri, distribuita da Rai Cinema.

Nel 2015 dirige il suo primo lungometraggio, un film co-prodotto da due case di produzione italiane e due russe, che esce in Russia a marzo 2017 dal titolo Liubov Pret-a-Portè.

Nel cast: Giancarlo Giannini, Alessandro BorghiNino FrassicaPaolo Conticini, Andrea Preti, Tosca D’Aquino, Olga Pogodina e Larisa Udovichenko.

La versione italiana, dal titolo Di tutti i colori, esce al cinema a luglio 2019 con Whale Pictures.

In Italia il film vince il Love Film Festival di Perugia per la miglior regia e il Terra di Siena Film Festival come miglior commedia 2019.

Da ottobre 2018 è nominato Direttore Artistico del Festival del Cinema Italo Russo Premio Felix che si svolge ogni anno al celebre Cinema Anteo di Milano.

La sua passione per il pop dance e per il cantautorato la racconta Max Nardari nella seguente intervista.

Max Nardari alla telecamera
Max Nardari alla telecamera “Nonostante avessi una propensione per il canto ho capito che non era la mia strada”

Quando è nata in te la passione per la musica?

Sono un poliedrico, che all’inizio del percorso non aveva ben chiaro cosa voleva fare. Mi sono laureato al DAMS a Bologna con una tesi su Pedro Almodovar. Durante il mio percorso universitario ho preso lezioni di canto dopo aver partecipato ad alcune corride organizzate dal padre di Laura Pausini.

Nonostante avessi una propensione per il canto piano piano ho capito che non era la mia strada. Non ho mai studiato uno strumento in realtà, però ho sempre dimostrato un talento sia nel canto che nella scrittura.

Un’esperienza musicale che ricordi con particolare entusiasmo?

Un’esperienza musicale che ricordo con particolare entusiasmo è la chiamata da parte di Raf. Un artista che ho sempre adorato, del quale spesso ho cantato le canzoni nelle corride, mi ha contattato per un brano che avevo scritto e che era arrivato sul suo tavolo.

Ho coronato un sogno: sono diventato autore di uno dei miei cantanti preferiti. In seguito a questa esperienza ha poi fatto dei concerti, ho fatto i provini per Sanremo e sono arrivato vicino a Sanremo Giovani.

Note di Regia: Max Nardari Leone D'Oro Venezia
Note di Regia: Max Nardari Leone di vetro a Venezia

All’improvviso ho nuovamente cambiato percorso, perché non riuscivo a vedere professionali. Quindi ho intrapreso la scuola di regia e la scuola di sceneggiatura, ma adesso sono tornato da due anni prepotentemente alla musica. Le cose cambiano e ho abbandonato la chitarra e ho iniziato a creare musica con il computer.

Sto quindi concludendo la pubblicazione di un album pop dance interamente in inglese. Il disco è anche la colonna sonora di un film dal titolo “Diversamente” che sta per uscire su Amazon, una raccolta di miei cortometraggi

Quindi come hai iniziato la tua attività di regista?

I miei genitori mi hanno offerto la miglior scuola di regia a Londra, poiché essendomi laureato a 24 anni ritenevano che ormai fosse tardi per studiare musica. In quel frangente ho maturato l’idea che avrei voluto studiare chitarra e pianoforte, anche un po’ per dispetto.  Non ho quindi fatto la scuola di regia e ho in due anni imparato a suonare entrambi gli strumenti a Londra.

Una volta rientrato a Roma ho iniziato a fare i miei primi concerti con una band e poi mi sono ritrovato a fare da supporter a Nicolò Fabi e non solo.  Poi ho frequentato la scuola di regia presso la NUCT di Cinecittà e successivamente mi sono diplomato anche in sceneggiatura presso la RAI.

Max Nardari cartellone film Famiglia a Soqquadro
Max Nardari La mia Famiglia a Soqquadro

Come scegli la musica per i tuoi cortometraggi?

Negli anni in cui ho lavorato come regista ho avuto l’occasione di collaborare con ottimi compositori e quindi ho lasciato che loro si occupassero della musica, mettendo un po’ da parte la mia competenza in campo. In questo momento invece, forse anche sull’onda del periodo, ho ripreso a supervisionare anche la musica.

Nel nostro Paese è difficile riuscire a raccogliere riconoscimenti sia dal punto di vista della regia che dal punto di vista del cantautorato, sembra quasi che essere impegnato su entrambi i fronti crei scetticismo. Io la penso esattamente al contrario. Nei miei prodotti artistici io mi devo sentire coinvolto in tutti gli aspetti.

Articolo a cura di Veronica Ruggiero 

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