Note di Regia: Fausto Brizzi

Una vita a suon di pop

Note di Regia: Fausto Brizzi
Fausto Brizzi, grandi riconoscimenti per il suo primo capolavoro cinematografico “Notte prima degli esami” (Foto © Fausto Brizzi)

Una grande e dichiarata passione per il pop nella vita e nel lavoro per il pluripremiato regista cinematografico Fausto Brizzi. Sceneggiatore di alcuni dei più rinomati film di Natale, girati dal regista Neri Parenti, Brizzi ha conseguito soddisfazioni e premi con il suo primo capolavoro cinematografico: “Notte prima degli esami”.

Annoverato come fenomeno cinematografico nel 2006, il film ha permesso al regista di conseguire premi quali il David di Donatello, il Ciak d’oro, il Telegatto e lo Sky Award oltre al premio del pubblico al Festival di Annecy. Un ritorno al successo anche il newquel “Notte prima degli esami-oggi” che ha sbancato al botteghino superando addirittura il primo.

Un talento svelato Brizzi non solo nel campo della regia, ma anche della sceneggiatura. Sua anche la scrittura del film horror “La valle delle ombre”. Nastro d’argento speciale come personaggio dell’anno nel 2007 e un premio Diamanti al cinema per la miglior regia al Festival di Venezia nel 2011, hanno consacrato Fausto Brizzi tra i migliori registi cinematografici del nostro tempo.

Il suo amore mai tramontato per la musica pop il regista lo racconta nella seguente intervista.

Fausto come interpreti il ruolo della musica in un film?

La musica ha avuto sempre un peso enorme nei miei film. In particolare nel mio caso ho sempre avvertito un legame forte con i cantautori italiani. In realtà un film si realizza in quattro: il regista, il musicista, lo sceneggiatore e il montatore. Per quanto mi riguarda quindi il musicista è una sorta di coregista.

In che modo scegli i brani che faranno da colonna sonora ai tuoi film?

Le canzoni cerco sempre di sceglierle prima delle operazioni di montaggio del film, mentre la musica di commento faccio un’azione di scouting sui film di altri, cioè prendo musiche di riferimento per fare comprendere al musicista cosa sto cercando.

Mi è capitato invece nel caso di “La mia banda suona il pop” di far produrre un’intera playlist di canzoni finte genere anni ’80. Il musicista con cui lavoro invece alla creazione dei miei film si chiama Bruno Zambrini e non solo è l’autore di numerosissime musiche da film, ma anche di canzoni che ancora oggi raccontano una parte della nostra storia.

Dal mio punto di vista è importante avere un professionista di riferimento fisso dal punto di vista musicale, perché io cerco sempre temi che siano riconoscibili. Ogni tanto capita che scriva io stesso anche i testi delle canzoni per i film in collaborazione con Zambrini.

Spesso però sono i cantautori italiani protagonisti a livello musicale dei tuoi film?

In realtà ho lavorato con veri e propri monumenti del cantautorato italiano: Edoardo Bennato, Luca Carboni, Biagio Antonacci per citarne solo alcuni. La musica in alcuni casi è riuscita a creare addirittura dei legami, infatti con alcuni cantautori è nato poi un vero e proprio rapporto di amicizia, oltre ad un legame professionale.

Fausto Brizzi: Note di Regia

I rapporti con Biagio Antonacci inizialmente sono nati proprio a livello professionale, in occasione di un film che ho portato nelle sale cinematografiche tanti anni fa dal titolo “Ex”, e poi si sono trasformati in una vera e propria amicizia, al punto che ci frequentiamo spesso nella vita.

Luca Carboni è presente con le sue canzoni nei miei film e addirittura ha fatto un cameo in un film dello scorso anno. Nel caso di Bennato ritengo che le sue canzoni siano veramente narrative e quindi adatte a raccontare una scena in maniera poetica e non didascalica.

Fausto Brizzi e Biagio Antonacci
Biagio Antonacci inizialmente rapporto professionale per il film “Ex”, trasformato in una vera amicizia

Nella tua vita c’è stato mai spazio per un rapporto privilegiato con la musica?

Negli anni ’80, come molti della mia generazione, facevo parte di una band. Cantavo, suonavo la chitarra classica e a volte scrivevo qualche testo.  Eravamo completamente fuori contesto, infatti cantavamo e suonavamo musica neomelodica.

Il mio rapporto con questo genere musicale è nato fin dai tempi del liceo. Per intenderci Sanremo per me è l’appuntamento televisivo dell’anno e lo scorso anno non mi ha emozionato la presenza di personaggi sopra le righe, ma la reunion dei Ricchi e Poveri. Ho gusti molto pop anche a livello di cinematografia e capisco si possa considerare una perversione (ride ndr) però per me la musica è il pop.

Raccontaci come nasce l’idea di un film?

Cerco sempre di fare film che emozionino su un doppio livello: che emozionino le persone adulte per i ricordi legati magari ad un brano e i giovani per i contenuti. La musica in questo mi aiuta molto, i brani non sono mai scelti a caso, ma sono spesso usati per rievocare situazioni, momenti o epoche.

Un altro dei miei impegni è cercare di fare film senza tempo, che non abbiano riferimenti chiari ad una moda del momento o citazioni che magari dopo anni sono demodé. Riguardo sempre i miei vecchi film proprio per capire se siano un evergreen o meno e soprattutto per capire cosa li abbia resi tali.

Note di Regia: Fausto Brizzi
Note di Regia: Fausto Brizzi

Il tuo prossimo progetto?

Attualmente sto facendo magazzino, come si suol dire. Ho girato un film dal titolo “Bla bla baby” tra novembre e dicembre e al momento lo stiamo montando. Si tratta di una commedia dinseyana i cui protagonisti sono bambini di un anno. Restiamo in attesa di capire quando sarà possibile la distribuzione nelle sale.

Articolo a cura di Veronica Ruggiero

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