Monolite: “Un viaggio emotivo che può illuminare i momenti bui”

Monolite 2
Foto: Alessandro Pellegrini

In questo modo la band romana alternative rock ha presentato agli amici di Musica361 il suo ultimo singolo: “Marta“, brano che nasce in seguito a un evento molto importante, una canzone in cui ognuno “può rivedere la storia della propria vita…”

Questa settimana siamo in compagnia dei Monolite, gruppo italiano di Alternative Rock. Innanzitutto vi chiedo di presentarvi agli amici di Musica361… 

Ciao a tutti gli amici di Musica361! Noi siamo i Monolite, una band romana alternative rock attiva dal 2019 formata da Vincenzo Storm (voce e chitarra) e Gianluca Riccio (batteria)

Quali sono le tematiche principali presenti nei vostri brani? 

Le nostre canzoni trattano temi quotidiani, dalle esperienze che ognuno di noi ha fatto e fa, alle paure e alle angosce che portano l’essere umano a risollevarsi ed andare avanti nel miglior modo possibile.

Prima scrivevate in inglese, ora in italiano. C’è una ragione per questo cambiamento? Non pensate che la lingua inglese sia più adatta al vostro genere musicale?

Abbiamo attraversato una fase embrionale dei Monolite dove abbiamo provato a portare avanti brani in lingua inglese ma sentivamo che non riuscivamo ad esprimerci al meglio. Anche se spesso la lingua italiana viene vista nel rock come un ostacolo, noi ci siamo sentiti a nostro agio. Con il nuovo EP lo è stato ancor di più, avevamo il bisogno di esprimerci al massimo sia a livello musicale che compositivo nei testi. Il nuovo lavoro ci rappresenta davvero in tutto quel che siamo e soprattutto pensiamo. La lingua inglese ci toglieva tanto per quanto riguarda l’aspetto cantautorale che è intrinseco in ognuno dei nostri brani.

Vasco Rossi, Ligabue, Piero Pelù sono dei pilastri del Rock italiano. Vi hanno ispirato? O preferite artisti britannici e americani? 

Sicuramente ci hanno influenzato, questo è certo! Hanno dettato un’epoca, soprattutto i lavori fine ‘80 inizio ‘90 ma non possiamo dimenticare tutta la corrente alternativa italiana dagli Afterhours ai Verdena. In merito agli artisti internazionali, in generale la matrice “hard rock ” nella musica deriva sempre da band britanniche e americane, la scuola è sempre la stessa.

Il vostro ultimo singolo è “Marta”, volete parlarcene?

Marta è un brano scritto per la nascita della figlia di Vincenzo. È un viaggio emotivo che parla di come l’amore può illuminare i momenti bui e della consapevolezza che abbiamo rispetto alle cose che contano di più nella vita. Le piccole cose che però al tempo stesso diventano grandi ed essenziali. È un brano dove ognuno può rivedere la storia della propria vita.

Rappresenta una tappa importante della vostra discografia… 

Certamente è un brano che rappresenta un traguardo nella discografia importante perché all’interno di un’evoluzione in ambito sia sonoro che di scrittura.
Siamo stati capaci di fondere in questa canzone l’aspetto romantico e sonorità rock moderne, rendendo il brano fruibile a qualsiasi tipo di ascoltatore.

Continuate a esprimere disagio, inquietudine, a parlare di un “mondo infame”, quali sono i problemi che vi preoccupano di più?

Il disagio e l’inquietudine sono aspetti che ci circondano e viviamo ogni giorno, basta guardarsi un po’ intorno e notare che le cose non vanno mai per il verso giusto o perlomeno non si sposano mai con l’ideale di “mondo perfetto”. La nostra musica parla di queste cose, di come percepiamo il mondo ogni giorno, affrontandolo e scontrandosi con circostanze a volte molto più grandi e potenti di noi, ma sempre con determinazione e ottimismo.

In questo marasma che funzione ha la musica?

La musica è cambiata tanto negli ultimi decenni, ma la sua funzione è sempre la stessa, quella di generare emozioni che siano esse negative o positive; deve suscitare all’ascoltatore qualcosa di concreto. Forse oggi questa funzione si sta un po’ perdendo di vista, in un mercato musicale solamente basato sui numeri.

Oggi imperversano i talent, vi interessano?

La domanda potrebbe essere, noi interessiamo ai talent? La musica che proponiamo è ritenuta “musica da diffondere” da far ascoltare dal mercato musicale, e quindi dai talent controllati da esso? Come raccontiamo nel nostro primo singolo Pezzo Pop, ad oggi per partecipare ad un talent, quanto della nostra musica dovremmo cambiare? Forse troppo.

Prima di salutarci parlateci dei vostri prossimi impegni… 

Adesso stiamo promuovendo i nostri due singoli appena usciti “Pezzo Pop” e “Marta”, e stiamo suonando live in vari locali della capitale e del Lazio. Entro il 2024 è programmata l’uscita del nostro EP “Verbo” e ne siamo entusiasti. Nel frattempo stiamo lavorando alle prossime date e alla stesura di nuovi brani.

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Ruggero Biamonti
Ruggero Biamonti
Autore con esperienza decennale presso importanti realtà editoriali quali Rumors.it (partner di MSN), Vivere Milano, Fondazione Eni e Sole 24 Ore Cultura, si occupa di temi che spaziano dall'intrattenimento al lifestyle.
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