Joseph Loud, l’artista che strega la Germania

Il suo motto è “La via che porta alla gloria è colma di ostacoli, ricerca e studio” e, in effetti, ricerca e viaggio sono il motore immobile di Joseph Loud, artista piemontese.

Joseph-Loud-artistaMarco Trombin alias Joseph Loud è un musicista e compositore: il suo primo album Per aspera ad astra è stato primo in classifica a Berlino e secondo in Germania nella chart di Reverbnation. Il suo videoclip It’s cold in here sfiora le 100.000 visualizzazioni, un ottimo risultato considerando che l’artista è indipendente.

È difficile classificare il suo genere musicale, che spazia dalla new wave elettronica al rock. Ha unito l’atteggiamento più pop e anglosassone della musica con qualcosa di più attuale e moderno, con ritmo serrato: da club. Per certi versi potrebbe ricordare i Radiohead, ma l’ibrido che ne nasce ha il potere evocativo del passato, la tematica del viaggio che si sposa con emozioni e ritmi che hanno la freschezza del nuovo.

La ricerca e il viaggio sono in effetti il motore immobile di Joseph Loud, artista piemontese, che già quattordicenne componeva musica e si approcciava ai primi concerti dal vivo. Marco Trombin (questo è il suo vero nome) ha iniziato a calcare i palchi facendo il musicista e l’arrangiatore per altri.

Il suo primo viaggio è dovuto a un incidente: la riabilitazione lo porta a Roma. Qui il fratello lo introduce nell’ambiente culturale romano, fra cinema e musica, conosce vari artisti e da questi incontri Joseph, trae l’opportunità di confrontarsi, crescere e maturare.

Nel 2012 esce il suo primo CD dal titolo ambizioso: Per aspera ad astra. Pur avendo la possibilità di entrare in rapporto con case di produzioni già affermate, opta per la distribuzione indipendente, appoggiandosi soprattutto alla vendita in streaming con Reverbnation, Bandcamp e Itunes.

Decide di trasferirsi a Berlino, per confrontarsi con il panorama tedesco. La scelta è stata premiata. I download salgono alle stelle; il suo videoclip It’s cold in here quasi raggiunge le 100.000 visualizzazioni. Questa è anche la canzone in cui Joseph, ci racconta di riconoscersi maggiormente.

Nell’album sono presenti brani cantati e sezioni solo strumentali. Le note di Blind date, It’s cold in here, Le poetesse, Sunglasses, Graceful, Feel Good, portano la mente lontano, via dal commerciale che si assomiglia tutto, e rimanda continuamente ai soliti moduli.

La Germania risponde caldamente alla poesia della sua musica, e Joseph la ricambia con una nuova evoluzione: nasce un progetto tedesco con un collega di Berlino e si intensificano ancora i concerti. Il nuovo progetto si chiama Sleepless in Pyongyang.

Che sia un personaggio capace di fondere orientamenti diversi e fare tesoro delle esperienze già maturate, è chiaro sin dal primo incontro. Joseph ha il sorriso del bravo ragazzo, quello che non si piega a compromessi scomodi, ma lo sguardo è quello del viaggiatore, di chi ha amato conoscere ed imparare.

Joseph-Loud-artista-piemontese

“La musica è sempre stata una passione e un hobby, ma per renderla un lavoro ho dovuto fare delle scelte, che hanno scombussolato uno stile di vita più comodo e sicuro. Ma è stato un bene, perché questa scelta mi ha dato la possibilità di viaggiare, conoscere e crescere da un punto di vista non solo musicale, ma anche umano”.

Per aspera ad astra: così Seneca nel suo Ercole Furioso intende dire che la via che porta alla gloria è colma di ostacoli. Un titolo molto azzeccato per l’artista piemontese.

Nella primavera 2016 firma la colonna sonora del film internazionale Golden Boys diretto dai registi Israel Cárdenas e Laura Amelia Guzmán dove troviamo come protagonista l’attrice Americana Laura Gomez.

Per acquistare album: itunes.apple.com – josephloud.bandcamp.com

Articolo di Paolo Linetti.

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