Joe Barbieri l’Ep con Napoli nel cuore

Joe Barbieri il nuovo Ep che celebra la canzone napoletana, un gesto d’amore di un cantautore appassionato verso  Napoli e la canzone classica napoletana

Joe Barbieri l’Ep con Napoli nel cuore

Con oltre 30 anni di carriera, Joe Barbieri è una delle istituzioni della musica italiana. Cantautore, produttore, autore e interprete di indubbio valore e talento. Dallo scorso 12 dicembre è partito il suo nuovo progetto grazie al brano “Vulesse ‘O Cielo”, mentre dal 12 gennaio è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina”, il nuovo Ep che celebra la canzone napoletana. Questi brani faranno poi parte di un progetto più grande, che prenderà il nome di “Vulìo”, progetto in uscita ad aprile, giusto in tempo per dare il via al tour che lo porterà in molti teatri e festival italiani.

Un gesto d’amore di un cantautore appassionato verso Napoli e la Canzone Classica Napoletana. Tra omaggi, rispetto, desideri e sogni.

Ciao Joe, come stai dopo l’uscita di questi brani?

Sto bene e non mi posso lamentare. Sono felicissimo di questi brani e del progetto che sta prendendo forma. Per quanto mi riguarda invece, sto al giro di boa e mi è venuto spontaneo fare un computo delle entrate e delle uscite che la vita mi ha riservato. Il bilancio tra vita professionale, vita artistica e vita privata è positivo. In questo momento mi sento dove dovrei essere.

Come nasce questo progetto?

È un atto d’amore verso la mia cultura, verso la mia città e verso la musica. Questo progetto arriva nel momento giusto ed è frutto di questo mio benessere personale. Una serenità che mi ha consentito di lasciare da parte un certo timore reverenziale che ho sempre avuto sulla musica napoletana. Timore che mi ha impedito di dedicarmi a questo progetto in passato. Per me è una grande gratificazione.

Joe Barbieri - cover
Joe Barbieri – cover

Quali sono le esigenze dietro alla tua interpretazione di queste canzoni e cosa ti ha portato alla creazione di questo progetto?

L’aver scavallato i cinquant’anni d’età e aver superato i trent’anni di carriera. Lì ho sentito che era arrivato il momento di lasciare un po’ gli ormeggi e di potermi dedicare all’oggetto del mio desiderio. Oggi mi sento più libero e penso di aver lavorato nella maniera giusta, senza troppi patemi o rimpianti.

Inoltre, la causa scatenante è stato un invito ricevuto da Marisa Laurito, che è direttrice artistica del Trianon Viviani, Teatro della Canzone Napoletana, ed è deputata alla conservazione della tradizione della musica napoletana. Mi telefonò e mi chiese di tenere un concerto sulla musica tradizionale napoletana.

Avevo dato la mia disponibilità per il futuro, ma lei sperava in un qualcosa di immediato. Ho così avuto la follia di dire di sì e in un paio di settimane ho realizzato il progetto anche grazie a Oscar Montalbano e Nico Di Battista. Con loro abbiamo accolto queste canzoni, e le abbiamo preparate e realizzate per come le pensavamo. Così, questo progetto è nato dalla follia del momento.

Questo album rappresenta anche la tua libertà di pensiero?

Sicuramente! La mia è stata una scelta libera, dal repertorio all’interpretazione. La libertà è l’ingrediente fondamentale per la musica, anche se non sempre si riesce ad avere. Essere un discografico indipendente però mi garantisce una libertà.

Com’è nata la scelta di questi brani per questo spaccato?

Questi Ep che usciranno prima di aprile lì penso come dei mini album. Quindi, per i brani ho riflettuto all’equilibrio sonoro e alla proposta tra moderno e antico. La testa serve a sigillare la scelta che l’istinto fa. Quindi, è l’istinto che mi ha spinto per queste scelte.

Joe Barbieri - Vulio - (Foto Angelo Orefice).jpg
Joe Barbieri – Vulio – (Foto Angelo Orefice).jpg

Progetto partito poi da Vulesse ‘O Cielo…

Questa è la canzone che ha dato l’inizio al progetto, anche se è arrivata dopo. La sensazione di quello spettacolo tenuto a maggio scorso è stata così forte che il brano l’ho scritto in pochi giorni. Questo brano mi ha convinto su questo progetto. Non volevo lasciare sola questa canzone.

Ci dobbiamo aspettare grandi sorprese dai prossimi spaccati?

Certamente! Questo disco andrà a riprendere i grandi classici e cercherà di trovare un qualcosa di nuovo. Inoltre, andrò a interpretare anche i brani degli Almamegretta, Enzo Avitabile e altri artisti, cercherò quindi di lavorare su quei brani che per me saranno i nuovi classici.

Una carriera vastissima, con oltre trent’anni di musica, ma c’è un momento o un istante che ricordi con maggior affetto?

Forse potrei dirne due: il primo è legato all’incontro con quel gigante di Pino Daniele avvenuto a Roma, poco dopo il mio diploma; il secondo momento è dello scorso ottobre a Napoli, durante un concerto per celebrare la mia carriera. La città, il pubblico e tanti artisti, un bel modo per celebrarmi e celebrare le mie canzoni. Questi rappresentano alcuni dei momenti che ricordo con maggior affetto.

C’è un qualcosa che ti manca di realizzare?

Certamente! Vorrei realizzare un disco di musica sinfonica e mi piacerebbe lavorare con un’orchestra. Ho già scritto qualcosa e mi interesserebbe poter portare un progetto di questo tipo fuori dal mio studio.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli 

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