Etichette Discografiche Indipendenti: Meltina Records

Meltina Records cerca di dare voce a quei progetti musicali meritevoli di essere diffusi e conosciuti, senza esclusioni di genere

Etichette Discografiche Indipendenti: Meltina Records logo
Meltina Records – Logo

A Città di Castello, in provincia di Perugia, c’è Meltina Records, una label indipendente. Nel loro sito c’è scritto “nata con l’intento di dare spazio ad artisti emergenti e scoprire nuovi talenti. In una realtà sempre più chiusa al mercato delle nuove proposte, Meltina Records cerca di dare voce a quei progetti musicali meritevoli di essere diffusi e conosciuti, senza esclusioni di genere”. Ne abbiamo parlato con Alessandro Cecconi, founder della label.

Quando nasce l’idea di aprire un’etichetta discografica?

Io mio approccio con la musica è nato live, sui palchi delle piazze. Nel tempo, era la prima metà degli anni ’90, mi organizzai prima con un 4 tracce e poi con un 8 tracce per registrare queste idee musicali che nascevano dalle esibizioni live. Mi sono reso conto che la mia nuova attività era interessante anche per i diversi musicisti della zona in cui vivevo. Nacque così lo “Studio Alex”. Mi sono man mano nel tempo reso conto che mi passavano per le mani delle belle idee e, qualcuna, dello stesso spessore di quelle degli artisti di fama nazionale. In quel momento ho deciso di aprire una piccola etichetta proprio per dare voce a questi artisti. Nel 2009, cambiando il nome, nasce l’etichetta discografica.

Meltina Records Alessandro Cecconi
Alessandro Cecconi – Founder Meltina Records

A questo proposito, da dove viene il nome Meltina Records?

È il mio quartiere, quello in cui vivo e ho ritenuto importante mantenere questo legame con il territorio. Produzione dopo produzione sono arrivato ad occuparmi non più solo di artisti locali o regionali perché i demo che mi venivano sottoposti arrivavano da tutta Italia.

Quando hai capito che le cose stavano cambiando?

Me ne resi conto quando inizia a produrre Ed Menichella. La sua cover di “Sabato” di Jovanotti fu notata da molti addetti ai lavori e questo mi servì anche per capire che il mio fiuto aveva visto giusto. Ed fece un ottimo lavoro con questa cover che fu apprezzata dallo stesso Lorenzo. Non fu un caso che poi si trovò ad aprire i concerti di Salmo per due anni raggiungendo così il grande pubblico. Da quel momento per Meltina iniziarono delle collaborazioni interessanti, come quella con Fabio Picciocchi, in arte Berlino 84.

Qual è lo stile di Meltina Records?

In effetti non c’è. Non ci occupiamo di un genere specifico. La musica, per me, deve arrivare e trasmettere emozioni. Le mie radici si immergono nel cantautorato italiano, da lì viene il mio immaginario musicale, quello che veste le mie produzioni.

Meltina Records interno studio
Meltina Records interno studio

Quali servizi offrite ai vostri artisti?

Dipende dal materiale che ci viene proposto. In presenza di prodotti già finiti e pronti, ci occupiamo della promozione e della distribuzione. Accettiamo però anche prodotti da produrre in modo completo. In quel caso nasce una vera sinergia con l’artista e questo è quello che preferisco, prendere un’idea grezza, costruire con l’artista il brano nella sua complessità e portarlo a compimento.

Come avete affrontato le problematiche relative alla produzione dei videoclip?

Abbiamo una rete di videomaker esterni che se ne occupano. I brani che produciamo vengono analizzati da loro che ci propongono uno storyboard.

Com’è andato quest’anno e mezzo di pandemia?

Artisticamente non molto bene. Lavorare a distanza ha tolto molto al nostro lavoro. L’impossibilità del contatto fisico ci ha costretto a dinamiche diverse da quelle che, ritengo, facciano bene alla musica. Evidentemente non è la stessa cosa assemblare tracce registrate in giro per l’Italia dal lavorare assieme in studio.

Meltina Records studio
Meltina Records studio

A chi vi siete affidati per la distribuzione?

I brani dei nostri artisti sono distribuiti da Artist First e a Believe. Anche loro hanno però le nostre stesse difficoltà, ossia la presentazione dei brani agli editor dei player digitali che raggiungono direttamente il pubblico.

Com’è strutturato oggi il vostro roster?

Ti ho già citato Berlino 84, un artista fuori dai canoni ma di grande spessore. Oltre a lui c’è Benedetta Tirri, un artista che ha molto seguito sui social con una voce soft, delicata; si tratta di un bel progetto di pop italiano. Il terzo si chiama Diego Puddu, sardo trapiantato a Firenze. La sua voce, molto graffiata, ha un sound anni ‘80/’90. Poi c’è una new entry di cui però non posso ancora parlarti.

Com’è possibile per un artista proporvi la sua musica?

È semplicissimo. Basta inviare una mail all’indirizzo info@meltinarecords.com con il link per l’ascolto del brano. Quando parlo di brano intendo anche il classico e vecchio provino chitarra e voce, non necessariamente un brano già ipoteticamente strutturato con arrangiamento. Un minimo di bio e di foto possono inoltre aiutarmi a “vedere” l’artista.

Articolo a cura di Roberto Greco 

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