Etichette discografiche indipendenti: Il Piccio Records

Individuare le migliori strategie nell’interesse dell’artista rappresentato

Etichette discografiche indipendenti: Il Piccio Record
Il Piccio Records – Logo

Il viaggio tra le etichette musicali indipendenti oggi ci porta nella Marche. Abbiamo incontrato Alessandro Piccioni, che con Il Piccio Music si occupa di management musicale.

Lo scopo della sua attività è quello di individuare le migliori strategie nell’interesse dell’artista rappresentato.

Il Piccio Music è a capo dell’etichetta discografica indipendente Il Piccio Records, della casa di produzione video Il Piccio Movie e de Il Piccio Booking, realtà che si occupa dell’organizzazione di tour nazionali ad artisti della scena musicale alternativa e affermata.

Alessandro è anche fondatore e Presidente dell’Associazione Culturale Defloyd per l’organizzazione e promozione di eventi, oltre che co-ideatore e co-fondatore di Arte Pubblica (www.arte-pubblica.org), progetto che promuove l’arte urbana.

Abbiamo parlato con lui della sua etichetta indipendente, Il Piccio Records.

Quando e perchè nasce “Il Piccio Records”?

L’etichetta nasce a gennaio 2019, è un’idea che ho concepito durante gli anni di organizzazione concerti, cosa che faccio dal 2011.

È stata, per me, un’evoluzione naturale che mi ha permesso di essere più vicino alla musica

Dove nasce il nome della tua etichetta?

Da quando sono ragazzino ho un soprannome: Il Piccio. La scelta è stata, quindi, automatica.

Se tu dovessi definire, al di là dei generi, lo stile della tua etichetta, che parole useresti?

Sulle informazioni che ho inserito nei veri social dedicati all’etichetta, ho scritto: “L’importante è il messaggio, non il genere musicale”.

È a questo che guardo con attenzione perché le canzoni sono storie raccontate e la qualità di queste storie per me è importante.

Etichette discografiche indipendenti: Il Piccio Records

Il Piccio Records Be A Bear
Be a Bear

Quali sono i servizi che offrite ai vostri artisti?

Mi occupo della parte manageriale, curando insieme all’artista/band la strategia da attuare, esempio la scelta dello studio di registrazione, del distributore, dell’ufficio stampa e tutto il resto.

Per me è molto importante che l’artista/band sia a conoscenza di tutto quello che lo riguarda, la trasparenza e l’onestà è una cosa a cui tengo molto.

Per la registrazione dei brani musicali degli artisti che lavorano con voi, che scelte avete fatto?

Cerchiamo di scegliere lo studio che più assomiglia, come background artistico, a ciò che serve per esprimere al meglio la creatività di ogni singolo nostro artista.

I nuovi brani dei Leda li abbiamo registrati all’Homeless Factory di Montecassiano (MC), quelli di Due Venti Contro al Lab10 Studio di Torino, mentre lo studio di registrazione di Be a Bear è sempre stato solo ed esclusivamente il suo iPhone.

È molto importante, oggi, accompagnare il brano con un video anche per poterlo far mandare in onda alle sempre più crescenti “radio-visioni” che stanno affiancando le radio tradizionali. Come vi siete organizzati?

Sì, per un brano il videoclip è importante, ma non è irrinunciabile, direi. Con il sopravvento di Spotify, purtroppo YouTube è andato in secondo piano, anche se ha un’utenza gigantesca.

Io e i miei artisti siamo dell’idea che i video vadano fatti. Come si dice: “l’occhio vuole la sua parte”, quindi cerchiamo collaborazioni di qualità, registi che ci propongano idee diverse, belle, emozionanti, contemporanee… poi, è ovvio, dipende anche dal budget a disposizione.

Capita, anche che per scelta artistica, si faccia un video autoprodotto realizzato direttamente dall’artista o, nella peggiore delle ipotesi, non lo si faccia affatto.

Poi in generale per la divulgazione ci si affida sempre a un buon ufficio stampa.

Il Piccio Records I Leda
Leda

Quali sono i problemi di distribuzione che incontra oggi un’etichetta indipendente e come li avete affrontati?

Parlando di digitale, oggi non è difficile distribuire i brani sugli store online, è pieno di piattaforme che mettono a disposizione questi servizi.

Il problema sono i cd e i vinili, ormai tutti i negozi stanno chiudendo, l’unico modo per venderli è durante i concerti, poi capita che qualcuno ti scrive e se lo fa spedire a casa, come il merchandising, ma è una piccolissima percentuale.

Ultimamente molti puntano sul pre-order o sul crowdfunding.

Qual’è il vostro stato di salute in questo anno caratterizzato dalla pandemia?

Io fortunatamente ho più attività, vivo con altro, l’etichetta è una scommessa nata appunto 2 anni fa, non la voglio forzare, faccio poche cose che mi piacciono e che ritengo siano di qualità.

A oggi ho pubblicato Memorie dal Futuro dei Leda, uscito il 12 aprile 2019 e l’ep Martin Doesn’t Agree di Be a Bear, uscito il 21 ottobre 2019. Nel 2020 non ho pubblicato niente, un disco deve essere promosso poi live, e direi che non era il caso.

Per il 2021 sono più fiducioso, intanto è uscito l’11 febbraio il nuovo singolo e video del cantautore torinese Due Venti Contro, entro la primavera uscirà il secondo, il 26 marzo invece uscirà il singolo My Lullaby (Waxelife Rave Mix) di Be a Bear, in questo caso senza video, per scelta, e ad aprile uscirà il nuovo singolo/video dei Leda.

Quali sono le punte di diamante del vostro roster?

Li metto in ordine alfabetico: Be a Bear, Due Venti Contro e Leda.

Etichette discografiche indipendenti:
Due Venti Contro

Com’è possibile per un artista proporvi la sua musica?

Chiunque mi scrive, sui social o via mail, riceve in automatico il seguente messaggio:
“Ciao piacere io sono Alessandro, contattami su Groover https://groover.co/band/sendtrack/?add=2783.
Proponete il vostro progetto attraverso quella piattaforma, solo lì valuto nuovi brani/collaborazioni.
No mail, no social. Buona musica!”

Articolo a cura di Roberto Greco 

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