Enea Vlad ci porta nello spazio con i suoi “Astronauti”

Astronauti il nuovo singolo di Enea Vlad

A cura di Paola Ferro

Enea Vlad, giovanissimo cantautore, sembra davvero arrivato da un altro “pianeta”. Al primo ascolto è chiaro come il suo ultimo singolo “Astronauti”, sia un brano senza tempo, rendendo difficile credere che il suo autore abbia poco più di vent’anni. Enea ha contorni ben definiti e tratti decisi di un cantautore che ha un “mondo” dentro, ancora da decifrare, che urge di essere raccontato. Non ha la fretta innata dei coetanei, ma la capacità di osservare in silenzio e interiorizzare quello che si muove intorno a lui. Legato alla terra dove affondano le sue radici, sta col naso all’insù sognando di viaggiare in uno spazio dove non ci siano confini, differenze alcune di razza o classi sociali. Un luogo dove ci si possa incontrare liberi di essere e dove probabilmente quell’Astronauta, ancora alla ricerca di chi possa viaggiare con lui in una connessione amorosa, troverà quello che cerca da sempre.

Enea Vlad ci porta nello spazio con i suoi "Astronauti"

Chi è Enea Vlad?

Mi piace che mi si chieda qualcosa di me… Io mi sento “fuori dal tempo” e ho sempre la sensazione di non essere in sintonia con i miei coetanei. Scrivere per me significa entrare in una dimensione diversa che mi permette di trovare un posto dove sentirmi a mio agio. Sono nato e cresciuto nel Salento, ma per metà sono anche bielorusso; ho radici forti, ma allo stesso tempo mi protendo verso il cielo, con il desiderio di volare. La mia prima passione è stata la batteria che mi ha spinto a frequentare un’accademia: da quel momento il ritmo è diventato il mio miglior compagno. Ancora oggi è sicuramente il comune denominatore di ogni mia esplorazione musicale, permettendomi di comporre lasciando la porta aperta a ogni contaminazione.

Chi o cosa ti ha rapito dal pianeta Terra per portarti in questo mondo di musica cantautorale?

A plasmare questo mio modo di pensare le canzoni, è stata sicuramente la musica che ascoltava mio papà. In particolar modo, il grande Battiato che è stato un punto di riferimento nell’utilizzazione di metafore che mi aiutano a esprimere ciò che sento. Nessuna imitazione, ma solo tanta ammirazione per quello che per me è Il Maestro.

Come hai vissuto il periodo d’isolamento?

È stato un momento difficile, perché amo osservare le persone e allo stesso tempo non mi piace utilizzare il telefono, skype e le video chiamate. Credo nell’incontro, negli abbracci. Durante questo lockdown, mi sono ritirato in me stesso. Una pagina così drammatica della nostra storia che non potrò dimenticare e mi ha costretto a riflettere, a interiorizzare. Non ho scritto, non avrei potuto farlo ho voluto viverla appieno, per non farmela scivolare sopra. Solo adesso che piano piano si sta tornando alla normalità tutti quei pensieri si stanno materializzando in testi, in nuove sonorità.

Enea Vlad ci porta nello spazio con i suoi "Astronauti" 1

È appena uscito Astronauti, com’è nata questa canzone?

È nata un anno fa, a Milano quando appena arrivato, mi sono sentito un po’ spaesato; mi mancava chi avevo lasciato a casa, a fasi alterne ero felice di essere esattamente dove mi trovavo e allo stesso tempo, malinconico. L’ho scritta e messa lì, come tutte le canzoni che spesso coccolo a lungo rivedendole di continuo fino al momento in cui decido di inciderle e vado in studio. È arrivato il momento giusto e il 22 maggio è uscito il brano su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica e il 3 giugno anche il suo video.

I due protagonisti sono riusciti a ri-trovarsi?

No, perché in realtà il brano racconta, del desiderio di trovare una persona speciale con la quale connettersi veramente, che è molto più che tenersi per mano o dirsi “Ti amo”, non è un vincolo o possesso, ma il sapersi riconoscere viaggiando nello spazio. Uno spazio desiderato da molti, ma che solo pochi sanno trovare. Io voglio poter credere che i due “Astronauti” insieme e connessi, troveranno il loro “spazio” dove potranno affrontare qualunque difficoltà, superandola.

Caro Enea Vlad, caro astronauta, dove sei diretto?

Il mio viaggio è partito dal mare, per arrivare nello spazio dove sto vagando alla ricerca della rotta che mi riporterà alla destinazione più importante: me.

È stato un bel viaggio Enea, mi hai dato modo di guardare dall’alto, ciao e buon proseguimento

 

 

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