Vincenzo Incenzo: “Come nessuna al mondo”

Vincenzo Incenzo: la vera rivoluzione è cantare il rispetto delle donne. Omaggiare le donne, la loro forza, la loro bellezza e la loro importanza

Vincenzo Incenzo: "Come nessuna al mondo"
Vincenzo Incenzo (PH Pitta Zalocco)

Vincenzo Incenzo è uno dei cantautori di maggior talento che il nostro paese può vantare. Artista a 360° capace di scrivere autentici capolavori, veri evergreen passati alla storia. Un animo sensibile che si è messo al servizio della musica, scrivendo per sé stesso e per tanti altri meravigliosi artisti, le sue canzoni sono infatti state cantate da Renato Zero, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Laura Pausini, Sergio Endrigo, Massimo Ranieri, PFM, Michele Zarrillo, Franco Califano, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Ron, Albano, Tosca, Amanda Miguel, Ana Gabriel, Mijares e tanti altri.

Come autore vanta ben undici brani al Festival di Sanremo. (tra i quali Cinque giorni, L’elefante e la farfalla, L’acrobata, Che sarà di me, Nel perdono, Un altro amore no). Una collaborazione autoriale con Papa Francesco per il brano La Madre, cantato da Mijares, ha lavorato con Armando Trovajoli e in questo 2025 ha debuttato in Italia con il musical Bernadette de Lourdes che tanto successo ha raccolto in Francia e che conferma il suo straordinario talento anche nella scrittura per il teatro.

Come nessuna al mondo, è l’ultimo brano estratto dal suo album di inediti #Pace (Verba Manent/ADA Music Italy). Noi lo abbiamo raggiunto per una piacevolissima chiacchierata, sul singolo, sull’album e sulla sua immensa carriera.

Ciao Vincenzo, benvenuto sulle pagine di Musica 361. Inizierei chiedendoti come stai?

È un momento bello. Non sono una persona che si esalta nella ricerca della felicità assoluta, mi piace però avere una predisposizione al nuovo, alla bellezza e a quello che può accadere. È uscito questo singolo che sta dando delle belle risposte e poi c’è stato anche il debutto del nuovo musical Bernadette de Lourdes che ha avuto un grande successo in Francia e che adesso arriva in Italia. C’è tanta adrenalina, è quindi un bel momento.

Vincenzo Incenzo: "Come nessuna al mondo" 1
Vincenzo Incenzo – #PACE – cover

Come nessuna al mondo e il musical Bernadette de Lourdes, è un periodo particolarmente florido per te artisticamente parlando ma anche emotivamente…

Ho sempre pensato che fosse giusto portare in scena quello che veramente si vive e quello che si sente ogni giorno. Non ci deve mai essere una scollatura tra realtà e astrazione lirica o artistica. Per me è un unico flusso e mi piace molto questa idea che la vita corrobori il lavoro e il lavoro corrobori la vita. Insomma, sono due facce della stessa medaglia e viaggiano sempre insieme. Ho questo privilegio di poter vivere in maniera sospesa e sono felice di condividere questo momento artistico e personale.

Come nessuna al mondo nasce un po’ di tempo fa, ma oggi diventa essenziale anche per quelle polemiche che ci sono state, per esempio a Capodanno o più in generale sui testi di oggi. È stata una casualità o ne sentivi l’esigenza di raccontare un brano del genere?

Il brano nasce con altre motivazioni, ma da subito intendeva celebrare l’universo femminile, che per me è sempre stato fonte di ispirazione. Ho sentito la necessità di proporre un qualcosa di diverso, in linea con il mio pensiero. Oggi vedo che nella musica si sta andando verso una brutta deriva tra contenuti di violenza e disparità di genere. Senza voler chiamare in causa la censura, che è una cosa che odio e andrebbe rimossa, si dovrebbe proporre un percorso alternativo, anche perché così facendo si rischia di parlare della donna in modo negativo. Si deve invece celebrare la forza e la bellezza delle donne.

Per risolvere questo problema cosa si potrebbe fare?

Secondo me si potrebbe partire già da un discorso discografico e così affollare di brani più propositivi e positivi. Sì potrebbe così bilanciare l’eccessivo parlare di cose negative. Credo che i ragazzi non si rendano conto di quello che ascoltano e cantano, e non hanno mai messo in discussione quello che viene loro proposto. Il problema è più culturale e, secondo me, sarebbe utile una differenziazione di proposte e divulgare più contenuti. Dare quindi la possibilità di scegliere cosa ascoltare e cosa vedere.

Questa canzone è quindi un po’ controcorrente rispetto al periodo…

Oggi la vera rivoluzione è cantare il rispetto delle donne. Parlare di rispetto è l’atto rivoluzionario di questo periodo.

Vincenzo Incenzo: "Come nessuna al mondo"
Vincenzo Incenzo (PH Pitta Zalocco)

Cosa speri che possa emergere dal brano?

In Come nessuna al mondo voglio omaggiare le donne, la loro forza, la loro bellezza e la loro importanza. Spero che emerga l’importanza della donna nel nostro percorso di vita.

In #Pace racconti un altro atto rivoluzionario, specialmente per le notizie che emergono dai TG e dai giornali…

Pace è una parola che è stata privata del suo senso. Altrimenti non si parlerebbe di guerre giuste! Solo la pace è giusta, non ci possono essere altre variabili. Siamo arrivati ad un punto di sopportazione che ormai non ci stupisce più nulla ed è per questo che la Pace deve essere rimessa al centro.

C’è un brano che più di tutti rappresenta questo album?

Nel disco parlo di tante cose, parlo delle carceri, parlo di amore, speranza, delle donne e parlo anche degli ultimi della terra. Però c’è un brano che su tutti rappresenta una sintesi di propositività e di salvaguardia del bello. La bellezza è una sintesi dell’album ed è la più importante del disco.

Oltre ad essere un grande cantautore sei anche uno degli autori più apprezzati nel panorama italiano. C’è tanta differenza quando scrivi per te e per gli altri?

Quando lavoro a un mio album ho un approccio molto più libero, che non vuol dire che quando scrivo per altri non lo sia. Ho avuto la fortuna di scrivere per interpreti che mi hanno dato grande fiducia. Grandi professionisti, ma soprattutto grandi amici, come Renato Zero, Michele Zarrillo o Massimo Di Cataldo. Ciò quindi ha favorito il lavoro. Certo, non sempre è facile perché magari alcuni artisti non condividono certi temi e non vogliono essere divisivi, ma per quanto mi riguarda, non ho paura di nulla. Sono sempre me stesso e in questo album sono riuscito ad essere molto sincero.

Vincenzo Incenzo (PH Roberto Passeri)
Vincenzo Incenzo (PH Roberto Passeri)

La tua è una carriera lunghissima, c’è un momento che ricordi con maggior affetto?

Ce ne sono due di momenti importanti che ricordo con maggior affetto: il primo, è il periodo dei miei esordi, stavo al Folkstudio, un luogo importantissimo per la musica a Roma e dove hanno iniziato un po’ tutti. Avevo 18 anni e la mia fidanzata di allora era la corista di Michele Zarrillo e così, quando andavano in tournée, lei metteva la cassetta con i miei provini. Quello è stato l’inizio di tutto, anche perché poi il manager di Zarrillo volle sapere chi fosse a scriveva quei testi e volle conoscermi.

E il secondo?

È la dimostrazione della musica come forza salvifica: quando è finito un amore importante per me, ho scritto di getto Cinque giorni e questa grande sofferenza è diventata il mio più grande successo come autore. Qui ho capito veramente il potere salvifico della musica; riuscire a tramutare in bellezza anche la sofferenza. Sai cosa significa ciò?

Cosa significa?

Che le donne sono al centro della mia vita e dei miei ricordi. In questi due aneddoti, due donne sono state importanti per me: una per aver acceso il mio percorso e una per averlo esaltato.

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Francesco Nuccitelli
Francesco Nuccitelli
Nato a Roma e cresciuto a pane e musica, oggi è uno speaker radiofonico e un blogger. Laureato in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, ama vivere la musica in tutte le sue forme e incontrare artisti sempre diversi per raccontare le loro passioni e le loro grandi storie. Un motto? «Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni» cit. Oscar Wilde.
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