Tropico, Marinari, Salemi: è l’estate di autocritiche e riflessioni

Tropico, Marinari, Salemi: è l’estate di autocritiche e riflessioni
Federica Marinari si conferma sempre più il futuro della nostra musica. Lei, Tropico e Silvia Salemi sono le grandi novità di questa settimana


Tropico con Cremonini e Fabri Fibra guida le grandi novità della settimana musicale

Forse non tutti lo sanno, ma di Tropico si sono già ascoltate diverse canzoni negli ultimi anni. Da Pamplona fino a Vorrei ma non posto, Fenomenale, Ogni istante, ma anche le sanremese Domenica, O forse sei tu, Ogni volta è così: i testi sono tutti di Davide Petrella. In arte Tropico.

Insomma il cantautore napoletano è abituato a farci sognare e riflettere con parole ricche di significato, che sanno scavare nel nostro subconscio. E che raccontano qualcosa di noi, quasi inaspettatamente.

 

Bene, anche con l’estate 2022, Tropico non smette di sorprenderci.

 

Partiamo proprio da lui e dalla sua Contrabbando per raccontare le novità musicali principali di questa settimana. Ci siamo già detti come molte canzoni estive quest’anno non siano proiettate a un esclusivo ascolto divertente: i cantanti vogliono farci riflettere e ci riescono benissimo.

Tropico ha voluto con se Cesare Cremonini e Fabri Fibra per una canzone orecchiabile, dal ritmo automaticamente ballabile, sebbene carico di un monito per la società.  Contrabbando è un brano che, unendo rap e pop, riflette sulla nostra costante incapacità di cambiare le cose cadendo sempre negli stessi errori. Con citazioni provocatorie (e fantasiose) anche per Bocelli (“ceduto” agli americani) e per Amadeus (che inviterebbe i Kiss a Sanremo), si ricorda come arriviamo sempre a preferire l’estero rispetto al nostro Paese. Ce n’è anche per Putin, Striscia la notizia, i politici e gli stessi rapper. Un mondo pieno di ipocrisie da cui non si uscirà più finché baratteremo la nostra amabile cultura con quella del contrabbando. Si fa tutto di nascosto e la vera parte di noi è destinata a non emergere mai. Il senso nascosto e più ottimistico della canzone è che ora si può solo migliorare.

Non è solo Tropico a farci riflettere in questa calda settimana di luglio. Ci sono anche due donne di grande tenacia.

Donne che con talento, senza mai urlare, sanno farsi sentire.

Federica Marinari è una ragazza che, con molta perseveranza e attenzione ai dettagli, sta crescendo a vista d’occhio. A metà strada tra il genere di Francesca Michielin e quello di Elisa, Federica Marinari propone qualcosa di estremamente personale, anche perché ha una qualità che non tutti i giovani possiedono: sa cantare. Pocahontas è un grido di rivincita di una donna che vuole rialzarsi e ricostruire la propria esistenza partendo dai punti di forza. Proprio come la protagonista del celebre film.

Un urlo di orgoglio che non fa rumore, ma getta una ventata di poesia con una melodia effettivamente disneyana e una voce capace di salire verso note altissime. Insomma la Marinari è il futuro della musica italiana. Dopo tanta gavetta, sembra finalmente aver la maturità giusta per tentare Sanremo. Il 2023 sarà l’anno giusto?

Insoddisfazione perenne in una vita che ci mette a confronto con noi stessi prima ancora che con gli altri.

E infatti la responsabilità di ciò che non funziona è anzitutto nostra. Le ansie notturne, quelle frasi da adulti che ora andiamo ripetendoci dopo averle sentite dai nostri genitori anni prima. Tutto questo è raccontato in un bel pop cantato da Silvia Salemi. Noi contro di noi, come nella tradizione della bella e grintosa cantautrice, non ha proprio niente di banale. Ogni strofa è uno spunto di riflessione, che ci spinge a una autocritica da cui ripartire.

Vi sono poi brani d’amore, sempre al femminile, che Violante Placido (Tu stai bene con me) e Arisa (ormai lanciatissima nella svolta sexy, ora protagonista di una spagnoleggiante Tu Mi Perdicion). Entrambe molto orecchiabili, ma anche occasioni ulteriori di riflessione: la musica estiva è sempre più donna…

Intanto le Classifiche Fimi continuano a essere guidate da La dolce vita, vero tormentone di questo inizio estate (e molto probabilmente sarà così fino alla fine).

 

 

 

 

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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