Rivoluzione sul web: arrivano IGTV e Youtube Music

Sono appena approdati in rete due nuovi servizi che puntano a cambiare il mercato dei nuovi media: Instagram TV (IGTV) e YouTube Music.

Rivoluzione sul web: arrivano IGTV e Youtube Music

Si è parlato molto del calo di contenuti su Youtube Italia e sulla perdita di freschezza delle piattaforme che hanno monopolizzato i nuovi media. Ma ecco che in un lampo l’estate duemiladiciotto si è accesa con due cambiamenti importanti: Instagram TV (IGTV) e YouTube Music.

La prima riporta in auge un termine anacronistico dei media, la TV. Il web si è posto da subito come lo “schermo alternativo”, altri lo hanno definito “la nuova televisione”, ma di fondo tutti i contenuti provenienti da internet hanno avuto, come minimo comun denominatore, un fattore di controtendenza a danno della televisione. La TV nelle nuove generazioni è ormai sinonimo di arretratezza, poiché pochi format delle reti pubbliche riescono a canalizzare l’attenzione di spettatori under 30. Eppure Instagram, dopo il grande successo delle stories e delle dirette, ha voluto dedicare uno spazio specifico dove pubblicare contenuti personali, il suo modo di intendere una tele-visione: rigorosamente in verticale e con la possibilità di registrare fino a un’ora di contenuti. Subito le webstar hanno iniziato a popolare la piattaforma, così anche i profili minori hanno colto l’occasione per diventare un nuovo “canale” d’intrattenimento. Funzionerà IGTV? Sarà un nuovo modo di estendere i “15 minuti di popolarità” di Warhol? Lo scopriremo. La mossa risulta sicuramente interessante, al fronte del massiccio utilizzo delle dirette da parte degli utenti. Musica361 è stata testimone diretta nella sala stampa Lucio Dalla, durante il Festival di Sanremo, della calca di colleghi giornalisti che hanno ormai canalizzato il proprio flusso sulle dirette live. Si sta facendo strada un nuovo modo di comunicare, a discapito, talvolta, della qualità.

La seconda novità, invece, coinvolge direttamente la musica. YouTube ha deciso di aprire ufficialmente il proprio servizio di streaming: YouTube Music. Quando si parla di questo colosso di proprietà Google le cifre in ballo sono importanti, sia per quanto riguarda la pecunia, sia per le visualizzazioni. Sarà forse un nuovo metodo per ristabilire un giusto valore nella battaglia contro il value gap? L’offerta è allettante, perchè, oltre alle canoniche playlist per mood, generi e ricerca, ci saranno anche disponibili cover e contenuti live esclusivi. Quindi, se YT Music vorrà provare a sfidare il colosso Spotify, dovrà puntare sia sugli utenti, ma soprattutto sugli artisti, riconoscendo loro introiti maggiori in base alle visualizzazioni. E Youtube ha già dalla sua parte tanti contenuti che Spotify non ha mai avuto. Quale sarà, quindi, la contromossa per cercare di non farsi minare il mercato? Anche questo sarà da valutare. La competizione è iniziata e adesso ce n’è davvero per tutti i gusti, bisogna solo scegliere bene.

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Andrea De Sotgiu
Andrea De Sotgiu
Laureato in Comunicazione, appassionato di musica e di tecnologia. Se qualcosa nasconde una dietrologia non si darà pace finché non avrà colmato la sua sete di curiosità, che sfogherà puntualmente all'interno dei suoi articoli.
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