Peppino, con Fatto così per raccontare il suo mondo Indie-pendente, un Ep dove ogni brano racconta una storia intima

Dallo scorso 18 aprile è disponibile Fatto così, il nuovo EP del cantautore calabrese Peppino, l’artista “indie-pendente” formatosi al C.E.T. di Mogol che ha fatto della sperimentazione musicale il suo tratto distintivo. Fatto così è un EP che esplora l’universo interiore dell’artista attraverso sonorità che mescolano influenze degli anni ’70 e ’80 con un tocco moderno che rimanda a diverse sfumature del pop. Ogni brano rappresenta una storia intima, affrontando temi come la crescita, la nostalgia e le occasioni mancate.
La tracklist è così composta: Musica in testa, Io e cali, Fatto così e Le parole fra le mani. Così abbiamo raggiunto Peppino per farci raccontare del suo brano e del suo percorso.
Ciao Peppino è un piacere averti tra le nostre pagine. Inizierei chiedendoti come va e quali sono le emozioni che stai vivendo con l’uscita del tuo ultimo progetto?
Grazie amici di Musica361. Le emozioni sono tante e diverse. Spesso ci si concentra più sull’aspettativa che circonda un progetto che sul progetto stesso. Personalmente, mi piacerebbe dedicarmi completamente ed unicamente all’aspetto musicale, ma non avendo una produzione alle spalle che segua il resto, mi ritrovo a investire parte del mio tempo — che avrei preferito dedicare a suonare o comporre — anche in attività legate al marketing e ai social, che non sono proprio il mio forte. Nonostante questo, ogni volta che un progetto riesce a prendere forma provo una profonda gratitudine e gioia, verso me stesso e verso chi mi sostiene: è questa la sensazione più forte e positiva che mi accompagna.
Fatto così è il titolo del tuo EP. Cosa ci puoi dire di questo progetto?
Questo progetto non nasce come un concept album. L’idea era di raccogliere brani molto diversi tra loro, a livello stilistico, e metterli insieme. Volevo che fosse una sorta di antipasto, capace di far intuire all’ascoltatore cosa aspettarsi quando ascolta Peppino. Speriamo, quindi, che il ristorante non fallisca!

Cosa significa per te essere fatto così?
Fatto così è un brano a cui sono molto legato, tanto che ho deciso di dare lo stesso titolo anche a questo EP. Volevo trasmettere un concetto semplice e diretto: sono fatto così e, almeno all’inizio — come dice la canzone — potresti farti una cattiva opinione. Chi mi conosce di persona sa che, all’inizio, non faccio un bellissimo effetto. Fatto così è un mantra che ripeto a me stesso, e forse anche a chi ascolta questo progetto.
Spero solo che non diventi uno slogan per “paraculi”!
Questo EP è per te anche un modo per raccontarti e metterti a nudo. Cosa speri emerga di te e del tuo percorso?
Uno dei temi che accomuna i quattro brani è senza dubbio la resilienza. Nei miei testi c’è molto della mia vita, e leggendo con attenzione si capisce che, in certi momenti, non è stata affatto facile. La musica, però, è sempre rimasta al mio fianco, ed è grazie a lei se continuo ad andare avanti. Credo che questo, da solo, sia già un messaggio forte e sufficiente a guidare l’intero progetto.
Ti definisci un artista indie-pendente: cosa rappresenta oggi per un artista essere indie e soprattutto indipendente?
Indie-Pendente è, prima di tutto, un gioco di parole. Ma rappresenta anche piuttosto bene una mia “pendenza” — una naturale inclinazione — verso l’indie italiano. Credo che in Italia, in questo genere, ci siano delle vere eccellenze a livello mondiale: penso a Giorgio Poi, Marco Castello, Calcutta. Ovviamente non mi riferisco ai numeri, ma alla qualità della scrittura. Mi definisco indie pendente perché seguo una linea personale, autonoma, nel modo di scrivere e fare musica. Al tempo stesso, però, sento il bisogno di prendere le distanze da certi meccanismi della musica “dipendente” — quella legata alle major — dove spesso sembra che non conti se se ne parli bene o male, purché se ne parli. La musica non dovrebbe basarsi solo sui numeri, e ancor meno sulla vita privata dell’artista. Non voglio offendere nessuno, ma mi piacerebbe più attenzione alla musica in sé. Questo è il mio sogno indie-pendente.

Fatto così è un mix tra rock, pop ed elettronica. La sperimentazione e la contaminazione musicale è un po’ la tua cifra stilistica. Cosa ti piace del giocare con la musica?
Non ho un metodo preciso. Cerco semplicemente di applicare quello che ho studiato a ciò che mi piace, senza impormi troppi paletti. Non esiste una ricetta perfetta per “cucinare” una hit, come qualcuno vorrebbe farci credere e, onestamente, provo un certo dispiacere per chi la pensa così. Quello che oggi viene spesso definito “hit” potrebbe essere realizzato da un’intelligenza artificiale in meno tempo e con la stessa efficacia. Dico questo perché, come direbbe qualcuno, “lo stupido gioco del rap” ha finito per distruggere molte delle cose più fighe che c’erano nella musica. Ora molto spesso si sentono strutture semplificate, stessi giri armonici, e melodie ripetitive. È come voler scrivere un libro usando solo tre parole.
Chi vede la musica in questo modo ha, di fatto, ammazzato tutto il vasto vocabolario che può offrire. Io cerco di ragionare al contrario. Questa è una risposta per antitesi… si dovrebbe capire!
C’è un brano che più di tutti rappresenta l’essenza di Fatto così?
Le parole fra le mani è un brano che racconta un periodo particolare della mia vita, che ha influenzato molto la mia scrittura e il mio stile. Non amo sbandierarlo ai quattro venti, né farne un elemento centrale della mia immagine, come spesso impone la “moda del personaggio”. Questo brano ha uno stile diretto, ma non troppo esplicito: va ascoltato con attenzione, con la giusta calma, dedicandogli un momento autentico. Si dice spesso che oggi viviamo in tempi frenetici, che non c’è più tempo nemmeno per ascoltare un album per intero. Ma poi il tempo per una serie TV lo si trova sempre, mentre quello per la musica no.
Questa cosa, onestamente, mi suona un po’ strana… e mi lascia, appunto, le parole fra le mani.
Hai già pronte delle date per portare Fatto così in giro e raccontarlo live?
Mi piacerebbe partecipare ad alcuni eventi estivi in Calabria, tra cui anche festival a cui tengo molto. Al momento sto aspettando conferme ufficiali, quindi preferisco non sbilanciarmi con date precise. Appena avrò notizie certe, vi aggiornerò!