Paolo Mengoli, l’outsider della musica italiana

Paolo Mengoli, l’outsider della musica italiana artista carismatico, iconico e con più di sessant’anni di carriera alle spalle

Paolo Mengoli, l’outsider della musica italiana
Paolo Mengoli

Tra i protagonisti della musica leggera italiana troviamo il nome di Paolo Mengoli, artista carismatico, iconico e con più di sessant’anni di carriera alle spalle. Perché l’hai fatto, Ahi! Che male che mi fai, Io ti darò e Mi piaci da morire, sono solo alcuni dei brani che hanno caratterizzato la sua carriera e lo hanno reso immortale al grande pubblico. Non solo passato, ma anche attualità, anche perché Paolo Mengoli è tornato con un nuovo singolo dal titolo L’Estate dentro me (Remix) Novalis Edizioni Musicali & Starpoint International srl e produzione musicale curata da Carlo Esse. Un brano che sprizza estate da tutti i pori con una musicalità accattivante e con un testo attualissimo scritto da Emanuele Curà, Carlo Savino (Carlo Esse), Francesca Mezzadri e lo dallo stesso Paolo Mengoli

Oltre alla musica c’è di più e infatti la carriera di Mengoli è caratterizzata anche da tanta tv in programmi celebri come Mezzogiorno in famiglia, Domenica In, I Migliori Anni, La Vita In Diretta, I Fatti Vostri, L’anno Che Verrà, Uno Mattina e molti altri; inoltre, grazie alla nascita della Nazionale Cantanti, dove da portiere, è ancora un recordman di presenze, è sceso in campo per aiutare tante persone in difficoltà e tanti temi importanti e delicati.

La sua figura è legata anche all’incontro con ben due Papi: Papa Francesco e Papa Giovanni Paolo II, in particolare a quest’ultimo ha dedicato anche una canzone dal titolo Ora parlami d’amore. Inoltre, è stato insignito da parte dell’associazione Giovanni Paolo II con il sigillo testimone ambasciatore di pace nel mondo.

Paolo Mengoli da Papa Francesco
Paolo Mengoli

Noi di Musica 361 abbiamo raggiunto Paolo Mengoli per farci raccontare la sua incredibile storia e l’uscita del suo ultimo singolo.

È un onore avere con noi un gigante della musica leggera come lei. Quasi sessanta anni di carriera e ancora tanta voglia di fare e di divertirsi. Qual è il segreto per mantenersi sempre attivi?

Credo nel mio lavoro, credo in me stesso e sono innamorato di quello che faccio. Il mio mestiere lo voglio rispettare e voglio soprattutto rispettare il mio pubblico. Salire sul palco per me è sempre una grande emozione e ancora oggi è un esame per me. Sono entusiasta di quello che faccio e cerco di trasmettere questo mio entusiasmo alle persone. Perché se mi diverto io, penso che possano divertirsi anche le persone.

Di recente è uscito il suo ultimo singolo. Un brano per aprire le porte all’estate…

Con L’Estate dentro me (Remix) abbiamo anticipato la stagione estiva ed è merito di questo gruppo di ragazzi che mi hanno interpellato dopo aver visto dei miei video dove cantavo Perché l’hai fatto. Mi hanno proposto questo brano ed è stato facile convincermi, anche perché il brano è attualissimo, è un pezzo immediato. Non so se arriverà ai grandi network e non mi interessa nemmeno, ma spero che arrivi alle persone.

L’Estate dentro me è un incontro tra generazioni. Com’è stato confrontarsi con autori così giovani?

È stato appassionante, anche perché loro hanno 30/40 anni e io ne ho comunque 75 e sarei potuto essere tranquillamente il loro padre (ride ndr). Però mi sono lasciato convincere dal loro entusiasmo e così mi sono entusiasmato più di loro. Non lavorano con l’intelligenza artificiale, ma lavorano dedicandosi veramente al testo e alla musica. Lì ho sentiti appassionati. Questo brano è l’espressione della gioia e spero che la gente possa fare proprio questo motivetto.

Mi ha incuriosito la scelta del video, oggi in tanti puntano al videoclip per dare anche più enfasi al brano. Con L’Estate dentro me (Remix) vi limiterete al video già proposto o realizzerete un vero videoclip?

 Faremo un videoclip a Lignano Sabbiadoro e uscirà verso maggio e giugno. Insomma, uscirà con la stagione estiva.

L'estate Dentro Me (Remix) - Paolo Mengoli - Cover
L’estate Dentro Me (Remix) – Paolo Mengoli – Cover

Lei ha cantato tanti successi nella sua carriera, anche successi estivi ma con L’Estate dentro me (Remix) è un po’ un tuffo nel passato?

Mi sono sempre considerato un cantante estivo e questo mi ha fatto sempre tanto piacere, anche se non si vive solo di una canzone o di un solo periodo l’anno. Perché l’hai fatto è stato un successo estivo, Mi piaci da morire anche. Con questi brani, ad esempio, ho vinto manifestazioni canore e venduto dischi in tutto il mondo. L’inverno per me non è mai stato un periodo particolarmente prolifico, anche perché la mia casa discografica mi mandava a Sanremo, anche se avrei preferito fare Canzonissima.

Mi sembra di capire che il suo rapporto con Sanremo non è proprio idilliaco…

Ci sono stato tre volte e non è mai stato indimenticabile per me. Anche perché, o fai parte di una grande casa discografica o rischi di rimanere emarginato. La prima volta andai nel 1970 con un brano scritto da Toto Cutugno e Cristiano Minellono, all’epoca giovanissimi. Ecco, forse la prima esperienza sanremese mi ha reso orgoglioso perché ho tenuto a battesimo due futuri nomi della musica italiana. Il brano scritto da loro si chiamava Ahi! Che male che mi fai.

Poi tornai nel 1971 con I ragazzi come noi e poi tornai ancora al Festival nel 1992 con Io ti darò. In particolare, quest’ultimo brano piacque molto alle persone, che ancora oggi me la chiedono ai concerti. Ricordo che una volta, in un aeroporto, incontrai Pippo Baudo (conduttore di Sanremo nel 1992 ndr.). Lui mi confessò di essere rimasto basito dalla mia posizione, perché per lui il brano era assolutamente valido.

Il suo nome è legato anche alla nazionale cantanti. Infatti, lei è uno dei soci fondatori insieme a Morandi, Mogol e Baglioni, ma come nacque l’idea di una squadra di cantanti?

Un amico di Mogol aveva bisogno di un’ambulanza per la croce verde e chiese proprio a lui di organizzare un concerto per raccogliere dei fondi per l’acquisto. Mogol però era un periodo che si era appassionato al calcio e gli propose di organizzare una partita tra cantanti e attori. A partecipare doveva esserci anche il suo commercialista, per conteggiare la raccolta e giocare in campo come portiere. Alla fine, però, quando tutto sembrava pronto, il commercialista non poté più venire. Allora Mogol chiamò Morandi per trovare una soluzione per il portiere e alla fine Gianni gli fece il mio nome…

Paolo Mengoli - Nazionale Cantanti
Paolo Mengoli – Nazionale Cantanti

eh, l’inizio di un’avventura fantastica con la Nazionale Cantanti…

Sicuramente! Tra l’altro Morandi mi disse che Mogol all’inizio era dubbioso e infatti gli disse: ma non ne conosci uno più alto? Alla fine, però fui scelto. Ricordo ancora il cartellone con i partecipanti e ovviamente il mio nome non c’era. C’erano Morandi, Mogol, Il Guardiano del Faro, Renato Sabbioni de I Nuovi Angeli, Don Backy e tanti altri nomi. Ci divertimmo così tanto che decidemmo di creare la Nazionale Cantanti per dare una mano a quei progetti solidali e giocammo così a Sarajevo, Varsavia e in tanti altri posti. La cosa divertente: è che da subentrante dell’ultimo minuto, mi sono ritrovato a fare oltre 450 partite.

Insomma, un’outsider che si è rivelato fondamentale…

Tutta la mia carriera è stata una continua sorpresa. Già a Castrocaro non dovevo vincere, ma grazie a Renzo Arbore e al favore del pubblico, alla fine l’ho spuntata. Poi, da vincitore di Castrocaro avrei dovuto partecipare a Sanremo già nel 1969, ma fortunatamente, per via di un cambio alla direzione artistica, non andai al Festival e lì la seconda sorpresa, perché con Perché l’hai fatto vendetti quasi mezzo milione di copie solo in Italia. Non ero destinato alla vittoria del Cantagiro, ma alla fine, grazie al pubblico rimontai e vinsi. Anche nel programma. Una rotonda sul mare nel 1989 non partivo tra i favoriti, ma incredibilmente arrivai alla finale battendo dei mostri sacri della musica italiana. Insomma, tutta la mia carriera è stata da outsider.

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Francesco Nuccitelli
Nato a Roma e cresciuto a pane e musica, oggi è uno speaker radiofonico e un blogger. Laureato in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, ama vivere la musica in tutte le sue forme e incontrare artisti sempre diversi per raccontare le loro passioni e le loro grandi storie. Un motto? «Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni» cit. Oscar Wilde.
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