Primo disco dei Maroon 5, dal quale vennero selezionati alcuni dei singoli più celebri: This Love, She Will Be Loved e Sunday Morning.
In mano il telecomando. Nello zapping compare su Top of the Pops un gruppo capitanato da un giovane Adam Levine. Siamo nel 2002, la band in questione ha il nome di Maroon 5. Viene annunciato il secondo singolo estratto dal loro primo album “Songs About Jane”: This Love. Intro con diversi stacchi di pianoforte in terzine. È già orecchiabile. Parte la prima strofa: la voce di questo ragazzo non è nulla di canonico, più acuta del normale, quasi nasale. È speciale. Nell’alzarsi di tono utilizza il falsetto come se fosse qualcosa di comune, rendendo il tutto ancor più particolare. Al primo ascolto hanno già fatto centro. This Love diventa il singolo di quel periodo. Su Mtv impazza il video ufficiale con la band che suona mentre Levine limona senza freni. Le donne impazziscono per lui, gli uomini sognano il suo posto. Ma dopo questo successo i Maroon 5 sarebbero stati capaci di replicare tale fortuna? Erano solo una meteora di passaggio?
Secondo singolo: She Will Be Loved. Ballata, ma anche in questo caso non delle più classiche. Emerge ancora la particolarità vocale di Adam Levine. L’unione tra il malinconico e la hit sforna un altro successo mondiale. Potevano fermarsi qui? Certo che no. Terzo singolo: Sunday Morning. A quel punto non hai la strada spianata, sei di un’altra categoria, ti sei creato un mondo a parte da quanto sei stato forte. E lì inizia il percorso di una delle band più influenti nel pop contemporaneo.
“Songs About Jane” non è soltanto un disco da consumare, bensì è da vivere con la consapevolezza di ascoltare l’opera d’arte che ha dato il via a un fenomeno. Come dargli torto di fronte a tre capolavori del genere e a tutte le altre perle che compongono il disco. Per il decimo anniversario, i Maroon 5 hanno fatto uscire una Anniversary Edition con dentro le prime demo delle canzoni, alcune delle quali molto diverse dalle finali. L’impressione di essere in saletta con loro è da provare sulla pelle. Basti pensare che quando quelle demo non erano ancora nelle mani giuste, questo gruppo avrà forse pensato: “Ma sono canzoni forti perché sono le nostre o piaceranno anche ad altri?”. Il resto è storia e che storia.