Hitwizard, intelligenza artificiale che scopre le hit

Come capire se una canzone avrà successo o meno? Una nuova startup olandese sembra aver trovato una soluzione tecnologica.

Hitwizard, intelligenza artificiale che scopre le hit
La home page di Hitwizard.

Si chiama Hitwizard l’algoritmo olandese legato all’intelligenza artificiale che promette di indovinare i futuri successi radiofonici. È stato presentato all’Amsterdam Dance Event, l’evento dedicato alle novità musicali, ai diritti e alle innovazioni del settore.

Funziona in questo modo: la canzone scelta e analizzata dal software viene messa a confronto con i dati delle classifiche olandesi radiofoniche e di Spotify in base a parametri come il tempo (in battiti per minuto), il genere e molti altri.

La forza del progetto della startup Ard Boerd di Goldmund Wyldebeast & Wunderliebe è aver creato un’intelligenza artificiale per gestire questo algoritmo che, in parole povere, significa avere la possibilità di far incrociare una vasta mole di dati per avere risultati sempre più accurati.

Per ora è stato stimato che il 66% delle volte, Hitwizard capisce se una canzone sarà un successo, mentre nel 93% dei casi riesce ad intuire se sarà un flop. Inoltre, tornando sull’intelligenza artificiale, un sistema così complesso cresce all’aumentare dei dati acquisiti, quindi, nel caso in cui venissero incrociate anche le preferenze degli utenti sui social network o su YouTube, l’incremento dell’intelligenza crescerebbe ancora di più, migliorando le prestazioni di netto.

La scoperta appare rivoluzionaria, anche se alcuni A&R (Artists & Repertoire, i talent scout delle etichette) sostengono di avere già degli strumenti per valutare dati incrociati sulle classifiche. Resta comunque interessante capire quanto ancora la tecnologia possa essere determinante in ambito musicale, anche in campi dove nessuno si aspetterebbe la rivoluzione.

Hitwizard è appena stato presentato e quindi ha un ampio margine di miglioramento, con nuove caratteristiche di ricerca da aggiungere che potrebbero restituire numerose informazioni collaterali, come l’influenza radiofonica nella definizione di una hit (e di quali radio nello specifico), l’importanza dello streaming, dei video su YouTube nella valutazione complessiva della viralità di una canzone. Insomma, c’è ancora tanto da scoprire: che la tecnologia ci illumini il sentiero, ancora. 

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Andrea De Sotgiu
Andrea De Sotgiu
Laureato in Comunicazione, appassionato di musica e di tecnologia. Se qualcosa nasconde una dietrologia non si darà pace finché non avrà colmato la sua sete di curiosità, che sfogherà puntualmente all'interno dei suoi articoli.
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