Mario Castelnuovo celebra la sua carriera col cofanetto “Guardalalunanina”, contenente un doppio live e un libro. Un’occasione per riscoprire il cantautore romano.
“Non è semplice riassumere 38 anni di carriera di un artista, eppure Guardalalunanina ci riesce” commenta il cantautore romano Mario Castelnuovo, riferendosi allo speciale cofanetto recentemente pubblicato, contenente due CD live e un libro.
Sembrerebbe un semplice cofanetto celebrativo ma Castelnuovo sottolinea che “all’interno dei solchi c’è il respiro del pubblico che mi segue da anni, o quello mio, solitario, mentre svelo la nudità delle mie canzoni appena nascono e che poi diventano adulte con la complicità dei miei amici musicisti”.
Nella tracklist in particolare due omaggi, al Goran Kuzminac di Stella del Nord e alla straordinaria Aida di Rino Gaetano – autore che, nonostante possa sembrare apparentemente lontano dalla espressività di Castelnuovo presenta invece con questi un forte legame. Non a caso, in una pagina del libro che contiene i due CD, si trova la fotocopia di una locandina del primo concerto dal vivo di Castelnuovo che coincise con l’ultimo di Rino Gaetano.
Il libro di fatto non è una vera autobiografia quanto piuttosto un diario di bordo: una sorta di confuso e affascinante brogliaccio attraverso dediche di maestre, racconti e appunti attraverso i quali è possibile risalire alla fonte di alcune canzoni. E poi ancora acquarelli che Castelnuovo disegnava per strada per vivere, ritratti di musicisti o di Gigi Riva e Totò, spartiti, poesie e scarabocchi.
Alla pubblicazione del cofanetto si accompagna quella del singolo in radio Guardalalunanina, brano di undici anni prima che racconta la intima, cruda e struggente cronaca del parto da cui è nata la figlia, celebrando l’eroicità delle donne nella nostra società. “Quest’anno ricorre il 35esimo anniversario di Nina, canzone a cui devo molto”, commenta Mario Castelnuovo. “Nina è diventata grande, o piccola, fate voi. Oggi si chiama Guardalalunanina”.