Spotify, Deezer e SoundCloud insieme per cambiare il mercato e parlare con le istituzioni. Musica e diritti al centro dei primi progetti.
Spotify, Deezer e SoundCloud, tre leader europei dello streaming mondiale, hanno dato vita a Digital Music Europe, una sorta di associazione di categoria volta alla comunicazione con le istituzioni. Lo scopo è quello di promuovere i successi della musica digitale in Europa e di occuparsi di diverse questioni, quali le problematiche legate al copyright, l’accesso alle piattaforme online, il trattamento e il trasferimento dei dati e la tassazione dei servizi. Una delle prime volontà è quella di far divenire l’Europa un mercato unico, eliminando le problematiche di geoblocking, che non permettono in tutti i paesi l’accesso a determinati contenuti. La musica deve necessariamente vivere in libertà, senza limiti di territorio.
Questa unione tra servizi di streaming sembra avere sicuramente degli interessi nobili, ma sembra esserci anche un’interessante mossa tattica nei confronti di colossi quali Google, Amazon, Apple e Facebook. Questi sono i nemici numeri uno dei servizi di streaming, perché se dovessero muoversi definitivamente verso lo streaming musicale potrebbero completamente cambiare il mercato. Sembra leggere tra le righe una possibile paura di un contrattacco e prima dello scontro finale le fazioni si studiano in stallo.
Inoltre, non è da escludere la possibilità di un futuro dello streaming nella produzione musicale, altro motivo per il quale un’unione tra le piattaforme potrebbe venire particolarmente utile. In un mercato in cui lo streaming sembra essere parte fondamentale delle classifiche, il vinile ha ripreso vita, mentre il CD sembra aver perso completamente terreno, la remota possibilità che alcuni artisti vengano prodotti in futuro direttamente dalle piattaforme che oggi distribuiscono la musica in streaming non è così impossibile. Il Digital Music Europe non sappiamo dove porterà, ma potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione.