
Un inno alla vita per dare speranza ed energia, soprattutto in tempi come questi che sono funestati da preoccupanti venti di guerra, tempi in cui la situazione globale è piena di incertezze: questo inno è “Motivation” di Cristian Marchi, dj producer italiano di fama internazionale…
Ciao Cristian, hai intrapreso la carriera artistica molto presto, quali sono stati i tuoi artisti di riferimento?
Ho iniziato ad ascoltare molta musica fin da piccolo, e alcuni artisti sono stati davvero fondamentali per la mia crescita. Mi hanno influenzato e ispirato in vari momenti della mia carriera.
Oggi il genere musicale che va per la maggiore è la trap che però ha attirato anche tante critiche, cosa ne pensi?
La trap non è un genere che mi attira particolarmente, anche se lo rispetto e capisco perché oggi sia così popolare. Ogni genere ha la sua identità e la sua audience, e la musica è fatta di scelte personali. Credo che ogni artista debba seguire il proprio percorso e restare fedele a ciò che sente innovandosi sempre.
Che rapporto hai con i tuoi numerosi fans? Sappiamo che usi i tuoi social soprattutto per ascoltare la loro “voce”…
Ho fans molto speciali e parecchi mi seguono dai primi anni 2000 ed ancora oggi vengono alle mie serate; altri nuovi e giovani che preferiscono seguirmi dai social e da ciò che posto in essi.
Da poco è uscito il tuo ultimo lavoro: “Motivation”, vuoi parlarcene?
“Motivation” è un brano creato per trasmettere energia positiva e carica interiore. Ho voluto un sound potente, per dare quella spinta extra a chi ascolta, rendendola perfetta per ogni momento in cui serve motivazione.
Il tuo nuovo singolo è “un inno alla vita”, una cosa molto importante in tempi incerti come questi, funestati dalla crisi mediorientale e dalla guerra in Ucraina…
Sì, “Motivation” è davvero un inno alla vita, pensato per dare speranza e energia, soprattutto in tempi come questi, in cui la situazione globale è piena di incertezze. La musica può essere un rifugio, una forza che ci aiuta a restare positivi e motivati anche di fronte alle difficoltà. È il mio modo di contribuire con qualcosa di positivo in un periodo complesso.
Sei un artista apprezzato a livello internazionale, quali problemi hai riscontrato in Italia per chi vuole fare musica e che differenza c’è rispetto agli altri Paesi dove ti sei esibito?
In Italia uno dei problemi principali è la difficoltà di trovare supporto e visibilità per gli artisti emergenti. A volte manca un sistema che aiuti davvero a far crescere nuovi talenti. Rispetto ad altri Paesi, soprattutto in Europa, ho notato una maggiore apertura verso generi diversi e un pubblico più pronto a sperimentare, con più opportunità per gli artisti di esibirsi e farsi notare.
Oggi imperversano i talent, cosa ne pensi?
I talent possono offrire visibilità, ma la carriera si costruisce nel tempo con impegno e autenticità. È importante restare fedeli alla propria musica e non cercare scorciatoie.
Prima di lasciarci vuoi rivelarci i tuoi progetti futuri?
Sto lavorando a nuova musica e a diversi eventi live in Italia e in Europa. Voglio continuare a evolvermi artisticamente, portando il mio sound in giro e cercando nuove collaborazioni. Ci saranno molte novità, quindi restate pronti!