Emaho, un viaggio sensoriale che va oltre un semplice ascolto, con un sound che mescola sperimentazione e tecnologia

Emaho, nasce un nuovo viaggio sonoro
Emaho – Foto live

Un’esperienza unica sta per prendere vita: Emaho, la nuova formazione musicale fondata da Andrea Pietrangeli (già autore noto per i suoi libri bestsellers tra cui primeggia Sticazzi – La suprema via della leggerezza e il più recente Farmagia appena presentato in Campidoglio) è un’esperienza sonora che fonde l’elettronica con le radici della musica etnica.

Emaho annuncia il suo primo trascinante singolo dal titolo When you are happy, accompagnato da un videoclip originale, gioioso ed energico all’ennesima potenza (visibile qui).

Live a Roma al Teatro Marconi il 29 novembre 2024

Il debutto dal vivo del trio, composto anche da Velka Sai alla voce e da Massimo Marraccini, programmazione e percussioni, promette di immergere il pubblico in un viaggio sensoriale che va oltre un semplice ascolto.

Con un sound che mescola sperimentazione e tecnologia, il gruppo propone una musica che esplora l’armonia delle frequenze naturali, risvegliando un legame profondo con le nostre origini più profonde.

Grazie a un’accurata ricerca sonora e a strumenti evocativi, il suono si fa pulsante, ipnotico e invita a connettersi con emozioni primitive e universali.

Ad arricchire l’esperienza saranno le proiezioni visive che accompagnano l’esecuzione. Immagini evocative e giochi di luce sincronizzati con il ritmo e l’intensità della musica, trasporteranno il pubblico in un viaggio psichedelico che amplifica l’esperienza sonora.

Ogni brano è un racconto visivo, in cui le immagini si fondono ai suoni creando un connubio perfetto tra musica e arte visiva.

Emaho nasce dall’unione di tre energie artistiche che hanno saputo attingere alle loro esperienze per reinterpretarle in una chiave decisamente innovativa.

Emaho - Locandina
Emaho – Locandina

Questo è un vero e proprio nuovo genere musicale, la SED MUSIC (Spiritual Ecstatic Dance Music) che richiama la danza “ecstatic” in un crescendo ritmico di alleggerimento entusiasmante e liberatorio per chi suona e per chi si lascia andare totalmente all’accoglienza sonora e al movimento corporeo.

Come anticipato, durante la serata del 29 novembre sarà presentato il nuovo singolo dal titolo When you are happy che anticipa l’uscita dell’album Real nature, recentemente presentato in una lunga puntata andata in onda su Red Ronnie TV.

Andrea Pietrangeli
Cantante, chitarrista, tastierista, percussionista, arrangiatore e polistrumentista. Ha composto più di 300 brani, 6 album e sostenuto migliaia di serate live. Sperimenta da anni l’effetto benefico delle frequenze e delle vibrazioni sonore su sé stesso e sulle persone.

Autore affermato, ha scritto sette libri best sellers raggiungendo spesso i primi posti delle classifiche di vendita. Videomaker e grafico creativo, ha girato quattro documentari visibili su Youtube, oltre a numerosi videoclip. Ha fondato il progetto Emaho nel 2017.

Emaho, nasce un nuovo viaggio sonoro 2
Emaho – Live

Eleonora Velka-Sai
Soul Singer, artist, teacher voice & sound healing therapist. Con la sua voce eterea, guida nell’esplorazione delle potenzialità terapeutiche del suono. Cantante meditativa, alchimista sonora e insegnante di Nada Yoga, dopo un passato brillante nella pop-music come cantautrice e performer , si dedica alla ricerca spirituale e alle terapie di autoguarigione attraverso la voce e le vibrazioni sonore.

Profondamente ispirata dalla Natura, trasmette con amore e gratitudine ciò che ha acquisito nei suoi viaggi terreni e ultraterreni è saldamente legata alla sua terra d’origine, la Tuscia. Entra nel gruppo Emaho nel 2024.

 Massimo Marraccini
Percussionista, batterista, compositore, arrangiatore, produttore, Polistrumentista. Ha collaborato con le maggiori Orchestre Sinfoniche italiane: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma e Torino, l’Orchestra Sinfonica Regionale del Lazio, Roma Sinfonietta. è stato primo percussionista nella R.T.E.

Concert Orchestra di Dublino e ha collaborato con la BBC Concert Orchestra e la London Symphony Orchestra. Nel 2017 crea il Sound Side Studio, dove tutt’ora esercita l’attività di produttore musicale. Fa parte del progetto Emaho dal 2022.

Video intervista a cura di Vincenzo Salamina

Premio Pierangelo Bertoli 2024 i premiati dell’undicesima edizione sono: Claudio Baglioni, Filippo Graziani, Andrea Mingardi e Federico Sirianni

Premio Pierangelo Bertoli 2024, 11a edizione
Claudio Baglioni – Premio Pierangelo Bertoli (ph. Rita Basta)

Premio Pierangelo Bertoli 2024, grande successo per l’11ª edizione del prestigioso riconoscimento dedicato al grande cantautore sassolese, che si è tenuta al Teatro Carani di Sassuolo (Modena) e si è conclusa domenica 10 novembre.

Venerdì 8 novembre Claudio Baglioni ha ricevuto il Premio Pierangelo Bertoli insieme a un’opera dello scultore Dario Brugioni, raffigurante la copertina dell’album A muso duro di Pierangelo Bertoli ed è stato intervistato dal giornalista Marino Bartoletti.

Premio Pierangelo Bertoli 2024, 11a edizione 1
Premio Pierangelo Bertoli 2024 – Filippo Graziani Premio Pierangelo Bertoli – Italia D’Oro (ph. Rita Basta)

Sabato 9 novembre, in occasione dello spettacolo Il Pescatore Pigro 2024“, Alberto Bertoli e Filippo Graziani hanno incantato il pubblico, interpretando i successi dei loro grandi padri, suscitando grande emozione in sala. Al termine della serata, a Filippo Graziani è stato conferito il Premio Pierangelo Bertoli – Italia D’Oro.

Il giorno successivo, domenica 10 novembre, si è tenuto lo spettacolo Premio Bertoli incontra Sassuolo, che ha visto protagonisti gli allievi della Sonus Academy, i quali hanno interpretato brani di Pierangelo Bertoli.

Durante la serata, si è esibito come ospite Mmara, il vincitore della sezione Nuovi Cantautori. Inoltre, sono stati premiati Andrea Mingardi, che ha ricevuto il Premio Pierangelo Bertoli – A muso duro, e Federico Sirianni che ha ricevuto il Premio Pierangelo Bertoli – Per dirti t’Amo.

Premio Pierangelo Bertoli 2024 - Andrea Mingardi, Premio Pierangelo Bertoli - A muso duro
Premio Pierangelo Bertoli 2024 – Andrea Mingardi, Premio Pierangelo Bertoli – A muso duro

Importante il ruolo avuto da tre artisti di casa al Premio Bertoli: Lorenzo Lepore, già finalista nel 2022, Rocco Prudente e Edoardo Valentino, social media manager dell’evento. I tre hanno portato il Premio Bertoli in piazza con delle jam session in centro a Sassuolo sabato 9 novembre assieme ai finalisti del Premio.

Video interviste a cura di Vincenzo Salamina e Domenico Carriero

Il Premio Pierangelo Bertoli 2024 si è confermata una delle manifestazioni più significative e prestigiose nel panorama della musica d’autore italiana

Premio Pierangelo Bertoli 2024, grande successo!
Premio Pierangelo Bertoli 2024 – Federico Sirianni, Premio Pierangelo Bertoli – Per dirti t’Amo. (ph. Rita Basta)

Premio Pierangelo Bertoli 2024, grande successo per l’11ª edizione del prestigioso riconoscimento dedicato al grande cantautore sassolese, che si è tenuta al Teatro Carani di Sassuolo (Modena) e si è conclusa domenica 10 novembre.

La direzione artistica è stata affidata ad Alberto Bertoli e Riccardo Benini e le tre serate sono state condotte da Andrea Barbi.

Durante le tre serate sono stati premiati quattro big della musica italiana.

Premio Pierangelo Bertoli 2024, grande successo! 2
Claudio Baglioni – Premio Pierangelo Bertoli (ph. Rita Basta)

Il Premio Pierangelo Bertoli è stato conferito a Claudio Baglioni con la seguente motivazione:

«Sessant’anni di carriera, che si devono ad una ricerca ispirata, sia nei testi che nelle musiche, tanto da rendere i suoi lavori altamente poetici e intensi. Claudio Baglioni è un cantautore amato da un pubblico intergenerazionale, con importanti valori etici, umani, civili e sociali, come l’ideazione di “O’ Scia’” da tutti riconosciuta la più importante manifestazione a sfondo sociale del nostro paese, tenutasi a Lampedusa per diversi anni. Ha cantato l’Amore, i Diritti Civili, la Libertà, l’integrazione, facendolo sempre A muso duro, come quando nel 2012 fu il promotore del primo tributo a Pierangelo Bertoli, volendo far diventare la canzone di Pierangelo un inno corale, interpretato dai più grandi Artisti italiani nella manifestazione “Italia Loves Emilia” per raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate».

Filippo Graziani è stato conferito il Premio Pierangelo Bertoli – Italia D’Oro, per essere un portatore sano della cultura musicale, che dal padre Ivan arriva fino ai giorni nostri grazie al suo talento. Interprete e cantautore autentico, vincitore della Targa Tenco nel 2014, racconta il nostro Paese con uno sguardo critico e originale. Così come Ivan faceva in “Maledette Malelingue”, Filippo ha fatto lo stesso con la canzone “Le cose belle”, presentata al Festival di Sanremo.

Premio Pierangelo Bertoli 2024 – Filippo Graziani (ph Ste Brovetto)

Andrea Mingardi ha ricevuto il Premio Pierangelo Bertoli – A Muso Duro, per essere un cantautore e scrittore italiano che, nella composizione dei suoi brani, spazia tra vari generi musicali, dal rock al blues. Con la sua voce “black”, ha firmato canzoni di successo per artisti come Mina, Adriano Celentano, gli Stadio e molti altri, oltre che per se stesso. Artista poliedrico, che nella sua carriera ha saputo toccare anche le corde della comicità, è stato forse “sottovalutato” dai critici musicali, ma ha proseguito il suo percorso con grande successo, senza mai scendere a compromessi.

Federico Sirianni è stato consegnato il Premio Pierangelo Bertoli – Per Dirti t’Amo per essere un cantautore raffinato, vincitore in passato del Premio Recanati della Critica, del Premio Bindi e del Premio Lunezia. È autore musicale e attore per il Teatro della Tosse di Genova. Sempre in movimento con numerosi progetti live, in una sorta di “never ending tour” attraverso tutta Italia, ha collaborato anche con realtà esterne all’ambito musicale, come il poeta Guido Catalano e il trasformista Arturo Brachetti.

Il Premio Pierangelo Bertoli è organizzato da Montecristo Aps, con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Modena e dal Comune di Sassuolo, in collaborazione con sponsor privati, fondamentali per la realizzazione della manifestazione, come Bper Banca (main sponsor), Coop Alleanza 3.0, AZeta Gomma, AZeta Medical Center, Cantine Riunite & Civ, Cersaie, Ceramics of Italy e partner come SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Arci Nazionale Circuito Musicale, Arci Modena rappresentata da Mirco Pedretti.

Alberto Bertoli

La giuria di esperti che ha valutato i nuovi cantautori era composta da Marino Bartoletti, Paolo Giordano, Fio Zanotti, John Vignola, Leo Turrini, Cristiana Merli, Graziella Corrent, Daniele Lucca, Maurizio Tirelli, Bruna Pattacini, Paola Gallo, Mirco Pedretti, Marco Baroni, Alberto Bertoni, Gigi Cervi e dalla Band del Premio Pierangelo Bertoli.

Video interviste a cura di Vincenzo Salamina

Gaetano Nicosia “Io sono chiunque”, nove brani densi di riferimenti politico-sociali il cui filo conduttore è la dignità umana, troppo spesso calpestata

Gaetano Nicosia, “Io sono chiunque” il nuovo album
Gaetano Nicosia

“Io sono chiunque” di Gaetano Nicosia,  pubblicato da Materiali Sonori, segna l’inizio della collaborazione tra l’etichetta e S.B.A.M., il collettivo di artisti indipendenti nato quest’anno a Milano, pensato da Flavio Ferri e realizzato da alcuni musicisti da lui prodotti.

Come nei lavori precedenti, nove tracce di ruvido punk rock caratterizzate da una forte denuncia sociale e politica.

Gaetano Nicosia, insegnante e avvocato milanese d’origine siciliana, ha passato più di 20 anni in prima linea in una serie di vicende giudiziarie legate alle mafie. Dopo una lunga e necessaria gestazione, nel 2020 ha pubblicato il suo primo disco, Senza Storia, seguito nel 2022 da “Sparare a vista”. Il 2024 è un anno importante, segnato da tre eventi: la fondazione di S.B.A.M, di cui è presidente, l’uscita dell’EP “Carezze Atomiche” (13 settembre) e la pubblicazione del disco ”Io sono chiunque”.

Io sono chiunque conduce l’ascoltatore in un saliscendi di atmosfere, a volte dense, a volte rarefatte, spesso urticanti, acidamente ironiche, grazie anche a testi meditativi, claustrofobici e ficcanti. Nelle liriche e nella musica i brani trascendono, pur nell’attualità dei temi, per arrivare a un punto di vista altro, aprendosi a nuove soluzioni. La produzione di Flavio Ferri mostra tutta la semplice complessità di questo lavoro, lontanissimo e eppure vicinissimo all’operato degli antichi cantastorie, capace di lasciar intravedere un nuovo percorso punk rock nel cantautorato classico italiano.

In questo disco, Gaetano Nicosia si allontana dall’idea di concept album con nove brani, di cui uno interamente strumentale, densi di riferimenti politico-sociali, che spaziano tra l’attualità e la Storia: tratta la tragedia e l’angoscia della Striscia di Gaza, critica il militarismo e la banalizzazione della guerra, parla di introspezione e alienazione collettiva. Filo conduttore: la dignità umana, troppo spesso calpestata.

Il titolo è ispirato alla poesia di Leonard Peltier, nativo americano ingiustamente incarcerato da 48 anni per un delitto che non ha mai commesso. Il testo, nella traduzione di Sibilla Drisaldi, è tratta dall’ormai introvabile autobiografia “La mia danza del sole”.

La varietà dei temi toccati permette a Gaetano Nicosia una maggiore libertà espressiva rispetto ai due album precedenti: giocando con registri diversi, si avvicina alle ballad senza abbandonare le sonorità punk rock (“Io sono chiunque” e “Per una bandiera”), esplora ambienti psichedelici (“Sono riuscito a scappare” e Post Scriptum”), a volte si addentra in territori dark punk (“Accesso negato” e “Cuore morto”), per poi tornare a sonorità smaccatamente rock punk (“Carezze atomiche”, “Corto circuito” e “Seduto qua”).

La pubblicazione è stata anticipata dal video del singolo “Carezze atomiche” e da un omonimo EP digitale, contenente il singolo, “Cuore Morto”, “Cuore Morto” in una versione mixata da Arlo Bigazzi di Materiali Sonori e una versione di “Molto semplice”, dal precedente disco “Sparare a Vista”, reinterpretata da Federico Bratovich, anch’egli membro di S.B.A.M., e remixata da Flavio Ferri.

Gaetano Nicosia - Io sono chiunque - Cover
Gaetano Nicosia – Io sono chiunque – Cover

TRACKLIST

  1. Accesso negato
  2. Carezze atomiche
  3. Corto circuito
  4. Cuore morto
  5. Io sono chiunque
  6. Per una bandiera
  7. Seduto qua
  8. Sono riuscito a scappare
  9. Post scriptum

Gaetano Nicosia nasce il 3 settembre del 1969. Il suo avvicinamento al mondo della musica è alquanto tardivo e decisamente poco metodico. A circa vent’anni impara i primi rudimenti della chitarra dal grande Elio Bottari, chitarrista e musicista combattente, negli scantinati del liceo G. Berchet di Milano, di cui Elio è il custode (la storia racconta che in una delle numerose occupazioni degli anni di piombo Marco Barbone gli ruppe una gamba).

Di Gaetano però non si hanno notizie fino al 2020, precisamente il 25 febbraio, data di uscita del suo primo disco, intitolato “Senza Storia”: un concept album che racconta la vita di un batterista sordo, che in realtà sordo non è. Fino a quel momento Gaetano frequenta sale prova, forma band che vede disgregarsi senza soluzione di continuità, fatto che ritarda ma alla fine non a impedisce il suo esordio.

Nel giugno 2021, grazie all’amico Olden, incontra Flavio Ferri che ascolta e apprezza i brani del nuovo disco che Gaetano sta scrivendo. Flavio coglie l’anima e l’essenza delle nuove canzoni che raccontano una storia densa e drammatica del ‘900, quella di Lydia Franceschi. Così nel novembre 2021 i due registrano negli studi degli Üstmamò le batterie di Simone Filippi e nel febbraio 2022 completano la registrazione dell’album, che prenderà il titolo “Sparare a vista”, negli studi di Flavio Ferri a Barcellona, con la collaborazione di Olden e Ulrich Sandner.

Gaetano Nicosia, “Io sono chiunque” il nuovo album 2
Gaetano Nicosia

A gennaio 2024 costituisce insieme a Flavio Ferri e altri musicisti l’associazione S.B.A.M., di cui è presidente, iniziando a collaborare con gli artisti associati. In particolare, scrive i testi di due canzoni “Impercettibile” e “Un altro giorno” contenute nell’album “Estate Eterna” di Brat, in uscita a settembre 2024.

A due anni di distanza da Sparare a vista pubblica due nuovi lavori discografici: il 13 settembre l’EP Carezze Atomiche, l’11 ottobre (il 27 settembre in formato fisico) Io sono chiunque, terzo LP del cantautore milanese, 9 tracce per la Materiali Sonori e S.B.A.M, prodotte da Flavio Ferri, registrate interamente a Barcellona presso Republica Recordings di Flavio Ferri con il supporto di Alex Carmona alla batteria, Andrea Manfredi Nicosia alle tastiere e Vincenzo Fiumara alla chitarra.

Video intervista a cura di Vincenzo Salamina

Serrati, vi racconto il mio nuovo singolo “45 giorni senza”, la fatica del distacco e della perdita, disintossicarsi da abitudini radicate

Serrati, vi racconto i miei “45 giorni senza"
Serrati

È già in radio 45 giorni senza il singolo di Serrati, disponibile in digitale (Jumar Events). Fuori anche il video.

“45 giorni senza” racconta la fatica del distacco e della perdita, che in qualche modo significa disintossicarsi da abitudini radicate e certezze rassicuranti. Ci opponiamo fino alla fine al cambiamento, fino a quando non diventa proprio necessario e poi? Urliamo, ci sembra di diventare pazzi, girovaghiamo come anime in pena, balliamo come disperati senza riferimenti e orizzonti e in tutto questo, però, iniziamo a riprenderci la nostra vita.

«Ho scritto questa canzone perché ne avevo proprio bisogno. Mi sono rifugiata tra il bianco e nero del mio pianoforte – racconta Serrati – per osservare quello che mi stava accadendo dentro, per accettarlo e farlo mio dandogli nuova vita, creandolo sotto una nuova forma. Ho sempre pensato che la cosa più importante sia proprio questa: trasformare il senso degli eventi per crescere ed evolvere».

Il video, regia di Francesco Mandelli, prodotto da Jumar Events, è stato girato a Milano, all’interno di un appartamento. La casa diventa metafora del proprio spazio interiore… in alcuni momenti prevale l’irrequietudine e abbiamo bisogno di cambiare la disposizione delle cose, di trovare nuovi equilibri, in altri siamo in cerca di un bel divano fatto di pace e di relax, in altri momenti ancora ci si rituffa nei ricordi, fino a che non si decide di fare ordine e pulizia, mettendo via il passato.

Serrati - 45 giorni senza - Copertina
Serrati – 45 giorni senza – Copertina

Roberta Serrati, in arte Serrati, nasce il 20 febbraio, non si sa bene a che ora… da padre salentino e madre abruzzese, questo è accertato! Inizia a suonare giovanissima il pianoforte e si dedica, in seguito, anche al Canto e alla Recitazione: nel suo percorso ha la fortuna di studiare con grandi Maestri, tra cui Margherita Fumero, Andrea Battistini, Gipeto, Alice Mistroni, Silvia Chiminelli, Michele Fischietti.

Si diploma nel 2012 alla SDM – “La Scuola del Musical” di Milano, fondata da Saverio Marconi, portando in scena “Fame” al Teatro Nuovo nelle vesti di Serena Katz. Si esibisce nello spettacolo “On Broadway” al teatro Carignano e al teatro Colosseo di Torino interpretando le famose arie di Christine, tratte da “Il Fantasma dell’Opera”, poi nel ruolo di Giulietta nello spettacolo “Romeo e Giulietta on the water”.

Viene scelta nel 2012 per interpretare la parte di Maria in “West Side Story Expression”, con la regia di Giacomo Agosti, in scena all’Accademia delle Belle Arti di Brera; nel 2013/2014 è in scena al Teatro San Babila di Milano e al Teatro Verdi di Genova nelle vesti di Diana, in “Orfeo all’inferno”, con la regia di Andrea Binetti.

Serrati, vi racconto i miei “45 giorni senza" 2
Serrati

Fa parte del cast di “Siddhartha il musical” nel ruolo della Regina Amita, sin dalla prima edizione: nei vari tour nei più importanti teatri italiani, poi all’Edinburgh Fringe Festival del 2014 con la regia di John Rando (vincitore del Tony Awards nel 2002 per Urinetown) e la partecipazione straordinaria dell’attore Michael Nouri, a Les Follies Bergère di Parigi nel 2015 e al Deutsches Theater di Monaco nel 2017 con la regia di Daniele Cauduro.

Da diversi anni ha intrapreso un nuovo percorso artistico con il suo progetto cantautorale e con i suoi brani si è aggiudicata la finale in diversi concorsi, come “Una Voce per il Sud” (Presidente di Giuria il M° Fio Zanotti), il “Festival di Avezzano” (Presidente di Giuria il M° Pinuccio Pirazzoli), nel 2016 la semifinale del “Premio Lunezia” e nel 2020 la finale di Sanremo Rock&Trend al Teatro Ariston.

Serrati

Ha pubblicato nel 2018 il suo primo EP, intitolato Forse un cane, forse un figlioe nel 2022 è tornata sulla scena discografica con Maleditè a cui sono seguiti Imparo a cucinare, il cui video vede come protagonista la drag queen Peperita e poi Sottosopra e Dalle mani.

Video intervista a cura di Vincenzo Salamina

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