Cecilia Larosa “Indelebile” la canzone racconta un amore fugace, di quelli che lasciano il segno anche se durano il tempo di una notte

Cecilia Larosa - Indelebile - copertina
Cecilia Larosa – Indelebile – copertina

È disponibile in radio e in digitale il brano “Indelebile” della cantautrice Cecilia Larosa (Unalira Ed. Musicali/EICO Music Publishing).

Indelebile”, prodotto da Piero Cassano e scritto da Edoardo Benevides Costa e Cecilia Larosa, è un brano dal sound fresco e travolgente, che cattura l’essenza di serate estive senza fine.

Tra vibrazioni melodiche e beat coinvolgenti, la canzone racconta un amore fugace, di quelli che lasciano il segno anche se durano il tempo di una notte. Incontri sfuggenti, sguardi rubati, parole non dette: “Indelebile” è il ritratto di una sensazione intensa che unisce leggerezza e desiderio di evasione, in grado di parlare alle nuove generazioni.

 «Siamo sempre di corsa, e spesso non ci accorgiamo di quante cose ci attraversano – racconta Cecilia – Alcune passano in fretta, altre restano. E quelle che restano, non sempre sono perfette, ma sono vere. È proprio per questo che ho scritto il mio nuovo singolo, “Indelebile”».

Cecilia Larosa si avvicina alla musica fin da bambina, coltivando una passione profonda per il canto e per il pianoforte, che inizia a studiare all’età di otto anni. Crescendo, trova ispirazione in voci intense e potenti come quelle di Celine Dion, Whitney Houston, Giorgia, Elisa e Adele, che influenzano il suo stile e la spingono a esplorare la propria espressività vocale. Il suo percorso musicale si sviluppa inizialmente nei cori scolastici e parrocchiali, contesti nei quali affina sensibilità e capacità di condivisione.

A quattordici anni inizia a studiare canto con lezioni private, mentre prosegue parallelamente gli studi di pianoforte presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza. In questi anni partecipa a concorsi canori e si esibisce dal vivo, facendo esperienza sul palco e consolidando la propria identità artistica. Nel 2021consegue la laurea in Canto Jazz presso il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, continuando poi la sua formazione al Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, dove si sta specializzando in Canto Pop-Rock.

La sua crescita professionale è arricchita da masterclass e stage dedicati alla performance e alla scrittura musicale. Tra le esperienze più significative, la docenza in qualità di volontaria di pianoforte e canto presso un’associazione che le permette di entrare in contatto costante con numerosi bambini, affidando le sue capacità comunicative ed espressive. L’esperienza le permette di sperimentare il potere educativo e trasformativo della musica, portandola a scrivere le sue prime canzoni e dando così inizio al suo percorso artistico come cantautrice.

Cecilia Larosa: il nuovo singolo, “Indelebile” 1
Cecilia Larosa

Nel corso della sua carriera, si esibisce in importanti contesti live: il 2 agosto 2024 apre il concerto di Loredana Bertè, in occasione dell’Indigeno Fest di Messina, e il giorno successivo, il 3 agosto, quello di Vasco Brondi, al Teatro Greco di Tindari. Nello stesso anno pubblica i singoliIl meglio che ho di te,Fermati un istante, Il Volo di Chagall e Cambia il mondo, brani in cui racconta sé stessa con autenticità, svelando le molteplici sfumature della sua identità artistica.

Ha inoltre aperto numerosi concerti dei Matia Bazar, dei concerti di Lorenzo Fragola e dei concerti dei Tiromancino, esibendosi in duetto con Federico Zampaglione. L’ l’8 marzo 2024, in occasione di “Una Notte Magica: Matia Bazar, Saule Kilaite e Grandi Artisti Live al Teatro – Dedicata alle Donne e agli Amanti della Musica”, si è esibita al Cine Teatro Excelsior di Erba.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Nerovox, esordio rock con “Come Veleno” un brano liberatorio, la capacità di trasformare l’odio e le emozioni che lo nutrono e liberarsene

Nerovox, esordio rock con “Come Veleno”
Nerovox: Chiara Marrocco e Mauro Marino

È uscito lo scorso 2 maggio, su tutte le piattaforme digitali, “Come Veleno”, il primo inedito del progetto Neravox. L’attuale formazione è composta da Mauro Marino alla chitarra, Chiara Marrocco alla voce.
Ed è lo stesso Mauro a descrivere il brano, scritto e prodotto da lui: «Come Veleno” affonda la sua natura nel momento in cui la tua vita non è più la tua. Un lento declino in uno di quei rapporti che logorano l’anima fino a scavare dentro il tuo io. La capacità di ristabilirsi ma che ti trasforma in un essere forse più forte, ma senza tolleranza. L’ho scritta in un momento particolare della mia vita, e avevo bisogno di ristabilire un obbiettivo. Ho accarezzato l’odio e ho trascinato in un testo l’abisso che lo muove, forse per liberarmene».

Il progetto Neravox nasce nel settembre del 2023 con brani composti (testi e musiche) da Mauro Marino.
Nel corso dello stesso anno una prima formazione parteciperà a Sanremo Rock con il nome Magnolia, accedendo alla finalissima al teatro Ariston.
Successivamente la formazione decide di registrare il materiale sviluppato producendo un Ep in uscita per il 2025. I Neravox propongono un rock pop aggressivo.

Nerovox, esordio rock con “Come Veleno” 1
Nerovox

Mauro Marino
Milita fin da giovanissimo in rock band salentine e milanesi, partecipando a svariati rock contest tra cui Arezzo Wave, Rock Targato Italia.
Tra le band: Dna (grunge), MonAme (alternative), Black Burning Bugs (alternative), Starfunk (funky rock), Alconauti (elettro rock pop), Labials (Reggae).

Nerovox - Come Veleno - Copertina
Nerovox – Come Veleno – Copertina

Chiara Marrocco
Cantante con svariate esperienze musicali e collaborazioni nella provincia di Lecce. Voce calda e graffiante, fin da giovanissima si esibisce in vari contesti musicali.

Ed è ancora Mauro a descrivere il progetto Neravox: «Questo progetto è fatto di brani autentici, scritti in un momento in cui, avevo bisogno di esplodere e tirare fuori il vero me stesso, facendo conoscermi al mondo».

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Pia Tuccitto, “W la Libertà” inno all’uguaglianza e al rispetto. La libertà di parola, di sentimenti, di essere chi vogliamo

Pia Tuccitto, “W la Libertà” il nuovo singolo
Pia Tuccitto

È disponibile dallo scorso 30 maggio nelle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica ‘’W la libertà”, il nuovo singolo della rocker toscana Pia Tuccitto, scritto e composto dalla stessa cantautrice e prodotto insieme a Frank Nemola presso il Montecalvo Studio (Bo).

«W La Libertà – spiega – è un inno all’uguaglianza, al rispetto per sé stessi e per gli altri. La libertà di parola, di sentimenti, di essere chi vogliamo, senza farci condizionare dai modelli che ti impone la società. Una musica leggiadra e divertente con un messaggio forte e diretto. Per la prima volta, ho tolto il mio abito da rocker e ho deciso di sperimentare un nuovo sound, senza mai perdere la mia vera anima».

Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS musica con la tesi Il Rock al femminile. Nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro. Lo stesso anno inizia la sua carriera nel team di Vasco Rossi, con il quale trascorre 15 anni durante i quali condivide i palchi dei più importanti eventi live (3 Edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival, Rock R’evolution e 8 anni da supporter nei tour di Vasco). Tra la sua vasta produzione, alcune canzoni sono state interpretate da grandi artisti come Patty Pravo, Irene Grandi e lo stesso Vasco.

Nel 2005 esce il disco d’esordio “Un Segreto Che”, seguito tre anni dopo dall’album “Urlo”, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music.

Da lì in poi, una carrellata di concerti, importanti festival anche internazionali e trasmissioni radio-televisive, tra i quali nel 2009 l’evento Amiche per l’Abruzzo, nel 2012 Festival del Mar Rosso Red Sea Italian Festival, nel 2014 La strada e la stella per ricordare Lucio Dalla e WeLoveFreak in ricordo di Freak Antoni, nel 2015 il grande spettacolo Starteraphy condividendo il palco con Gianni Morandi e Cesare Cremonini.

Dal 2011 ad oggi pubblica numerose canzoni, alcune anche in versione spagnola e in inglese, destinate al mercato internazionale trasmesse in molte occasioni in Sudamerica.
Tra le numerose collaborazioni nel corso degli anni, anche quella con gli Skiantos, Franco Simone, l’autore indimenticato Corrado Castellari.

Pia abbraccia anche alcuni progetti nel mondo dell’arte e della fotografia, e negli ultimi anni porta in giro con successo lo spettacolo ioelei Tour insieme a Federica Lisi Bovolenta, autrice del libro “Noi non ci lasceremo mai”, presentato in varie trasmissioni televisive tra cui Domenica in, Maurizio Costanzo Show, Roxy Bar, Rai 2, Rai 3, Rai Sport, Sky Sport e molte altre.

Nel 2020 esce il terzo album “Romantica Io”, anticipato da alcuni singoli, tra i quali la sua versione di “E…” brano da lei scritto e portato al successo da Vasco Rossi, che ha inserito nell’album, insieme ad una decina di canzoni e ballate rock. Nel periodo natalizio, le luminarie di Rimini si accendono proprio con la frase della sua canzone E… «se non mi trovi, cercami in un sogno».

Pia Tuccitto, “W la Libertà” il nuovo singolo 1
Pia Tuccitto

Nei brani del disco si avvicendano alcuni ospiti, tra i quali: un featuring di Federica Lisi in “Tu sei un sogno per me”, la partecipazione di Franco Simone nel video in “Stupida per te”, la collaborazione con Corrado Castellari in “Romantica io” e in “Come nei films”. L’album include anche collaborazioni internazionali come quella con l’autrice madrilena Marghina Garcia per i due brani in spagnolo “Que bonito mi amor” e “Porque todo muere”, e quella in “7 aprile” con l’italo-americana Erene Mastrangeli con il suo adattamento inglese “April 7th”. “Romantica io”, nonostante il periodo di pandemia, ottiene ampio spazio in trasmissioni radio-televisive, tra cui Sky Sunday Morning, Sky Sport24, Barone Rosso di Red Ronnie e un bel servizio di Cinzia Terlizzi al Tg2 Rai.

Il 22 novembre 2024 ha pubblicato il nuovo brano “Cento e 1000 lacrime”, seguito a breve distanza da “Ora puoi volare”, uscita il 31 gennaio 2025 in occasione del suo compleanno. Questi singoli anticipano un doppio album con uscita prevista nel 2026.

Nel frattempo, Pia Tuccitto si prepara a tornare sul palco, la sua dimensione ideale, con una serie di date nelle principali città italiane. Nei concerti è accompagnata dalla band composta dai suoi musicisti storici: Luca Longhini alla chitarra, Pierluigi Mingotti al basso, Stefano Peretto alla batteria.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Loris Crisante ha pubblicato il suo nuovo singolo dal titolo “Gatita” brano che nasce con l’idea di portare un taglio commerciale e a cassa dritta nei club

Loris Crisante, il ritorno con “Gatita”
Loris Crisante

Il dj/producer italiano Loris Crisante ha pubblicato il suo nuovo singolo dal titolo “Gatita” (su Addicting Records), disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Loris Crisante commenta così il suo nuovo singolo “Gatita”:

«Il mio nuovo singolo nasce con l’idea di portare un taglio commerciale e a cassa dritta nei club, genere attuale e super suonato al momento nel mondo! Per il vocal spagnolo, mi sono ispirato allo stile di Hugel, a mio parere, il numero uno di questo genere musicale. Ammiro tantissimo il suo modo di lavorare e aspetto di conoscerlo di persona!»

Loris Crisante è un DJ e producer italiano noto per il suo carisma, intraprendenza ed energia. Originario di Pescara, ha iniziato la sua carriera artistica nel 2019, esibendosi nei club della sua città. Successivamente, ha ampliato il suo percorso, iniziando a produrre remix di tracce di successo, suonati in tutto il mondo.

La svolta arrivò con la sua prima produzione ufficiale, in collaborazione con una cantante di fama mondiale, che aprì la strada ad altri brani usciti nell’arco di questi anni.
Grazie alla sua costante presenza sui social, Loris ha collaborato con importanti eventi come la settimana della moda di Milano e successivamente ha iniziato a esibirsi nei club e nelle discoteche più prestigiose d’Abruzzo. La sua musica di genere urban, energica e coinvolgente, lo ha portato a suonare anche fuori regione, conquistando locali e pubblico ovunque si esibisse.

Loris Crisante, il ritorno con “Gatita” 1
Loris Crisante

Per Loris Crisante, la musica e il mondo della notte rappresentano il cuore della sua carriera, ma è molto presente sui social, che utilizza per esprimere tutti i suoi lati artistici e della sua quotidianità. Recentemente, ha concluso un grande progetto artistico che sarà rivelato dopo l’estate, con la speranza che porti fortuna.
Loris coltiva da sempre un forte interesse per il mondo dello spettacolo e della televisione, e non vede l’ora di esplorare anche quel suo lato artistico, alimentando ulteriormente la sua passione per l’arte e la creatività.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Marco Calini, giovanissimo cantautore debutta con “Per Te” un brano che racconta l’inizio di una storia di amore

Marco Calini, il debutto con “Per Te”
Marco Calini

Un brano rock, “Per Te”, segna l’esordio musicale di Marco Calini, giovanissimo cantautore che abbiamo intervistato nei giorni scorsi. Un brano che racconta l’inizio di una storia di amore: «Io mi ricordo ancora quando ci siamo conosciuti, il nostro primo sguardo lo ricorderò sempre. Ed è da quel momento che tu sei nella mia mente. E non m’importa come, io ci sarò sempre».

Marco ha anche anticipato nell’intervista l’uscita del secondo singolo “Vieni Qui!” avvenuta lo scorso 9 maggio, un brano che fa rivivere lo spirito del rock anni ’80 e invita gli ascoltatori a vivere i sentimenti con intensità: “Quando tu ti senti giù, Ti aspetta un mondo là per te, Impresso come un tattoo, Che porterai sempre con te, C’è un modo per volar lassù, Basta che vieni qui da me”.

Marco Calini è un giovane cantautore e musicista Milanese di 17 anni che suona rock in italiano. Cresciuto con le sonorità potenti di Bon Jovi, Kiss e Van Halen, ha saputo trasformare le sue influenze in uno stile personale e autentico.

Marco Calini, il debutto con “Per Te” 1
Marco Calini

Nel 2025 vedrà la luce il suo primo album, un lavoro curato nei minimi dettagli e impreziosito dalla collaborazione di grandi nomi del panorama musicale. Le tracce, di altissima qualità, sono state mixate da Mike Tacci, noto per il suo lavoro con Metallica, Vasco Rossi e Whitesnake. Inoltre, tra i musicisti che hanno partecipato al disco spicca Simone Sello, chitarrista di Vasco Rossi, che ha dato un contributo prezioso al sound dell’album.

Il primo assaggio di questo progetto è arrivato il 21 Marzo, con l’uscita del singolo “Per Te”, un brano che promette di catturare l’attenzione con la sua energia e il suo carattere. Marco Calini è pronto a conquistare il pubblico con la sua musica rock.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Marco Germanotta, “Quasi Trent’Anni” sono serviti per sentire che era il momento giusto per raccontarsi, senza secondi fini

Marco Germanotta, “Quasi Trent’Anni” il primo album
Marco Germanotta

“Quasi trent’anni” è il primo lavoro discografico solista di Marco Germanotta.

Il titolo anticipa una confessione: quasi trent’anni sono serviti per sentire che era il momento giusto per raccontarsi, senza secondi fini.

I brani sono nati in pochi mesi, ma il senso del disco abita in un percorso molto più lungo, fatto di ricerca, ascolto e osservazione.

La chitarra acustica è la base di ogni brano, circondata da arrangiamenti essenziali che richiamano il folk americano, il country acustico e il cantautorato italiano. I suoni sono concreti, reali, suona con intenzione, senza stratificazioni inutili.

Nei testi si alternano domande, richiami spirituali, riflessioni sull’identità e momenti di pura meraviglia, come svegliarsi accanto a qualcuno che si ama o osservare la luce cambiare sulle cose.

Ci sono i luoghi in cui Marco è cresciuto, i ricordi, ma anche l’urgenza di restare fedeli a ciò in cui si crede.

Questo album non nasce per inseguire risultati, ma per essere donato. È una raccolta di brani pensata per chi ha voglia di ascoltare in profondità, per chi cerca una musica che parli anche di ciò che non si vede a occhio nudo.

I brani di “Quasi trent’anni” nascono da un bisogno profondo di esprimere ciò che spesso resta in silenzio: pensieri, immagini, piccole verità personali.

C’è il tempo che scorre, la crescita, la trasformazione. C’è la voglia di raccontarsi con onestà, anche quando le parole non portano certezze ma solo domande.

Marco Germanotta è un cantautore e produttore siciliano, classe 1996, laureato in chitarra classica e docente di musica nella scuola pubblica. Attivo da anni sia come artista che come produttore, ha fondato a Messina la factory musicale INVERTO, dove segue giovani musicisti in tutto il processo creativo, dalla scrittura alla produzione.

Ha collaborato con il fratello Stefano in un progetto che ha raccolto milioni di ascolti e con cui si è esibito in numerosi luoghi anche all’estero, tra cui Stati Uniti e Canada.

Marco Germanotta - Quasi Trent’Anni - Copertina
Marco Germanotta – Quasi Trent’Anni – Copertina

Negli anni ha portato avanti un cammino personale fatto di scrittura, studio e ascolto, fino ad arrivare alla realizzazione del suo primo lavoro discografico solista e ha affiancato alla scrittura e alla produzione anche l’attività dal vivo, portando la sua musica in Italia e all’estero.

Con il brano “Fai davvero come vuoi”, che farà parte dell’album “Quasi Trent’Anni”, ha ottenuto la finalissima del Premio Pierangelo Bertoli 2024, la targa ACEP/UNEMIA per la scrittura e l’apertura del concerto di Ermal Meta.

Parallelamente, all’interno della sua factory INVERTO, ha seguito diversi giovani artisti che negli ultimi anni hanno raggiunto risultati significativi.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Vicky Martinez: “La Stella dei Desideri”,  il musical, racconta una favola dedicata ai bambini affetti dalla sindrome di Moebius, una patologia rara spesso definita come la “malattia del sorriso” 

Vicky Martinez: il musical “La Stella dei Desideri” 1
“La Stella dei Desideri” il musical da un’idea di Vicky Martinez

Il musical nasce da un’idea di Vicky Martinez, coreografa, ballerina internazionale e direttrice artistica dell’Associazione Milleunavoce che, da quasi dieci anni, accoglie giovani appassionati d’arte in un ambiente inclusivo, senza distinzione di etnia, cultura, sesso, religione o identità, promuovendo valori di empatia e rispetto reciproco, con l’obiettivo di costruire insieme un futuro partecipativo, equo e rispettoso per tutti.

Lo spettacolo, andato in scena lo scorso 28 aprile all’Auditorium San PioX a Roma, racconta una favola dedicata ai bambini affetti dalla sindrome di Moebius, una patologia rara spesso definita come la “malattia del sorriso” che comporta la paralisi dei nervi facciali, impedendo a chi ne è colpito di sorridere. La Stella dei Desideri” mira a sensibilizzare il pubblico non solo sulla sindrome di Moebius, ma sulle malattie rare e le diversità in generale, costruendo un ponte per il dialogo, l’accettazione di sé e dell’altro.

Con un cast che vede protagonisti oltre 50 bambini e ragazzi tra i 5 e i 20 anni dell’Associazione Milleunavoce, a cui si uniranno 50 bambini del Coro della Scuola di Musica Ponte Linari di Roma, il musical diventa un evento educativo sull’inclusione scolastica e sociale che celebra la diversità e incoraggia la ricerca scientifica.

La trama del musical racconta il viaggio fantastico di Giorgia, una bambina che ha smesso di credere alle favole, alla ricerca di una “stella dei desideri” che le permetterà di ritrovare il sorriso perduto, intraprendendo un percorso divertente e commovente tra sogni e realtà.

«La Stella dei Desideri nasce per dare voce a chi spesso non viene ascoltato: i bambini affetti da malattie rare. Ogni nota, ogni passo di danza, ogni parola sul palco è una scintilla di speranza – afferma Vicky Martinez, direttrice artistica di Milleunavoce – Questo musical è un abbraccio collettivo, un invito a non smettere mai di sognare. Perché quando arte, scienza e cuore si uniscono, anche il buio più profondo può essere illuminato da una piccola, grande luce

L’evento è stato patrocinato dal comune della Città Metropolitana di Roma, dalla Regione Lazio e dalla Federazione Italiana Malattie Rare (Uniamo).

«Crediamo che il linguaggio dell’arte sia così universale e potente da costituire una delle vie prioritarie per fondare le basi di una società consapevole, inclusiva, coesa, soprattutto partendo dalle giovani generazioni e dal loro grande bisogno di chiavi interpretative della realtà. Sosteniamo con forza questa iniziativa, comune e vicina al percorso che abbiamo intrapreso con tante realtà associative in tutto il territorio metropolitano, attraverso il progetto Insieme siamo Arte – racconta  Tiziana Biolghini, Consigliera delegata alle Pari Opportunità, Politica sociale, Cultura, Partecipazione, Trasparenza e Anticorruzione della Città metropolitana di Roma Capitale –

Il nostro obiettivo è di rendere la cultura e lo spettacolo strumenti di educazione collettiva e collante sociale per superare ogni tipo di discriminazione e marginalità. Siamo al fianco di Milleunavoce come di tutte le realtà che operano nel territorio con questo scopo; l’attesa che ha incontrato “La stella dei desideri”, con entrambe le date già sold out, ci fa pensare che questa sia la strada giusta per intercettare un grande bisogno di partecipazione e orientamento da parte di tutti, a tutte le età

Locandina La Stella dei Desideri
Locandina La Stella dei Desideri

Il progetto Milleunavoce nasce nel 2016 come Scuola d’arte a Roma, evolvendosi nel 2021 come realtà associazionistica, aperta a bambini e ragazzi dai 5 ai 20 anni, appassionati di danza, canto e recitazione che vengono accolti in un ambiente inclusivo e partecipativo.

Ogni anno la Scuola organizza musical, esibizioni canore ed eventi artistici, oltre alla realizzazione di videoclip, i cui proventi vengono interamente devoluti ad associazioni ed enti a scopo benefico. Tra le realtà che hanno beneficiato degli incassi raccolti in questi primi nove anni di attività: Fondazione TelethonCroce Rossa Italiana, Unicef e Associazione Italiana Sindrome di Moebius Onlus (A.I.S.Mo.).

Intervista a cura di Domenico Carriero

Matteo Nativo, “Orione” il primo disco di inediti, un concentrato di folk, di blues, di quel rock americano intriso di tradizione e sentimento

Matteo Nativo, “Orione” il primo disco di inediti
Matteo Nativo

“Orione” è il primo disco di inediti del chitarrista e cantautore fiorentino Matteo Nativo. Un concentrato di folk, di blues, di quel rock americano intriso di tradizione e sentimento. Una storia, la sua storia, la storia di una vita intera. Sette inediti arricchiti anche da due omaggi a Tom Waits tradotti in italiano da lui e dalla cantautrice toscana Silvia Conti.

L’idea del disco nasce nel dicembre del 2023, partendo da due canzoni scritte di getto subito dopo il dramma della separazione. La necessità di raccontare il vissuto, la storia, come manifesto di rinascita ma anche come ad esorcizzare sè stessi dalle ombre. Si intitola “Orione” in pubblicazione per la RadiciMusic Records di Arezzo. Oltre agli inediti troveremo anche due omaggi a Tom Waits con i brani “Clap Hands” tradotto in italiano da lui e “Jockey Full Of Bourbon” per la traduzione della cantautrice toscana Silvia Conti.

Un punto e a capo. E poi quel suono ben preciso, evocativo delle atmosfere Folk-Blues americane e della tradizione di chitarra acustica Fingerstyle raccolta durante la permanenza negli Stati Uniti. Tutto questo è il primo disco di inediti di Matteo Nativo.

Matteo Nativo, classe ’72 è un chitarrista, cantante, compositore e cantautore di Firenze. Fu la voce del padre che cantava Frank Sinatra il primo impatto con la musica, poi anche dai dischi ascoltati di nascosto nella camera di suo fratello maggiore e, inevitabilmente, la radio.

A 12 anni la prima chitarra elettrica, le prime lezioni di musica…

Le prime band e poi nel 1992 si trasferisce a Milano per le sue prime esperienze professionali come autore ed esecutore di jingle pubblicitari nello studio Art&commerciale.

Nel 1996 la partenza per studiare composizione e arrangiamento al Berklee College of Music di Boston. Da lì il primo vero ingaggio in un gruppo funk composto da studenti e l’inizio di una vita “on the road” sempre in viaggio in camper attraverso gli stati del New England.

È di questo periodo la vera contaminazione nei meandri della scena folk-blues della provincia americana, partecipando a Jam session, suonando ovunque, caffè, bar, ristoranti e l’incontro con musicisti di ogni tipo.

Matteo Nativo - Orione - Cover
Matteo Nativo – Orione – Cover

L’immersione e lo studio del fingerpicking arriva in uno studio di registrazione perso in una foresta del Vermont vicino la piccola cittadina di Widsor, a casa di un virtuoso della materia, amico del grande Michael Hedges: in cambio delle sue lezioni Matteo Nativo si offrì di fargli da rodie accordando le sue chitarre durante i concerti.

L’avventura americana passa anche dalle difficoltà di restare senza lavoro e senza soldi, dormendo in una soffitta a Brattleboro, nel Vermont. Era ora di cambiare aria.  A New York, in un piccolo monolocale a Brooklyn South, a lavoro come cameriere a Manhattan. Nel tempo libero continua lo studio del fingerstyle scoprendo anche il genio compositivo del grande Leo Kottke.

Una chitarra acustica 12 corde, un’armonica e di nuovo live in piccoli caffè e club di New York.

A Giugno del 2000 il ritorno in Italia, diplomato con il massimo dei voti in chitarra Fingerpicking alla scuola di musica Lizard di Fiesole.

Nel 2003 scrive ed esegue dal vivo la musica per le coreografie di Keith Ferrone, live con la compagnia di ballo Florence Dance Company di Firenze.

Nel 2006 fonda e dirige per dieci anni una scuola di musica in centro a Firenze, l’Accademia di Chitarra. Regolarmente porta dal vivo un repertorio di composizioni inedite e cover arrangiate per chitarra acustica Fingerpicking, voce e armonica.

L’urgenza di raccontarsi
Il sapore southern rock, il blues, il folk
Un cantautore italiano e quella antica tradizione americana

Video intervista a cura di Domenico Carriero

“Corale – voci sommerse, storie negate” è il primo disco di inediti del progetto Curù,  del duo Giana Guaiana e Bruna Perraro

Curù - Giana Guaiana e Bruna Perraro
Curù – Giana Guaiana e Bruna Perraro

“Corale – voci sommerse, storie negate” è il primo disco di inediti del progetto Curù, ovvero del duo di cantautrici e musiciste italiane Giana Guaiana e Bruna Perraro patrocinato da Amnesty International Italia. Sono Piccole grandi storie di donne, di popoli, della terra che abitiamo.

È uscito lo scorso 22 aprile il primo disco del progetto Curù a firma delle cantautrici Giana Guaiana e Bruna Perraro. Si intitola “Corale – voci sommerse, storie negate” in pubblicazione per la RadiciMusic Records. Sono storie di resistenza, di lotta politica e soprattutto umana. “Corale” è la parola-manifesto di questo album: un invito a unire le differenze, a riconoscerci come coro nonostante l’individualismo e la disgregazione che violentano la nostra natura umana. Un “Corale”, un noi, per amplificare le voci sommerse, negate: le donne incarcerate per avere sfidato annullamento e silenzio, i popoli che rivendicano l’appartenenza alla Madre Terra sempre più ferita.

Torniamo al 2020: ad ispirare la prima canzone dal titolo “Donna chiama libertà” è la storia di Nûdem Durak, giovane musicista curda imprigionata nelle carceri turche dal 2015 per avere cantato nella propria lingua. Questo brano sarà la scusa per avviare una corrispondenza con lei e dunque cercare di restituire ancora luce alla vicenda oltre che partecipare alla campagna internazionale per la sua scarcerazione.

Un anno dopo, nel 2021, a colpire nel segno è la storia della persecuzione ai danni della giornalista iraniana Sepideh Gholian, in carcere per avere documentato uno sciopero in una fabbrica di zucchero. Sepideh ha sempre denunciato gli abusi subiti, le condizioni riservate ai prigionieri politici e, in particolare, alle donne. Prendendo ispirazione dal suo libro “Diari dal carcere”, tradotto e pubblicato in italiano quello stesso anno, nascono “Una punta di rosso” e “Saluterò di nuovo il sole”.

Questi tre brani confluiscono nel concerto-reading “Donna Chiama Libertà” dedicato ad otto donne mediorientali. Una tessitura di canti tradizionali, canti d’autore, immagini, racconti, citazioni, biografie. Lo spettacolo riceve presto il patrocinio di Amnesty International Italia che ritroveremo oggi a patrocinare l’intero lavoro discografico che prende il titolo di “Corale – voci sommerse, storie negate” come naturale sviluppo di tutte le storie e di tutta la narrazione fatta fin lì.

«Fin dal primo incontro, che risale al 2006, il nostro approccio alla musica è stato quello di creare un dialogo tra le nostre voci, la chitarra e il flauto. Insieme abbiamo condiviso i nostri bagagli così diversi, dalla musica classica al tango argentino, dai ritmi sudamericani ai canti tradizionali siciliani, fino a percorrere una nuova via insieme». Giana Guaiana & Bruna Perraro

Giana Guaiana e Bruna Perraro sono due cantautrici e musiciste italiane, Giana del sud, Bruna del nord Italia. Vivono entrambe in Sicilia.

Curù, esce “Corale - voci sommerse, storie negate” 1
Curù – Giana Guaiana e Bruna Perraro

Si incontrano nel 2006 a Palermo e da qui parte la loro collaborazione che dura ancora oggi. Accomunate dall’interesse per la musica latino-americana fondano il duo Todo Cambia dando vita ad un repertorio che mescola brani tradizionali di autori latino americani, canti della tradizione popolare siciliana e canti autografi in italiano.

Dal 2020, venendo a conoscenza di alcuni casi di donne che in Medio Oriente sono imprigionate per reati di opinione, decidono di costituire un repertorio a loro dedicato. Nasce lo spettacolo “Donna Chiama Libertà”, sostenuto dal festival vicino/lontano di Udine e patrocinato da Amnesty International Italia. Dopo aver portato lo spettacolo in giro per teatri, circoli, scuole e università, continuano a scrivere altri brani con tematiche affini.
Nel 2025 si firmano con il moniker Curù e nasce il progetto “Corale” patrocinato da Amnesty International e che oggi diventa un disco pubblicato dalla RadiciMusic Records.

Curù - Corale - voci sommerse, storie negate - Copertina
Curù – Corale – voci sommerse, storie negate – Copertina

Giana Guaiana

Interprete e cantautrice siciliana. Ha pubblicato due album, “’A giostra” e “Fatti di terra”, e alcuni singoli. All’attivo, ha diversi progetti, sia come solista, sia con altri musicisti fra cui Pippo Barrile (voce storica dei Kunsertu) e Bruna Perraro. Ha ricevuto il Premio Matteo Salvatore patrocinato dal Club Tenco di Sanremo. Partecipa a diversi spettacoli teatrali e ad alcuni documentari per la Tv France 5 e per la trasmissione Geo&Geo di Rai3. Ha collaborato con Angelo Branduardi, Alessandro Preziosi, Franco Arminio.

Bruna Perraro

Flautista e cantautrice friulana. Diplomata con Luisa Sello al Conservatorio di Trieste. Studia didattica della musica a Rotterdam e il metodo Kodaly in Ungheria. È autrice di musiche, percorsi pedagogici e testi per la scuola primaria, tra cui “Che musica” (Gaia Edizioni 2017). Insegna flauto nelle scuole secondarie. Ha pubblicato il disco “Un dia en volo” con Charlotte Dupuis e con il gruppo Kaiorda gli album “Safar” e “Mythos”. Oltre alla consolidata collaborazione con Giana Guaiana nata nel 2006, da qualche anno porta avanti un dialogo artistico anche con il Palermocorop, sia come autrice che come musicista.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

Candeo: l’ultimo singolo “L’Equazione di Dirac”, quando la fisica incontra l’amore. La connessione invisibile che unisce due entità anche dopo la loro separazione

Candeo - L'Equazione di Dirac - Copertina
Candeo – L’Equazione di Dirac – Copertina

È uscito lo scorso 21 marzo su tutte le piattaforme, “L’Equazione di Dirac”, l’ultimo singolo di Candeo.

Paul Dirac, uno dei più grandi fisici del Novecento, sosteneva che due sistemi, dopo aver interagito, non possono più essere considerati separati: restano legati per sempre. La sua celebre equazione, “(∂ + m) ψ = 0”, è stata ribattezzata “l’equazione dell’amore”, perché descrive la connessione invisibile che unisce due entità anche dopo la loro separazione.

È proprio questo il cuore di “L’Equazione di Dirac”, l’ultimo singolo di Candeo, il brano racconta una storia d’amore finita, ma senza un vero epilogo: un legame che, nonostante la distanza, continua a esistere in un universo di emozioni irrisolte.

Un pop raffinato e intenso, che mescola delicatezza e profondità, avvolgendo l’ascoltatore in una dimensione sospesa tra scienza e sentimenti.

Paola Candeo, in arte Candeo, nasce a Milano nel 1992 e si diploma in canto moderno presso il CPM Music Institute nel 2015, dove oggi è docente. Insegna anche all’Istituto Musicale Giulio Rusconi di Rho e nel 2017 co-fonda il Bureau Studios, studio di produzione e registrazione con Riccardo Caprotti.

Come corista ha collaborato con artisti come Susanna Parigi, Diego Maggi, Franco Mussida, Miele, Dillon e ha prestato la sua voce per brand prestigiosi come Chanel, Prada e Expo. È cantante e tastierista del progetto “Musica Leggerissima” e dal 2023 accompagna dal vivo Giuliano Dottori.

Dopo aver pubblicato il suo primo EP omonimo con Visory Records nel 2023, nel 2024 esce con il suo secondo lavoro, “In Equilibrio”, sotto Caprioni Edizioni (licenza Egea). Nello stesso anno inizia il suo primo tour, aprendo i concerti dei Musici di Guccini.

Candeo: l’amore ne “L’Equazione di Dirac” 2
Candeo

Negli ultimi anni, Candeo ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui:

  • Finalistaal Premio Bertoli (2022) e al Premio Bianca D’Aponte (2022)
  • Semifinalistade L’Artista che non c’era (2022) e Voci per la Libertà (2023)
  • Finalistadi Botteghe d’Autore (2023)
  • Vincitricedel premio Miglior Testo al Festival Musica Bella (2024) con il brano “Il giornale strano”.

Con “L’Equazione di Dirac”, Candeo conferma la sua capacità di trasformare concetti profondi in musica, regalando emozioni che restano impresse.

Video intervista a cura di Domenico Carriero

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