Andrè Le Roux, If One Day You Reach Me: un messaggio di speranza per una relazione tossica

Andrè Le Roux

 

Andrea, in arte “Andrè Le Roux” o “Roux0091”, è un insegnante di chitarra e musicista che con il suo ultimo brano, If One Day You Reach Me, parla di una relazione tossica e di come ci si può sentire sbagliati in queste situazioni: un testo che vuole portare un messaggio di speranza. “Volevo comunicare che si può andare avanti e cambiare rotta per trovare persone migliori e lasciarsi alle spalle quello che ci ferisce”, ci confida l’autore che ha parlato anche dei suoi gusti musicali, di trap e ha risposto a una domanda difficilissima per ogni chitarrista…

Ciao, innanzitutto ti chiedo di parlare un po’ di te agli amici di Musica361…
Ciao a tutti, prima di tutto ringrazio Musica361 per l’interesse a me dedicatomi, è davvero un piacere per me farmi conoscere da voi e i vostri amici. Io sono Andrea, in arte “Andrè Le Roux” o “Roux0091”, sono un insegnante di chitarra e musicista della provincia di Latina ma spesso però dico Roma giusto per farmi figo, mi sono dedicato alla musica dall’età di 13 anni (ora ne ho 33) soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento, e solo da poco ho finito di registrare il mio album “When Hopes Fall” con il mio progetto Seven Steps To Die grazie al mio produttore Chris Keya, producer romano. Sono stato il chitarrista di xDemon, e grazie a loro ho avuto la possibilità di suonare nella scena pop punk italiana con artisti come Becko, IN6N, xdiamondx, Holly Francisco ecc..

Come definiresti il tuo genere musicale e quali sono i tuoi cantanti o gruppi di riferimento?
“Se dovessi descrivere il mio genere musicale, lo definirei metalcore/post hardcore/screamo per il tipo di sound e composizione. Indubbiamente band musicali di questo genere con cui sono partito e assuefatto sono i Bullet For My Valentine, Blessthefall, Funeral For A Friend, Hopes Die Last (anche loro di Roma), Bring Me The Horizon, We Came As A Romans, Kill Switch Engage ecc..”

Sei un chitarrista è sappiamo che tra di voi c’è grande indecisione su chi sia il più grande chitarrista di tutti i tempi, qual è la tua personale Top 3?
“Questa è una domanda difficilissima ahahah effettivamente non ho mai pensato ci fosse un chitarrista o musicista migliore o peggiore, penso che conti molto il tipo di scrittura delle canzoni, questo differenzia, secondo me, un musicista, ma, se proprio dovessi scegliere tra le mie top 3 direi: 1° Jani Liimatainen (chitarrista dei Sonata Arctica): ho sempre voluto arrivare al suo livello, 2° Alexi Laiho (Children Of Bodom) e per finire 3° Yngwie Malmsteen,anche se non mi fanno morire le sue composizioni, lo ammiro molto per la velocità e la pulizia di suono, purtroppo nella top 3 non ho potuto inserire Richard Benson, chitarrista romano, ma lo ammiro per altri motivi.”

A proposito di generi musicali, oggi quello che va per la maggiore è la trap che però ha attirato anche tante critiche, cosa ne pensi?
“Penso che il trap abbia molto potenziale ma che sia sprecato da molti esecutori, provo un gran senso di sconforto quando sento cantanti (anche famosi) non avere una metrica vocale all’interno della canzone, assenza di rime, e di testi con un senso compiuto, purtroppo si sentono testi scarni e privi di significato, se non quello della violenza o di quanto sia fico maltrattare persone e donne. Ovviamente non faccio di tutta l’erba un fascio, ma apprezzerei molto di più la trap se ci fossero componenti leggermente più alte.”

Da poco è uscito il tuo ultimo pezzo, vuoi parlarcene?
“Certo! Il mio ultimo brano si chiama If One Day You Reach Me, parla di una relazione tossica e di come ci si può sentire sbagliati in queste situazioni, questa canzone come il mio obiettivo finale è quello di portare un messaggio di speranza, volevo comunicare che si può andare avanti e cambiare rotta per trovare persone migliori e lasciarsi alle spalle quello che ci ferisce.”

Ci sono delle grandi differenze rispetto al precedente “Inside Me “, o segue la stessa linea?
“Indubbiamente la grande differenza è la voce ahahahah, mi spiego meglio, nel mio album ho voluto coinvolgere ben 7 cantanti diversi provenienti anche da nazionalità diversa, proprio per dare un messaggio di speranza da persone diverse, e riprendere il 7 come il nome del progetto “Seven Steps To Die”. Sicuramente anche il messaggio è diverso, Inside Me parla di bullismo, quest’ultima invece di relazioni tossiche, e anche il modo di scrittura è leggermente diverso, in Inside Me volevo qualcosa che facesse capire bene il genere che facciamo essendo il primo singolo, mentre in If One Day ho voluto tenere un atmosfera più intensa e di tensione.

Secondo te quali sono le maggiori criticità nel fare musica in Italia?

Domanda molto delicata, però penso che sia proprio la decisione di fare un determinato genere che si distacchi dal pop/rap/trap italiano come in questo caso il metalcore, anche la scelta di cantare in inglese è una scelta coraggiosa, molte persone spesso mi chiedono il significato dei testi o se farò mai una canzone in italiano perché loro vogliono capire il testo, ma poi ripenso a quando ascoltano trap di basso livello dove il testo è inesistente, e lì penso che la cosa migliore sia fregarsene e suonare quello che più ci faccia esprimere e soprattutto ci piaccia. Un altro punto fondamentale è anche la mentalità e la cultura musicale del paese, purtroppo c’è ancora chi pensa che chi faccia metal sia un satanista.

Sanremo è appena finito, sei stato soddisfatto? Hai fatto il tifo per qualcuno?
Io se devo essere sincero non ho mai seguito Sanremo, oltre al fatto che fanno un genere totalmente diverso dal mio, ma proprio non mi piace, mi dà come l’impressione di finzione, non penso sia una trasmissione così culturale, ma io sono uno di quelli che la TV non la guarda nemmeno di striscio, quindi il mio parere resta dove deve restare

Prima di lasciarci vuoi rivelarci i progetti futuri?

Ho in mente di rilasciare il mio album ad Aprile, in pentola sicuramente bolle un reel sulla voce principale del mio progetto “Francesco Laudato” verso Marzo, e il 28 Febbraio rilasceremo insieme alla cantante Jaycee in arte “Justcosplaysing” la nostra bonus track “Oceans” totalmente in giapponese per la mia fanbase per lo più appunto giapponesi, ovviamente ho anche altri piani in mente ma per ora è troppo presto parlarne.

Un saluto a Musica361 e i suoi amici!

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Ruggero Biamonti
Ruggero Biamonti
Autore con esperienza decennale presso importanti realtà editoriali quali Rumors.it (partner di MSN), Vivere Milano, Fondazione Eni e Sole 24 Ore Cultura, si occupa di temi che spaziano dall'intrattenimento al lifestyle.
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