Alessandro Grazian: dal peplum al rock d’autore

Alessandro Grazian artista a tutto tondo che non smette mai di fare ricerca: chitarrista, cantautore, arrangiatore, compositore e ricercatore

Alessandro Grazian: dal peplum al rock d’autore
Da sinistra Roberto Dellera, Lorenzo Fornabaio, Lino Gitto e Alessandro Grazian (Foto di Elisa Perazzoli)

L’occasione per conoscere e intervistare Alessandro Grazian è stata Beatlemania, omaggio ai Beatles per il sessantesimo anniversario dei concerti italiani dei Fab4, che si terrà il 24 giugno al Castello Sforzesco.

Da ieri, è possibile ascoltare su tutte le piattaforme lo splendido singolo Voglio Amarvi.

Alessandro Grazian, padovano trapiantato a Milano da 16 anni, è un artista a tutto tondo che non smette mai di fare ricerca. Inizia come chitarrista in gruppi ai tempi del liceo; la musica era quella del periodo, soprattutto il grunge inquieto dei Nirvana. Alessandro capisce però che deve camminare da solo: «Ho iniziato come chitarrista per band che non concretizzavano mai, forse perché ero l’unico veramente interessato a fare della musica la mia vita».

L’esordio come cantautore è con il botto: vince al Festival Internazionale della Canzone Italiana d’Autore di Acquarossa (Svizzera) con Ammenda. Subito dopo pubblica quattro album: Caduto (2005), Indossai (2008), Armi (2012) e L’età più forte (2014). I riferimenti di Alessandro in questa fase sono Nick Drake, i chansonniers francesi come Brel e Gainsbourg, e su tutti Neil Young, artista capace di spaziare tra melodie raffinate e rock grezzo.

A un certo punto, però, la dimensione del cantautore inizia a stargli stretta: «Ho cominciato a fare liberamente tante cose, come arrangiare in prima persona i miei dischi, scrivere per altri, approfondire la conoscenza di diversi strumenti, studiare la composizione, i segreti dello studio di produzione e i linguaggi del cinema e del teatro. Dopo l’ultimo album, ho messo in pausa il mio percorso solista per aprire i rubinetti della libertà creativa».

Così Alessandro diventa anche musicista gregario, lavorando sul palco e in studio con Cristiano Godano, Giulio Casale e altri nomi della scena cantautorale più trasversale e rock.

Alessandro Grazian - Voglio Amarvi - Cover
Alessandro Grazian – Voglio Amarvi – Cover

Uno dei progetti più originali di Grazian è Torso Virile Colossale, un lavoro di composizione strumentale ispirato al cinema peplum: film mitologici italiani degli anni ’50-’60 ambientati nell’antica Roma e Grecia. “Mi affascinano la storia, il cinema dimenticato, i suoni perduti. Questo genere, prima di essere messo da parte con l’arrivo del western all’italiana, è stato un incredibile laboratorio creativo. Ho iniziato a vedere quei film, a studiarli e a scrivere musica per quell’immaginario. La mia chitarra, in questo progetto, ha un’accordatura aperta, tutta mia”.

Tra le collaborazioni più significative della sua carriera c’è quella con Enrico Gabrielli (Mariposa, Calibro 35, The Winstons), amico e sodale dai primi anni Duemila. Alessandro ha collaborato con Enrico nel progetto Le Canzonine, un disco pensato per l’infanzia.

Alessandro si è poi unito a L’Orchestrina di Molto Agevole, di cui fa parte anche Enrico, che reinterpreta il liscio romagnolo nobile, quello degli anni ’60, prima dell’era di Raul Casadei, quando il genere era ancora vicino alla musica colta popolare: valzer, mazurche, polke. Da un anno Grazian fa parte stabilmente della formazione, ha partecipato alla scrittura e incisione del primo album di inediti, firmando anche il primo singolo MARTINO cha cha cha, uscito il 29 marzo 2024. Il disco è pubblicato dall’etichetta delle figlie di Secondo Casadei (l’autore di Romagna Mia). “È un genere che non ci apparteneva per nascita, ma ci ha incuriositi. Ci siamo messi a studiarlo con grande rispetto. Abbiamo fatto un disco e lo portiamo in giro come musica d’autore… da ballo!”

Dal 18 aprile, è disponibile su tutte le piattaforme digitali, insieme al lato B Polka Felicità, il brano Sogno Casadei, non un valzer come tanti, ma un pezzo composto incredibilmente da Secondo Casadei che nel 1998 apparve in sogno al medium Leo Farinelli. Nel sogno, Casadei suonò una melodia al violino che Leo registrò freneticamente su audiocassetta. Dall’incontro tra Leo e L’Orchestrina nasce Sogno Casadei, che può tranquillamente essere considerato il primo brano medianico della storia del liscio! L’illustrazione in copertina è di Alessandro Grazian (vedi foto). Edizioni Musicali Casadei Sonora.

Il legame con Gabrielli va oltre la musica: “Siamo coetanei, condividiamo un immaginario comune: cinema, cultura, arte. Non è nostalgia, è curiosità per quella golden age tra anni ‘60 e ’70 in cui sembrava tutto possibile”.

Per chiudere, torniamo da dove siamo partiti: Beatlemania, il progetto che ha riunito Alessandro con altri tre artisti della scena italiana per omaggiare il concerto milanese dei Beatles del 1965.

Il live si è tenuto domenica 13 aprile al Teatro Oscar di Milano, con: Lorenzo Fornabaio (chitarra e voce, Baustelle), Roberto Dellera (basso e voce, Afterhours e The Winstons) e Lino Gitto (batteria e voce, The Winstons). I quattro hanno eseguito l’intera scaletta del concerto al Vigorelli, aggiungendo chicche come Some Other Guy. Il prossimo evento sarà il 24 giugno, nella splendida cornice del Castello Sforzesco di Milano.

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«Conoscevo bene i Beatles, ma il periodo iniziale non l’avevo mai approfondito davvero», racconta Grazian. «Più vai a fondo, più scopri l’urgenza e la potenza della loro energia giovanile. Ho capito quanto contasse per loro suonare insieme, ogni giorno, negli anni tra Liverpool e Amburgo. Non erano solo un fenomeno musicale, erano un fenomeno culturale».

Beatle preferito? “Paul McCartney, senza dubbio. Il punto di riferimento della band.”
Tre brani del cuore? Abbey Road Medley, Blue Jay Way, Julia.

L’evento è organizzato da I Distratti (www.idistratti.org) e sostenuto dai Beatlesiani d’Italia Associati.

Articolo a cura di Mauro Teti

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