“Le Canzoni della Cupa”: Vinicio Capossela tra Polvere e Ombra

Un atteso ritorno per uno dei cantautori italiani più particolari. Dopo 5 anni di distanza dal suo ultimo disco in studio, Vinicio Capossela presenta “Le Canzoni della Cupa“.

“Le Canzoni della Cupa”: Vinicio Capossela
Le Canzoni della Cupa, il nuovo album di Vinicio Capossela.

Era il 2012 quando Vinicio Capossela pubblicava il disco “Rebetiko Gymnastas” . Dopo 5 anni di scrittura, riflessione, ispirazioni, esperienze artistiche e la pubblicazione del romanzo “Il Paese dei Coppoloni”, il 6 maggio il cantautore – nato in Germania da genitori dell’Irpinia – torna con un nuovo album di inediti, “Le Canzoni della Cupa”.

Prodotto dalla sua etichetta discografica La Cùpa e distribuito da Warner Music, l’opera si presenta come un CD doppio o un vinile quadruplo che conferma il talento e l’originalità di Capossela, sempre capace di mescolare musica e racconto in modo sofisticato e colto, trasportando il pubblico in atmosfere quasi oniriche.

Con “Le Canzoni della Cupa” rievoca e celebra quel territorio fertile dal punto di vista geologico ma anche culturale le cui storie, i racconti e i canti avevano già ispirato la narrazione de “Il Paese dei Coppoloni”. <<Un mondo che la Storia ha seminterrato, ma che fa sentire l’eco e il suono se gli si presta orecchio e ci si dispone al sogno>>, lo descrive Capossela.

Le Canzoni della Cupa sono, per lui, le opere della vita e rispecchiano la vitalità della natura che si manifesta potentemente nel mese di maggio, proprio quello in cui viene lanciato il disco, composto di due lati, Polvere e Ombra. <<Il lato della Polvere è fatto di canzoni esposte al secco, al lavorio della polvere e della terra in cui affondano le radici questi canti; il lato in Ombra è quello dei presagi e dell’inconscio, degli uccelli che volano la notte, del racconto che desta meraviglia e inquietudine>>.

Il primo singolo estratto dall’album è “Il Pumminale” , il cui video girato in Irpinia dal regista americano Lech Kowalski è già on line.

Pumminale, nella cultura popolare, era il licantropo o lupo mannaro, un personaggio misterioso che usciva dalla sua solitudine nelle notti di luna piena. Nel suo essere metà lupo e metà uomo, rappresentava la doppia anima che può avere un uomo spesso accettata come un’espressione della divinità da non mettere in discussione.

In seguito all’uscita dell’album, gli ammiratori potranno seguire Vinicio Capossela nel suo tour estivo in giro per l’Italia, anticipato da una sorpresa live.

Facebook: Vinicio Capossela

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Enzo Radunanza
Enzo Radunanza
Campano trapiantato a Bologna, è un copywriter che scrive sul web di cinema, teatro, tv, enogastronomia e musica.
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