Vinile e streaming, il possibile futuro della musica

Vendita vinili in crescita esponenziale così come lo streaming. CD e download in calo.

Vendita vinili in crescita
Si tornano ad amare ed acquistare i vinili.

Si è già parlato di fine della crisi della discografica e sicuramente una delle caratteristiche più interessanti di questo periodo storico è il ritorno in auge del vinile. Tutto è iniziato con l’hipster-mania, la quale ha dato il via alla moda vintage e successivamente tutti i settori dell’arte sono stati coinvolti da questo movimento. Per quanto riguarda la musica, sono state riprese sonorità come il funky o come i sintetizzatori old-style, adattando tutto questo alla modernità. Ma è proprio il concetto di “vecchio stile” a non essere più così corretto, perché la tecnologia moderna sta fondendo tutto creando qualcosa di innovativo, all’avanguardia.

Così arriviamo al vinile, che è in crescita esponenziale insieme ai servizi di streaming. Guardando alcuni dati di vendita degli LP negli Stati Uniti si è passati dai 4 milioni di pezzi venduti nel 2011 ai 13 milioni del 2014, mentre in Italia, nei primi sei mesi del 2016, si è registrato un +43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non solo, altre statistiche evidenziano come lo streaming abbia segnato un +30%, accompagnato da un +40% di incremento dei ricavi dagli abbonamenti, mentre il segmento fisico (che nel 2015 aveva dato segnali di ripresa) è sceso dell’8% così come il download, che ha perso il 24%. Lo streaming e il vinile, secondo FIMI, viaggiano sempre più in parallelo: «I consumi sono ormai sensibilmente cambiati con i fan che si muovono spesso integrando modelli di accesso e fruizione musicali differenti. Pensiamo ad esempio, alla diffusione dello streaming e del vinile tra i teenager: capaci di una dieta musicale che coniuga allo stesso tempo l’ascolto compulsivo di brani su servizi online, con l’acquisto di una versione limitata ed esclusiva del vinile».

Vendita vinili in crescita
I dati FIMI sulla vendita dei vinili.

È il semplice e puro collezionismo a far preferire di netto la copia in vinile rispetto al cd, talvolta senza ascoltarne il contenuto, perché già fruito in streaming.

Al fronte di un report fornito dalla Entertainment Retailers Association in cui, nella prima settimana di dicembre 2016, le vendite del vinile in Gran Bretagna hanno superato quelle dei download digitali (2.4 milioni di sterline contro i 2.1 milioni del digitale), la tecnologia si sta attrezzando per stampare al meglio più copie possibili. In Canada  è stata progettata e prodotta, per la prima volta da cinquant’anni,  una nuova macchina per la stampa di dischi, con sensori e materiali di avanguardia. Si chiama “WarmTone” di Viryl Technologies, 4mila dischi al giorno (quasi un milione e mezzo di pezzi all’anno su una sola linea) con una precisione che sarebbe stata inimmaginabile un tempo.

Vinile e streaming, questo sembra essere il futuro della musica. Chissà se Martin Scorsese e Mick Jagger, con “Vinyl”, avevano già capito tutto.

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Andrea De Sotgiu
Andrea De Sotgiu
Laureato in Comunicazione, appassionato di musica e di tecnologia. Se qualcosa nasconde una dietrologia non si darà pace finché non avrà colmato la sua sete di curiosità, che sfogherà puntualmente all'interno dei suoi articoli.
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