“There is something about you”, arriva il nuovo disco di Silvia Olari

Prodotto da Bjorn Johansson, scopriamo i dettagli dell’album che segna il ritorno dell’artista emiliana, frutto di due anni di lavoro e di una ricca esperienza all’estero

Silvia Olari:
A partire da venerdì 23 marzo 2018, disponibile in Europa e negli Stati Uniti il nuovo lavoro di Silvia Olari

Torna in Italia dopo un’importante e formativa permanenza all’estero Silvia Olari, artista che abbiamo imparato a conoscere nel corso di Amici 8, il famoso talent show di Maria De Filippi. Un album sincero e autentico, intitolato There is something about you, prodotto a Stoccolma da Bjorn Johansson, e distribuito in numerosi Paesi dalla Spectra Music, contenente dieci inediti che spaziano dal soul all’R’n’B, cantati in lingua inglese.

Ciao Silvia, benvenuta su Musica361, lo scorso 23 marzo è uscito il tuo ultimo disco, cosa rappresenta per te?
Un album fondamentale per il mio percorso, che mi ha permesso di tirare fuori la mia vera anima musicale. Un progetto molto più coerente di altre cose che ho fatto in passato, perché vissuto con la maturità dei miei ventinove anni, arrivato dopo alcune esperienze di vita importanti, ho vissuto un anno e mezzo a Londra e questo mi ha profondamente reso più consapevole e determinata a portare avanti il mio animo artistico.

Dopo la tua esperienza all’estero, con quale stato d’animo torni in Italia?
Mi sento più forte di prima, ho vissuto la vita di tanti italiani che cercano lavoro fuori e, credimi, ci vuole più coraggio a rientrare che ad andare via. Perché conosciamo la situazione del nostro Paese, non solo quella discografica, per questo motivo tornare è spesso e volentieri una doppia scommessa, molto più di quanto possa essere fare le valigie e partire, ma ad un certo punto mi sono sentita soddisfatta e ho avvertito il bisogno di ritornare.

Rientrare, quindi, è stata una vera e propria scelta o più un caso?
Forse entrambe le cose, nella mia vita tutto è accaduto casualmente, dallo scoprire di avere una predisposizione per il canto alla mia partecipazione ad “Amici” di Maria De Filippi nel 2008. Tutte esperienze che ho vissuto con estrema serenità, le tappe fondamentali della mia carriera sono arrivate davvero per caso, come l’incontro con il produttore Bjorn Johansson che ha creduto e scommesso su di me e, oggigiorno, non è una cosa che accade facilmente.

Tra le tracce spicca “Pure joy”, che si differenzia come sonorità dagli altri brani…
Si, è un pezzo che abbiamo lanciato lo scorso novembre come anteprima dell’album, un brano decisamente dance music che strizza l’occhio al mondo di Gloria Gaynor, scelto per la colonna sonora di un Netflix movie che andrà in onda la prossima estate. Tra l’altro, entro la fine dell’anno, usciranno dei remix di questa canzone realizzati da due deejay siciliani. Un genere decisamente nuovo per me, per questo motivo molto stimolante.

Per concludere, perché hai pensato proprio all’R’n’B per questo tuo ritorno?
Perchè è un genere che, forse più di ogni altro, rappresenta al meglio quello he ho dentro e credo sia il modo più sincero per propormi oggi al grande pubblico. E’ una questione di autenticità, non ho voluto fare un ragionamento discografico, strizzare l’occhio a quello che passa in Italia oggi, ho avvertito l’esigenza di tirar fuori la mia vera essenza, nella maniera più onesta possibile.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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