Locali361: Santeria Social Club, da via Paladini a viale Toscana

Andrea Pontiroli, uno dei responsabili di Santeria Social Club ha raccontato a Locali361 tutte le caratteristiche di questo locale polifunzionale nato in via Paladini e ampliatosi dal 2015 nella sede di viale Toscana a Milano.

Santeria Social Club Milano, intervista a Andrea Pontiroli
Andrea Pontiroli nella sala interna del Santeria Social Club (Foto © Rita Cigolini).

Santeria è il nome di una società fondata nel 2010 da 15 operatori culturali la cui prima sede storica nasce e si trova tutt’oggi in via Paladini 8: uno spazio di 500 mq con giardino, un negozio di vinili, un bistrot, una sala musica-eventi per presentazioni di libri, dischi, showcase e uno spazio coworking con uffici dedicati alla grafica e al design. La fama legata ad attività ed eventi si sviluppa nel tempo e nel 2005, a seguito della vincita di un bando, viene assegnato alla società lo spazio di un ex concessionario abbandonato in viale Toscana 31: «Il nostro progetto di riqualificazione prevedeva una sala bistrot, un teatro per concerti, uno spazio atelier e una scuola di formazione con corsi dedicati al mondo della musica e dello spettacolo: tender bar, digital marketing e comunicazione musicale, tour manager, produzione musicale e attività collaterali. Dopo l’apertura del bar il 9 novembre 2015, abbiamo a poco a poco realizzato tutto quello che avevamo previsto, così è nata Santeria Social Club», argomenta Andrea Pontiroli, uno dei soci.

Santeria Social Club Milano, intervista a Andrea Pontiroli
Santeria Social Club, viale Toscana 31 (Foto © Rita Cigolini).

“Santeria” è un termine storicamente coniato dai dominatori spagnoli per denigrare quella che pareva un’eccessiva devozione ai santi da parte dei loro schiavi sudamericani ma il motivo per cui è stato scelto come nome rimane segreto: «Sicuramente ci piaceva molto l’immaginario evocativo di questo nome ma non vogliamo rivelare la vera motivazione (sorride)». Spiega così Andrea, nato batterista e oggi amministratore di Santeria: «Ho cominciato come stagista per un’agenzia di booking musicale e nel 2003 ho aperto una mia piccola attività con la quale ho avuto l’opportunità di sviluppare dal 2005 il progetto del circolo Magnolia presso l’Idroscalo insieme al collega Riccardo Negri, oggi responsabile di Santeria in via Paladini. Ho lavorato parallelamente col circolo fino al 2013 e con l’agenzia fino all’anno scorso: oggi gestisco il management di Santeria, organizzazione interna e comunicazione».

Mentre la Santeria di via Paladini nasce come locale intimo e “home made”, «per Santeria Social Club ci siamo rivolti ad uno studio di architettura che si occupa di grandi aziende: rispetto all’oscurità di altri locali volevamo invece che il nostro spazio fosse sempre luminoso, accogliente e ben organizzato dato che siamo aperti dalla mattina alla sera 7 giorni su 7». Santeria Social Club è un locale pensato per un pubblico di ogni ora: «Abbiamo lavorato su nuovi format per valorizzare l’aspetto aggregativo, spingendoci oltre il concetto del classico locale-club in cui si viene solo perché “suona quel gruppo”». Escluse cover band o generi di nicchia, la programmazione musicale dal vivo viene vagliata da uno staff di tre direttori artistici aperti a diversi generi e non solo: «Abbiamo appena concluso una rassegna di musica classica ma il sabato sera qui si può anche venire a ballare. La politica è che il teatro sia aperto quando riteniamo opportuno aprirlo, non necessariamente tutti i sabati sera. Questo lo differenzia da altri locali». Entrando nello specifico della programmazione musicale il mercoledì in viale Toscana e il venerdì in via Paladini si tiene la rassegna “Jazz in the corner”, «così come è rispettivamente prevista una serata anni ’30 dal titolo Grande Gatsby e Piccolo Gatsby e un giorno al mese viene dedicato alla musica hip hop in vinile a cura Bassi Maestro & Dj Filo. Selezioniamo anche serate nel mondo clubbing milanese per realizzare in Santeria degli appuntamenti “special edition” come “Rollover meets Santeria”. È stata una bella esperienza anche quella con Piano City, JazzMi o Reverso Festival la manifestazione che organizziamo insieme a Le Cannibale alla riscoperta dell’archeologia musicale italiana».

Santeria Social Club Milano, intervista a Andrea Pontiroli
Cortile esterno della Santeria di via Paladini, 8 (Foto © Rita Cigolini).

Santeria Social Club e Santeria Paladini vogliono però essere luoghi in cui persone interessate a stessi argomenti, non esclusivamente dal punto di vista musicale, possano incontrarne altre affini, «come per l’aperitivo matematico o Pint of Science durante i quali si parla di matematica e scienza davanti ad una birra. Prevista poi una volta al mese una serata di stand up comedy, dibattiti e talk su politica, musica e sociale con esperti di settore: nel prossimo appuntamento della serie Buzz parleremo con gli organizzatori del Great Escape Festival di Brighton analizzando precise case history. Sono tipologie di incontri che secondo me mancano anche in università».

Questo tipo di eventi, la presenza del wi-fi e la possibilità di lavorare a pc ristorandosi qualificano l’essenza smart place di Santeria Social Club, generalmente frequentata da un pubblico che va dai 25  ai 45 anni: «È un luogo confortevole per leggere, studiare e bere bene anche di giorno. Abbiamo un american cocktail bar con una vasta scelta di alcolici, tra whisky, amari e gin. I nostri cocktail prevedono una preparazione più lunga e accurata ma vengono selezionati da una bottiglieria di alto livello: il nostro slogan è “Bevi bene o non bere!” E le persone lo apprezzano: non conta tanto il drink di punta quanto trovare al bancone baristi che sappiano soddisfare i clienti a seconda della giornata, anche con qualcosa che non si è mai provato». Un ambiente in cui godere sottofondi musicali e buon cibo anche a pranzo: «Il nostro business lunch non prevede primi o secondi ma una cucina internazionale in stile street food: sia in viale Toscana che in via Paladini, Santeria fa soprattutto rima con hamburgeria e con una selezione di piatti unici come tapas, burritos o fish and chips. Molto apprezzati anche i brunch del sabato e della domenica». Attività, corsi, servizi e concerti sono godibili dalla primavera in poi negli spazi aperti di via Paladini e in quelli autunnali in viale Toscana, anche se non è detto che restino necessariamente appuntamenti fissi: «Siamo sempre in evoluzione, spero che l’anno prossimo i locali possano cambiare ancora e migliorare, persino nei dettagli».

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Luca Cecchelli
Luca Cecchelli
Giornalista, laureato in linguistica italiana e da sempre curioso indagatore dei diversi aspetti del mondo dello spettacolo. Conduttore radiofonico e collaboratore per diverse testate e rubriche di teatro e musica, svolge parallelamente l’attività di ufficio stampa e comunicazione. Spettatore critico e melomane, è assiduo frequentatore di platee e sale da concerto oltreché batterista per passione e scrittore. Quello che ama di più però è scovare nei libri o in originali incontri e testimonianze retroscena culturali della storia della musica e incredibili aneddoti rock, di cui in particolare è appassionato conoscitore.
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