Sanremo Young, la parola ai sei finalisti

A poche ore dalla doppia finale in programma mercoledì 14 e venerdì 16 marzo, abbiamo incontrato i sei talenti in corsa per il titolo di vincitore del programma

Sanremo Young
Il cast di Sanremo Young insieme alla padrona di casa Antonella Clerici

Entusiasmo e tanto divertimento, sono questi i due aspetti fondamentali che emergono dalle parole dei finalisti di Sanremo Young, protagonisti di due imperdibili serate su Rai Uno, in programma mercoledì 14 e venerdì 16 marzo. A distanza di un mese dall’inizio dell’avventura, siamo arrivati al capitolo finale del teen talent condotto da Antonella Clerici, conosciamo meglio i sei ragazzi giunti in questa fase conclusiva, tra loro ci sarà il vincitore di questa prima edizione della trasmissione.

 

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Raffaele Renda © foto di Assunta Servello

Partiamo da Raffaele Renda, giovane promessa calabrese che vive a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, si definisce solare ed estroverso, per certi versi timido e sensibile. Frequenta il quinto anno dell’Istituto Tecnico Economico, canta sin da quando ne ha memoria e la musica è la sua compagna di vita. Nel corso delle puntate ha convinto il pubblico interpretando: “Un’emozione da poco” di Anna Oxa, “Ti sento” dei Matia Bazar, “Luce (tramonti a nord est)” di Elisa e “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo.

“Sogno di fare il cantante sin da quando ero piccolo – racconta il diciassettenne – tutta la musica mi ha sempre affascinato e appassionato. Questa esperienza mi ha regalato maggiore consapevolezza e mi ha permesso di mettermi in gioco con divertimento, riuscendo al tempo stesso a imparare tantissime cose che, sono certo, mi serviranno in futuro. So che non sarà facile, ma cercherò di mettercela tutta affinché questo sogno diventi realtà e, prima o poi, sono sicuro di farcela”.

 

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Luna Farina © foto di Assunta Servello

Luna Farina ha 16 anni e vive a Moers, nel distretto di Düsseldorf, in Germania, dove frequenta il secondo anno di scuola superiore. Durante le precedenti tre serate, si è esibita sulle note di alcuni pezzi che hanno messo in risalto le sue caratteristiche interpretative, tra cui ricordiamo: “Oggi sono io” di Alex Britti, “Vivimi” di Laura Pausini, “Di sole e d’azzurro” di Giorgia e “Quando quando quando” di Tony Renis.

“La mia vita ruota attorno alla musica – rivela ai nostri lettori – una passione che mi ha trasmesso mio papà Francesco. Suono il pianoforte e studio anche il basso, amo ballare e scrivere canzoni che un giorno mi piacerebbe far ascoltare. L’emozione del palco dell’Ariston, il suo pubblico ed i grandi artisti, che ho potuto conoscere ed ascoltare dal vivo, mi hanno accompagnata durante tutta questa esperienza. Ringrazio la produzione, l’orchestra e l’Academy per i preziosi consigli e per avermi dato la forza per affrontare al meglio quest’avventura”. 

 

Sanremo Young, la parola ai sei finalisti
Leonardo De Andreis © foto di Assunta Servello

Grande voce anche quella di Leonardo De Andreis, diciassettenne di Pomezia, in provincia di Roma, che frequenta il quarto anno dell’Istituto Tecnico per il Turismo. Nel corso delle puntate ha messo d’accordo critica e pubblico mettendosi alla prova con cavalli di battaglia del calibro di: “Pregherò” di Adriano Celentano, “Cose della vita” di Eros Ramazzotti, “Laura non c’è” di Nek e “Ti lascerò” della coppia Leali-Oxa.

“Cantare per me è un modo per tirare fuori il mondo che ho dentro – racconta il talentoso artista – per trasmettere un messaggio che è il punto centrale della mia vita e cioè che bisogna sempre affrontare le difficoltà e le fragilità che ognuno di noi ha. La mia passione per la musica è qualcosa che ho dentro, che conservo e custodisco con determinazione, mi è sempre piaciuto ascoltare la musica di generi diversi sia italiana che straniera. Partecipare a Sanremo Young è un sogno che si è avverato, non so esprimere a parole la felicità che provo!”.

 

Sanremo Young, la parola ai sei finalisti 1
Rocco Scarano © foto di Assunta Servello

Rocco Scarano ha 17 anni e vive a Salerno, dove frequenta il quinto anno del liceo scientifico. E’ affascinato da tutto ciò che proviene dal pianeta musica e suona la chitarra, l’ukulele, il cajon e il pianoforte. Sul palco del Teatro Ariston ha portato in scena canzoni che hanno strappato numerosi applausi da parte del pubblico, da “Il pescatore” di Fabrizio De Andrè a “Il paradiso” di Patty Pravo, passando per “4 marzo 1943” di Lucio Dalla e “Pazzo di lei” di Biagio Antonacci.

“Vivo con la musica instancabilmente ventiquattrore su ventiquattro – racconta il finalista di Sanremo Young – mi ritengo ottimista, solare e leale. Di questa esperienza conserverò tantissime belle cose, tra cui il puro divertimento, il vero motore che mi spinge ogni volta a salire sul palco. Il mio più grande desiderio è quello di arrivare al cuore delle persone e, spero, di esserci in parte riuscito e di avere in futuro la possibilità di far ascoltare le cose che scrivo”.

 

Sanremo Young, intervista ai sei finalisti 1
Ouiam El Mrieh © foto di Assunta Servello

Ha sedici anni Ouiam El Mrieh e vive a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, ma è di origini marocchine. Ama viaggiare, le piace studiare e frequenta il liceo linguistico, oltre che la cantante da grande vorrebbe fare l’avvocato. Nelle precedenti puntate ha dato sfoggio delle sue doti vocali interpretando canzoni come: “Adagio” di Lara Fabian, “Grande amore” de Il Volo, “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini e “Ti penso e cambia il mondo” di Adriano Celentano.

“Sono cresciuta ascoltando sia musica araba che italiana – rivela la cantante – ma l’artista che mi ha accompagnata e che tutt’oggi fa parte della mia vita è Whitney Houston. Sanremo Young mi ha permesso di crescere e di capire che la musica è tutto per me, non so cosa mi riserverà il futuro ma metterò tutta me stessa affinché il mio percorso continui. Sembrerà scontato dirlo, ma questa è davvero una grande avventura, un’emozione nuova che voglio vivere pienamente e fino in fondo”.

 

Sanremo Young, intervista ai sei finalisti
Elena Manuele © foto di Assunta Servello

Infine, si definisce una ragazza semplice e senza troppi grilli per la testa Elena Manuele, quindicenne di San Gregorio di Catania che, tra una lezione di chitarra e una di pianoforte, frequenta il secondo anno del liceo linguistico. Nel corso degli appuntamenti precedenti, ha portato in scena sul palco dell’Ariston alcuni autentici capolavori della musica leggera italiana, come “La cura” di Franco Battiato, “Impressioni di settembre” della PFM, “Se stiamo insieme” di Riccardo Cocciante e “Grazie dei fior” di Nilla Pizzi.

“Questa è un’esperienza fantastica – racconta la giovane artista – la più importante tra quelle che ho fatto finora.  La musica mi ha rapita e sottratto alla danza classica, che praticavo fino a qualche anno fa. Tutto è iniziato quando ho cominciato a studiare canto, piano piano mi sono accorta che mi faceva stare bene e che, in fondo, era tutto quello che volevo. Un sogno nel cassetto? Calcare un giorno il palco dell’Ariston in gara al Festival dei grandi, perché partecipare a Sanremo è il desiderio di tutti i cantanti”. 

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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