Sanremo 2018, Mudimbi: l’intervista

Incontriamo Mudimbi, in gara con “Il mago” tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo.

Sanremo 2018, Mudimbi: l'intervista
Mudimbi [Foto: © Magliocchetti].
Mudimbi canterà “Il mago”, presentandosi in gara fra le Nuove Proposte all’ormai imminente Festival di Sanremo.

Michel Mudimbi, in arte semplicemente Mudimbi, è nato a San Benedetto del Tronto e cresciuto con la madre (italiana; il padre, congolese, non l’ha mai frequentato). Ha scoperto il rap da ragazzino, ed è stato vero amore. Per la musica Mudimbi ha lasciato il lavoro da meccanico in un’officina, dopo dieci anni; ha registrato il suo primo album, intitolato “Michel”, che in occasione di Sanremo verrà pubblicato da Warner con due inediti, “Il mago” e “AMEMÌ”.

Ecco come Mudimbi presenta il brano in gara al Festival di Sanremo: «“Il mago” è un promemoria che faccio a me stesso. La vita di tutti i giorni ci propone grandi e piccole sfortune che ci rovinano il quotidiano; io penso che dovremmo soffermarci su quell’unica cosa positiva, magari accaduta qualche giorno prima, che ci faccia pensare positivo. Sembra che ci voglia un mago per pensare in questa maniera ma non è vero, è un atteggiamento alla portata di tutti».

Mudimbi su Sanremo 2018 dice che…

Sanremo 2018, Mudimbi: l'intervista 1Il Festival di Sanremo è sia un punto di partenza sia di arrivo. Per te in questo momento è più l’uno o più l’altro?

In questo questo momento lo considero un ulteriore punto di partenza, come lo è stato e lo sarà ogni passo che ho compiuto e che farò. Io ogni tanto riparto, continuando a fare la gavetta: un punto di partenza è stato quando mi sono licenziato dal mio lavoro, poi quando ho firmato il contratto discografico, ora c’è Sanremo e poi sicuramente ne verranno altri.

Quanto incide al Festival il contesto mediatico e televisivo sulla canzone?

Sono consapevole dell’esplosione mediatica che il Festival comporta. Ci sono una serie di fattori che decretano il successo o il fallimento di una canzone o di un cantante. Sanremo da questo punto di vista è una roulette russa, con fattori imprevedibili: chi può dire cosa inciderà e come?

Cosa terresti di questa manifestazione e cosa invece cambieresti?

Mi piace che le persone ascoltino e guardino con attenzione le esibizioni. Sono felice che accada perchè di solito dedichiamo un ascolto distratto alla musica. Sono in tour da 3 anni, la gente viene ai live per ascoltarmi quindi è attenta a ciò che proponi. Lo stesso accade in casa quando si guarda il Festival. A Sarà Sanremo (le selezioni per le Nuove Proposte, nda) ho fatto quello che ho sempre fatto, mi viene naturale: il pubblico ha ascoltato attivamente, e così sarà durante il Festival. Questo è un punto assolutamente a favore di Sanremo.

Sanremo tende ancora a fare rima con cuore-amore, cioè è legato come da tradizione ai sentimenti, oppure c’è sempre più aria nuova all’Ariston?

Io non vengo dalle canzoni d’amore, e anche “Il mago” non lo è. Presentare qualcosa di non mio a Sanremo sarebbe stato controproducente, sia in relazione al pubblico che mi ha seguito finora sia a quello che mi avrebbe scoperto al Festival. Sarei stato qualcosa di diverso, e io volevo essere coerente e autentico.

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Francesca Binfaré
Francesca Binfaré
Giornalista, si occupa di musica, spettacolo e viaggi; parallelamente svolge attività di ufficio stampa. Autrice e conduttrice radiofonica dal 1989. Ha vissuto qualche tempo a Dublino, ma non ha mai suonato al campanello di Bono. Ha visto i "duri" Metallica bere un the e Slash senza l’immancabile cilindro. Affezionata frequentatrice del Festival di Sanremo e dei meandri del Teatro Ariston.
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