Mondo Marcio: «Aiuto i talenti ad emergere in un Paese dove non c’è meritocrazia»

Mondo Marcio è tornato con il suo settimo album “La Freschezza del Marcio. Sedici brani e collaborazioni con Mina, J-Ax e Fedez.

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Mondo Marcio (© Foto Ufficio stampa).

Sono passati dieci anni dal disco d’esordio di Mondo Marcio. Era il 2006 quando Gianmarco Marcello, faceva i suoi primi passi nel mondo del rap italiano. Adesso, a distanza di molti anni, è tornato con un progetto maturo e di grande rilievo: “La Freschezza Del Marcio” è il suo settimo album in studio composto da sedici tracce registrate tra Milano, Londra e New York e tante collaborazioni importanti come quella con Mina ma soprattutto, la voglia di riscoprire la musica live. Un ritorno atteso e ricco di novità che non deluderà nessuno.

Ti sei messo a ‘nudo’ in questo nuovo progetto raccontando tutto di te…
Avevo voglia di raccontare, attraverso la mia musica, la forza di buttarsi in qualsiasi cosa senza avere paura e di mostrarsi per quello che si è realmente, abbattendo i soliti clichè del genere hip pop’.

Come definisresti il mondo dell’hip pop?
Negli ultimi anni è stato considerato più un fenomeno che un genere musicale. Nell’hip pop manca un po’ di ricerca e di curiosità musicale.

Hai lavorato tra Milano, Londra e New York. Avevi voglia di un tocco internazionale per il tuo ritorno sulle scene?
Internazionalmente abbiamo fatto una ricerca molto lunga e curiosa. Ho deciso di includere in questo album, tanta musica live. Infatti ho incontrato molti musicisti sia in Italia che all’estero ed abbiamo creato dei groove e delle jam session in studio per inserire nel disco dei brani suonati dal vivo.

Nel disco troviamo anche lo zampino di J-Ax e Fedez. Perchè li hai voluto al tuo fianco?
Con J Ax siamo amici da molti anni, non c’è stata una strategia. Più che altro, si aveva voglia di creare qualcosa insieme di diverso e di fare bella musica per la gente e abbattere anche un pò la noia che c’è in Italia.

Cosa non ti piace della musica italiana?
Penso che la musica italiana abbia un pò paura di provare qualcosa di nuovo e di uscire dai soliti confini. In questo disco, ho voluto fare la cosa opposta.

E’ cambiato Mondo Marcio?
Assolutamente sì, mi sono evoluto come persona e soprattutto come artista. Ho sempre cercato di fare cose in maniera diretta e che rispecchiassero la mia personalità. Nel corso degli anni una persona, con tutto l’impegno che ci mette nelle cose che fa, non resta uguale ma aspira a diventare qualcosa di meglio.

Com’è nata l’amicizia con Mina?
È nata da un suo grande successo “Un bacio è troppo poco”’. A lei era piacuta molto la mia versione e decise di mettersi in contatto con me. Così mi ha proposto di lavorare ad un album intero, cantando le canzoni che preferivo del suo repertorio. La cosa più bella è che io e Mina abbiamo un rapporto artistico meraviglioso e per me è un grande onore’.

Ricevere una chiamata da Mina non è da tutti i giorni…
Per me è stato tutto così inaspettato. Mi ha riempito di complimenti per la canzone e da lì abbiamo deciso di lavorare insieme.

Hai fondato anche una tua etichetta dove aiuti molti artisti a farsi conoscere…
Credo molto nei talenti. Vorrei favorire la meritocrazia in Italia perchè purtroppo, in questo Paese, non c’è.

Cosa ci anticipi del tuo romanzo?
È una grande metafora di tutto quello che sta accadendo in Italia. Uscirà prima dell’estate ed è uno pseudo-noir ambientato nel futuro ed il protagonista è il mio alter ego.

Articolo di Marco Masciopinto.

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