Eccovi il nuovo “Oronero” di Giorgia

A tre anni da “Senza paura”, Giorgia torna sulle scene discografiche con il suo decimo album di inediti. Musica361 vi racconta la realizzazione del disco.

Giorgia-Oronero
Giorgia (Foto © Eolo Perfido).

Nel novembre del 1993 vince la prima edizione di Sanremo Giovani e da lì non la ferma più nessuno: più di vent’anni di carriera, oltre 7 milioni di dischi venduti e uno stile che non ha nulla da invidiare alle grandi star d’oltreoceano.

Giorgia: una delle voci italiane più belle di sempre che nel corso degli anni ha collaborato con artisti italiani e internazionali quali Luciano Pavarotti, Ray Charles, Lionel Richie, Andrea Bocelli, Mina, Zucchero e Pino Daniele.

«Pino Daniele mi diceva che il disco è il tuo documento, quello che lasci di te: questo comporta una lucidità interiore che per me non è solo istinto ma anche frutto di ponderazione, tempo e massima pretesa di coerenza da se stessi. L’ istinto funziona quando senti che su quelle note ci può stare solo quella frase, ma poi servono mesi per accettarlo».

Non a caso il disco era originariamente previsto per la scorsa primavera ma la cantante ha voluto prendersi il tempo necessario «perché le mie canzoni hanno bisogno di tempo per essere scritte, provinate, dimenticate e poi riprese di nuovo. Ed eventualmente buttate: se devo scegliere una canzone deve prima emozionarmi la melodia, deve proprio piacermi cantarla, altrimenti desisto. Il tutto chiaramente sempre a seguito di un confronto col mio produttore ma questa volta devo dire che ha regnato in particolare una rara armonia tra me e Michele».

Michele Canova, già al suo fianco in “Dietro le apparenze” (2011) e in “Senza paura” (2013), a differenza dell’ultimo disco in cui, spiega Giorgia «abbiamo mediato tra la mia visione delle sonorità e la sua», stavolta pare abbia lavorato tanto sulla preproduzione: «Al momento di registrare sapevamo già cosa tenere o rielaborare elettronicamente nelle ritmiche. Come in “Dietro le apparenze” c’è uso di synth ma anche il tocco umano di musicisti come Tim Pierce e Alex Alessandroni, compresa pure la manipolazione di sequenze suonate dal vivo per ottenere un sound irreperibile in alcuna banca dati».

Un lungo lavoro di ricerca musicale dunque: «La scrittura mia e di Emanuel Lo, il cui apporto è stato anche stavolta fondamentale, è iniziata ben due anni fa. Spesso partivamo da basi sulle quali creare melodia e testo oppure lavoravo io su un testo in inglese. In questo secondo caso mi entusiasmava vivere la sfida di riuscire a mantenere la stessa melodia con parole tradotte in italiano. Ho passato giorni, imponendomi orari da operaia, a cercare qualcosa che mi piacesse, senza riuscirci. Ogni tanto arrivava qualche ispirazione dall’alto ma contemporaneamente andavo a chiedere brani agli autori dei precedenti due dischi e a chiunque avesse qualcosa da farmi sentire».

L’album in particolare conferma comunque in ogni brano, oltre alla nota e potente carica interpretativa, anche la sensibilità espressiva della Giorgia autrice – ben 10 delle 15 tracce portano la sua firma.

Eccovi il nuovo “Oronero” di GiorgiaIn Oronero la cantautrice svela una scrittura matura, impegnata e decisamente più libera e consapevole, meno poetica forse ma ancor più “senza filtro” che nei lavori precedenti. Segnano questo disco in particolare episodi privati della vita della cantante, come la recente maternità o la morte di amici cari ma anche i tragici eventi di Parigi al Bataclan: «Sentivo lo stato di angoscia per strada dalle facce della gente comune: questa sensazione di tormento si sente nei miei testi, in una visione allo stesso tempo sociale e individuale. Nelle mie liriche c’è la volontà cioè di rivolgersi e parlare tanto alla gente in senso lato quanto alla coscienza profonda di ogni singolo, alla ricerca di un riscatto morale. Credo che per cambiare il mondo, ancora ci credo, si debba partire dal profondo di ciascuno di noi, lavorando sull’autocoscienza per ritrovare una nuova consapevolezza: il vero ostacolo rimane sempre il poco tempo che ognuno concede sé, preda di altri stimoli della vita quotidiana».

Cogliendo poi l’occasione per ribadire ancora una volta il suo impegno ecologista, riferendosi in particolare al titolo del disco, rivela: «L’ oronero, come il petrolio, è una risorsa della terra non delle macchine o della plastica. L’esperienza ci ha portato a capire che questa risorsa vada lasciata là dove si trova, a lubrificare la terra. Lì è davvero preziosa; usata in ambiti diversi invece può diventare veleno. E questo vale anche per altri validi strumenti e risorse della nostra società che devono essere usate con buon senso, altrimenti rischiano di danneggiarci».

Il tour di Oronero partirà da fine marzo 2017, presto le nuove date. A proposito del live Giorgia ha dichiarato: «Mi interessa molto far conoscere le nuove canzoni ma avrò attenzione per tutto il mio pubblico che negli anni è cresciuto ed è vario. Ognuno è legato a brani diversi che segnano tutta la mia carriera per cui farò in modo di soddisfare tutti».

Tracklist di Oronero

  1. Oronero
  2. Danza
  3. Scelgo ancora te
  4. Credo
  5. Per non pensarti
  6. Vanità
  7. Posso farcela
  8. Come acrobati
  9. Mutevole
  10. Tolto e dato
  11. Amore quanto basta
  12. Sempre si cambia
  13. Grande maestro
  14. Regina di notte
  15. Non fa niente.
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Luca Cecchelli
Luca Cecchelli
Giornalista, laureato in linguistica italiana e da sempre curioso indagatore dei diversi aspetti del mondo dello spettacolo. Conduttore radiofonico e collaboratore per diverse testate e rubriche di teatro e musica, svolge parallelamente l’attività di ufficio stampa e comunicazione. Spettatore critico e melomane, è assiduo frequentatore di platee e sale da concerto oltreché batterista per passione e scrittore. Quello che ama di più però è scovare nei libri o in originali incontri e testimonianze retroscena culturali della storia della musica e incredibili aneddoti rock, di cui in particolare è appassionato conoscitore.
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