Gli Urban Strangers conquistano il Memo Music Club di Milano.

L’evento ha registrato il tutto esaurito grazie al nutrito sostegno del pubblico del giovanissimo duo elettro-pop di Somma Vesuviana. L’intervista con i protagonisti della serata.

Gli Urban Strangers conquistano il Memo Music Club Milano
Gli Urban Strangers conquistano il Memo Music Club Milano.

E’ stato un grande successo il concerto che ha segnato il debutto degli Urban Strangers nel capoluogo lombardo, con un sold out al Memo Music Club, in scena lo scorso 8 dicembre. «Una serata stupenda, il divertimento è stato proporzionale all’ansia che avevamo prima di salire sul palco, non ci eravamo ancora esibiti a Milano, ci ha fatto piacere soddisfare questa richiesta arrivata dal nostro pubblico», hanno commentato a caldo Genn Butch e Alex The Bug.

Tutto è partito da un’idea lanciata da Massimiliano Longo, direttore di All Music Italia, che ha organizzato la serata alla perfezione, dalla A alla Z: «Credo che gli Urban siano tra gli artisti di maggior talento passati dal palco di X Factor, li reputo internazionali pur essendo italiani, per questo li ho sempre seguiti con attenzione. Tutto è partito da un tweet in cui esprimevo il mio personale desiderio di sentirli suonare dal vivo, perché in calendario non avevano in quel momento concerti al nord. Da lì è nata una sorta di catena virtuale di persone che sostenevano questa mia stessa richiesta, fino a raggiungere numeri importanti, a dimostrazione del grande potenziale che ha la rete in ambito di divulgazione. Credo che il compito dei siti musicali sia quello di aiutare gli artisti in maniera concreta, spero davvero di poter replicare questa fantastica serata anche con altri giovani cantanti».

Dello stesso parere anche Egle Spaggiari, direttrice di sala del locale, che ha sposato con grande entusiasmo l’iniziativa: «Per noi si tratta di una formula nuova, il nostro è un music club, un ristorante tradizionale dove si ascolta sempre buona musica. Questa sera abbiamo un po’ stravolto la nostra natura, con un evento decisamente fuori dalle righe e dai nostri schemi che, in realtà, è andato meravigliosamente. Un esperimento riuscitissimo che vorremmo ripetere in futuro, la nostra mission è quella di dare uno spazio ai giovani talenti per esibirsi».

Un concerto che ha segnato la fine del capitolo Detachment, l’ultimo album degli Urban Strangers pubblicato lo scorso ottobre: «Nel nostro percorso fino ad oggi abbiamo capito molte cose, ci siamo chiesti chi siamo, cosa stiamo facendo e cosa vorremmo fare. Di sicuro, per il futuro non ci poniamo dei limiti e non metteremo paletti, il nostro obiettivo è sempre quello di sperimentare ed essere noi stessi. Nel nostro prossimo progetto discografico ci saranno diverse novità, continueremo la nostra ricerca e proveremo ad inserire anche qualcosa in italiano. L’inglese rappresenta al massimo la nostra dimensione artistica, ci ha molto aiutato nella musicalità permettendoci di scrivere di getto quello che pensiamo. In fondo la lingua è solo un mezzo di comunicazione, conta il senso di quello che diciamo e non il modo, perché solo la musica è in grado di concretizzare le nostre emozioni». 

Condividi su:
Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Top