“Non smetto di ascoltarti”, l’omaggio alla musica italiana in jazz di Fabio Concato, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello

A coronamento di una lunga serie di concerti che li hanno visti protagonisti di un’operazione di reinterpretazione in chiave jazz dei brani più importanti della musica italiana, esce il disco del trio Concato-Bosso-Mazzariello.

Trio-Concato-Bosso-Mazzariello
Foto © Antonella Aresta.

In principio, furono “Canzoni”, cioè lo spettacolo che il trio costituito da Fabio Concato, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello ha portato in giro per l’Italia per più di un anno. Poi, a viaggio concluso, è nato un album, intitolato “Non smetto di ascoltarti”, disponibile dal 6 maggio per l’etichetta Warner Music.

Un disco che raccoglie una bella selezione dell’esperienza di “Canzoni”, la rivisitazione in chiave jazz di alcune delle canzoni più significative della musica italiana. Un ritorno alle origini, in senso storico e anche in senso melodico, poiché l’approccio ai brani è quello di un’esplorazione che li priva di tutti gli orpelli commerciali, per coglierne e valorizzarne la potenza espressiva.

A proposito del disco, i tre artisti raccontano: «“Non smetto di ascoltarti” è un lavoro spontaneo, nato sul palco. Non c’è premeditazione, ma solo la presa d’atto che fare musica insieme per noi tre è naturale ed è diventato necessario. Dopo tanti concerti è stato altrettanto naturale fissare in un disco quello che via via, sui diversi palcoscenici, abbiamo costruito. Ognuno di noi porta in dote le proprie emozioni e quello che nasce è la verità di quell’istante unico e irripetibile eppure continuamente rinnovato. Con questo disco desideriamo condividere con il pubblico il nostro amore per questi brani e per i loro Autori, per poi ricominciare daccapo a raccontarci e raccontarvi altre canzoni che abbiamo nel cuore».

I brani e i cantautori omaggiati nell’esperienza del trio Concato-Bosso-Mazzariello sono tanti, ma per questioni logistiche nell’album “Non smetto di ascoltarti” ne sono confluite solo quattordici. Abbastanza, in ogni caso, per apprezzare la magica atmosfera di quel jazz melodico e familiare che i tre artisti hanno creato.

Così, tra tante rivisitazioni di alcuni brani dello stesso Fabio Concato, risuonano anche canzoni di Zucchero, di Lucio Dalla, Mogol, Endrigo, De Gregori.

La voce inconfondibile del cantautore dialoga dolcemente con la tromba di Bosso e il piano di Mazzariello, dando una nuova vita, che sa di eleganza fresca ma anche di casa, di calore rassicurante, ad alcune delle più belle canzoni italiane.

La storia di “Non smetto di ascoltarti” non comincia con lo spettacolo “Canzoni” (da cui è tratto il disco), ma inizia anni prima. Nel 2001, Fabrizio Bosso e Fabio Concato si conoscono in occasione della partecipazione del cantautore al disco del contrabbassista Massimo Moriconi, che porta in tour sia Concato che Bosso.

Anni dopo, nel 2014, è lo stesso cantautore a invitare a suonare al suo concerto al Teatro Petruzzelli di Bari il trombettista Bosso: i due si ritrovano a condividere il palco, le note e la sintonia che avevano scoperto casualmente tempi prima.

Proprio Bosso, quando registra l’album “Tandem” con Mazzariello, si ricorda del cantautore, che viene chiamato per interpretare nel disco la canzone “Gigi”, il suo celebre brano dedicato al padre jazzista Gigi Concato.

Il sodalizio del trio si trasforma nel tour di “Canzoni” prima e nell’album “Non smetto di ascoltarti”, di cui i tre artisti hanno dato una splendida anteprima nei due concerti del 22 e 23 aprile a Milano, presso l’Unicredit Pavillon.

“Non smetto di ascoltarti”, l’omaggio alla musica italiana in jazz di Fabio Concato, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello 1Tracklist di “Non smetto di ascoltarti”

01. Canto
02. Nessuno al mondo
03. Non smetto di ascoltarti
04. L’arcobaleno
05. L’Armando
06. La casa in riva al mare
07. Diamante
08. Rosalina
09. Anna verrà
10. Mille lire al mese
11. Io che amo solo te
12. Domenica bestiale
13. 051/222525
14. Scrivimi.

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Cecilia Uzzo
Cecilia Uzzo
Da quando ho imparato, non ho più smesso di parlare, nemmeno quando dormo. Catapultata da un altro mondo, vivo attraverso una dimensione fatta di viola, di musica, cinema, romanzi e viaggi, (troppo) spesso mentali. Mina vagante di professione, curiosa di natura, sognatrice per passione, scrivo di tutto quello che amo e pure di più.
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