Edoardo De Angelis, poeta della musica, dedica il suo ultimo disco alle donne.

Perchè un uomo non è niente se non porta nel suo cuore la ricchezza degli amici e le ragioni dell’amore…

Edoardo-De-Angelis-intervista

Dalle sue parole: “Non ammazzate Anna è un pensiero semplice, l’offerta di un fiore. Per questa ragione viaggia leggero, fatto d’aria di pianoforte, di suono di parole, di sentimento di legni, pelli, metalli. Niente altro, niente più che lo accompagni. Il pensiero è d’amore, costante, fermo nel tempo, vale per sempre. Non ammazzate Anna è dedicato a tutte le donne alle quali non siamo stati sufficientemente riconoscenti“.

Non ammazzate Anna (Helikonia 2014) è il titolo di una delle canzoni più celebri di Edoardo De Angelis, è inoltre il titolo dell’ultimo album del cantautore romano uscito due anni fa, ma soprattutto è un pensiero, il desiderio di celebrare la figura della donna, in questo tempo in cui siamo ogni giorno colpiti da notizie di cronaca devastanti e da statistiche, numeri, ai quali non vorremmo credere. L’intero album è una profondissima dedica di amore puro, stima e rispetto che Edoardo fa alle donne e a questo segreto e misterioso universo femminile che ogni donna custodisce gelosamente e che solo in una piccolissima parte gli uomini riescono a comprendere, o in alternativa perdono la testa per una vita intera cercando di carpirne le sfumature. Universi quello maschile e femminile, che spesso si incrociano in folli amori o in efferate violenze, in poesie immaginifiche e in grida stridule dopo un dolore sordo. Di tutto questo e molto altro canta Edoardo nel suo disco, una raccolta di canzoni scritte durante il corso della sua brillante e lunga carriera. Edoardo, è uno dei cantautori puri, quelli di un tempo che oggi sembra lontano e a cui le nuove generazioni guardano con una nostalgia eterea, poiché si tratta di un tempo mai vissuto e possono solo immaginare cosa è stato in quegli anni il fermento musicale, la “non scontatezza”, l’interesse della discografia a far emergere i talenti veri che avevano qualcosa di nuovo e unico da esprimere attraverso la loro arte, la loro sensibilità. Così è stato per Edoardo De Angelis che nella sua vita ha scritto per sé e per altri, tra cui Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Riccardo Cocciante, Amedeo Minghi e Antonella Ruggiero. Proprio Antonella Ruggiero ha cantato una delle canzoni più belle ed emozionanti di questo disco: Io credo, io penso, io spero. Una poesia elegante, umile, sottile e diretta, un’insieme di immagini intrecciate perfettamente, tante verità viste dagli occhi sensibili di un uomo e cantate dalla splendida voce di una donna meravigliosa. Edoardo, un omone profondo, fatto di carne ed emozione.

Così il cantautore racconta della nascita di questo disco e delle diverse collaborazioni avvenute: Di questa raccolta di canzoni, una tra tutte simbolicamente le rappresenta: è, appunto, Non ammazzate Anna. Due di queste canzoni sono inedite, almeno per quanto mi riguarda, ed entrambe scritte da me con il contributo di Mariacristina Di Giuseppe: la prima è Io credo io penso io spero, su musica di Marco Testoni, interpretata in prima versione da Antonella Ruggiero per il film Blackout; la seconda, Io sono l’amore, su musica di Franco Simone, per il provino di Sanremo di una giovanissima quanto brava cantante all’esordio, Enrica Arcuri. Così Antonella ed Enrica sono state le prime artiste ad accettare il mio invito a partecipare. A esse si sono aggiunte Lucilla Galeazzi e Annie Robert, per loro grazia ospiti ricorrenti dei miei dischi, Ileana Pozzi, straordinaria cantante di scuola romana, e i miei carissimi Neri Marcorè e Amedeo Minghi. Non ammazzate Anna non poteva essere un album “normale”, non doveva avere, nella mia intenzione, ricchezza di suoni, di arrangiamenti, di stupefacenti effetti speciali; doveva obbedire al lato più asciutto, essenziale del mio carattere, e rispondere solamente all’esigenza di trasmettere il messaggio. L’ho pensato, e quindi costruito con due sole componenti sonore, a dare armonia e battito del tempo. Ho chiesto aiuto a due musicisti concreti, che insieme a me firmano il lavoro: Primiano Di Biase, pianoforte ispirato, versatile e pronto a ogni coraggiosa richiesta, e Marco Testoni, amico del mio più felice passato, pilastro della storica band dei favolosi ‘80/’90, compagno di musica e scorribande in più parti d’Europa, e oggi affermato solista, con i suoi affascinanti rumori di percussioni e caisa drum“.

Edoardo-De-Angelis

Cosa ti ha spinto a uscire con una raccolta che racchiude alcune tra le tue più belle canzoni, ognuna delle quali dedicata all’universo femminile?
L’esigenza nasce dal successo, e dalla diffusione, durati per decenni, della mia canzone Lella, nella quale si racconta un atto di violenza estrema nei confronti di una donna. Negli ultimi anni provavo un imbarazzo crescente nel cantarla, e così ho pensato di ripescare dal cassetto una vecchia canzone del 1978, Non ammazzate Anna e di riproporla in un nuovo album, con lo stesso titolo, che contenesse una serie di canzoni dedicate all’universo femminile.

In questo disco ci sono due tue canzoni che interpreti per la prima volta, anche se sono già state pubblicate ed interpretate da due artiste. Casualità o scelta ponderata quella di affidare a suo tempo questi due brani proprio a due donne, ossia ad Antonella Ruggiero e ad Enrica Arcuri?
La prima, Io credo, io penso , io spero era la canzone di un film, Blackout, che parlava, appunto, di violenza. Era cantata da Antonella, e aveva vinto un premio importante. Ma era pur sempre una mia canzone, che si collocava perfettamente nell’album. L’altra, Io sono l’amore è una canzone scritta con il mio carissimo amico Franco Simone. Non era destinata a Enrica Arcuri – interprete tanto giovane quanto straordinaria – ma ho deciso io di chiamare Enrica a cantarla con me, per la grande stima e ammirazione che nutro per lei.

Ci sono altri progetti in corso, paralleli o per il prossimo futuro?
Altrochè! Sono in studio con Michele Ascolese per un album dedicato interamente alla grande canzone d’autore italiana, in sintonia con il lavoro che sto svolgendo in alcune Università italiane. L’album, con la produzione artistica di Francesco De Gregori – che dopo quarant’anni abbondanti mi rende il favore! –, si chiama Il cantautore necessario e vedrà la luce in ottobre.

Ovviamente non contiene canzoni mie… e per il momento non vorrei dire altro. Magari ci si risente più avanti…

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Alex Bartolo
Alex Bartolo
Grande appassionata di musica, cantautrice con chitarra in spalla ed entertainment reporter, si approccia spontaneamente alla scrittura in musica sin dai primi anni di vita. Dottoressa in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo si Laurea presso l'Università degli Studi di Genova, Polo Universitario Imperiese. Porta la sua Musica fino alle Canarie, sull'isola di Tenerife e, da anni, collabora con un'emittente radiofonica della Svizzera italiana e con diverse testate del settore musica, arte e spettacolo.
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