Il Governo verso la difesa del monopolio SIAE che resiste dal 1941

Alla Camera si vota il Disegno di Legge nato dalla Direttiva Barnier dell’Unione Europea che vorrebbe la liberalizzazione della gestione collettiva del diritto d’autore.

L’Italia e la Repubblica Ceca sono le uniche due nazioni dell’Unione Europea che abbiano un sistema di monopolio legale per quello che riguarda la gestione del diritto d’autore. In Italia è gestito dalla SIAE che, accanto alla sua missione primaria, esercita anche ruoli di verifica tributaria legata agli esercizi che propongono spettacoli dal vivo. Questo l’oggetto di una conferenza stampa alla Camera sull’argomento.

Direttiva-Barnier-diritto-autoreOrmai da molti anni si discute dell’esigenza di una profonda riforma che vada verso una fine di questo monopolio così come è avvuntuo per quello dei Diritti Connessi, sebbene in questo settore la fine del monopolio legale abbia iniziato una lotta per la conservazione del monopolio di fatto in un paese dove le resistenze culturali in tema di libertà di mercato per le attività culturali sarà ancora a lungo all’ordine del giorno.

Il 26 febbraio del 2014, l’Unione Europea, con la direttiva Barnier ha dato indicazioni affinchè si vada verso un superamento del monopolio e la creazione di un mercato libero sovranazionale del diritto d’autore. La direttiva è però poco coraggiosa e lascia discrezionalità agli stati in materia di diritto d’autore. Il 10 Aprile scadeva il termine per il recepimento, nella legislazione nazionale, della direttiva e il disegno di legge è apparso, in ritardo, venerdi scorso sul sito della Camera.

Gli autori del Disegno di legge non hanno inserito elementi che possano far pensare che si vada verso il superamento del discusso monopolio SIAE. I tempi per avere una norma a riguardo sono molto lunghi e non è escluso di cadere nelle norme di infrazione per il ritardo. Inoltre la fretta che ne consegue, favorisce l’emissione di una legge che cambi poco la situazione attuale evitando i problemi di chi contesta questo monopolio.

Non sono pochi gli artisti e gli operatori che si sentono limitati e indeboliti da un sistema che impedisce di scegliere a chi affidare un proprio diritto.

Il Ministro Franceschini ha detto di essere indirizzato verso una riforma della SIAE che non superi il monopolio e, almeno sembra, il Governo dovrebbe procedere in questa direzione. Le proteste sono già molte sia da parte degli operatori che da parte di quelli che si chiedono come Matteo Renzi possa rimanere sordo alle proteste di oltre 300 aziende innovatrici che vedono nella fine del monopolio un importante occasione di modernizzazione del nostro paese. Seppur in ritardo la discussione sembra solo agli inizi.

La legge delega per recepire la direttiva Barnier sulla gestione collettiva dei diritti d’autore: qui.

Condividi su:
Nicola Camurri
Nicola Camurri
Nicola Camurri cialtrone professionista. Attore e regista confonde il mondo facendo consulenze di marketing e new media. Cresciuto nella periferia Genovese, si specializza in spettacolo a Roma e dedica molta attenzione all'impegno sociale e politico.
Top